venerdì 25 gennaio 2008

CONTINUA LA PREVARICAZIONE DELLA DIREZIONE AUSL RM D


AUSL RM D
COMUNICATO

…sbagliare è umano perseverare nell’errore è diabolico…
La Direzione Generale della AUSL RM D, preferisce perseverare, ed ha dato il via, con una “ certa urgenza “, al “ trasferimento temporaneo “ dell’ufficio Medicina Preventiva, dalla Sede Aziendale di Casalbernocchi, dove attualmente è collocato, occupando due stanze, nel presidio S. Agostino, di Ostia nella attesa di un’adeguata ristrutturazione, viste le condizioni di degrado, d’abbandono e di pericolosità in cui versa.
Appare ormai chiaro che tale “trasferimento” è un modo surrettizio per tentare di allontanare, dalla Sede Aziendale di Via di Casalbernocchi, il delegato R.S.U., Cesare Morra, eletto nella Lista COBAS, (SI’ VOGLIONO RIAPRIRE I REPARTI CONFINO?) cercando di colpire, in questo modo, coloro che, anche attraverso le forme e l’espressione dell’esercizio al diritto di critica e di dissenso, intendono e vivono l’essere e l’agire sindacale, in modo libero ed autonomo. Pensiamo che sia dovuto anche a ciò se la Lista COBAS ha ottenuto un significativo risultato alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dei delegati R.S.U., e che sia stata la lista più votata, dopo quella della CISL, proprio nella sede di Casalbernocchi.
….Si vuole in realtà indebolire, colpire questo percorso e processo dal basso di democrazia partecipata…?
Dà forse fastidio che, pur, nella relativa piccolezza numerica, osiamo porre al centro delle nostre iniziative le reali condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori/trici, i loro diritti, i loro bisogni? Che cercheremo di farlo affermando il principio ed il valore che la Salute non può essere considerata una merce qualsiasi, un bene di consumo per cui chi ha denaro la compra e chi ne è senza no??! Che le prestazioni dei servizi di cura non sono in grado di soddisfare le domande dei cittadini; che il pauroso deficit di 10 miliardi nel fondo sanitario, causato dalla gestione Storace, non può diventare un “mostro” che succhia tutte le risorse, e fatto “ pagare “ ai pochi operatori esistenti, già al limite delle loro possibilità e che dovrebbero garantire, da soli, l’erogazione dei servizi di cura ai cittadini???! ….NO, NOI, NON CI STIAMO….!
Certamente conosciamo la differenza tra i Manager sanitari chiamati a garantire il rientro della spesa e quelli che tranquillamente possono non presentare i bilanci annuali o, ancora peggio, dedicarsi alle varie ruberie e clientele.
La maggioranza degli operatori sanitari, ed in generale i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego non hanno nessuna responsabilità diretta su questo degrado. E’ la cosiddetta Casta, o meglio le diverse Caste (Politiche, Economiche, Finanziarie, “ Religiose “),…..insomma I POTERI..! Quelli che dovevano fare e non hanno fatto, portando il Paese ad un profondo e pauroso degrado morale, culturale, civile.
Non si può tacere, non si può far finta di nulla, non si può non dire, chiaro, forte e senza ambiguità che, senza un aumento delle risorse umane e finanziarie, senza adeguate politiche del personale, nelle sue varie qualifiche e professionalità, senza una Programmazione e organizzazione dei servizi, da realizzare attraverso percorsi di Democrazia Partecipata, non vi può essere difesa e sviluppo dei Servizi Pubblici come beni comuni tutelati dalla Carta Costituzionale.
Siamo convinti che un processo di verità su tutto e su tutte queste questioni è l’unica strada da percorrere.
Un lungo cammino si inizia con un primo passo e pertanto chiediamo alcune cose:
Perché non è stato dato, al COBAS o alla RSU, un incontro formale di confronto e trattativa, come le leggi e le normative vigenti consentono, nel quale illustrare l’eventuale “ necessità “ del trasferimento “ temporaneo “ dell’Ufficio di Medicina Preventiva, composto da due operatori ed un Dirigente Medico ed afferente al Dipartimento di Prevenzione, mentre altri servizi sono stati, vengono, da lì spostati in altre strutture (vedi la Guardia Medica notturna, la protesica ,CAD,ecc.)?
Perché si sono ristrutturate due stanze al S.Agostino, mentre altre sono in uno stato di completo degrado ed abbandono? I Servizi lì esistenti e la Struttura stessa sono nel rispetto delle normative igienico - sanitarie e di sicurezza?
Se il trasferimento è temporaneo quale sarà la destinazione futura?
Perché si procede al trasferimento quando solo pochi giorni fa sono state inviate le informazioni (locandine, depliant, documentazione) per la Campagna contro il Tabagismo e per l’avvio del Programma dello Screening del Cancro del Colon retto, con le indicazioni dei recapiti e i riferimenti della Medicina Preventiva nella Sede di Casalbernocchi? Cosa ha spinto a questo “repentino “ cambiamento che comporterà un ulteriore aggravio di spesa?
Se si sostiene che si trasferisce l’attività e non “ le persone “, considerato che il personale ivi presente, un’unità CPSI con riconoscimento dei diritti e benefici riguardanti la L. 104/92 e un’altra unità Assistente amministrativo (Cesare Morra) eletto come delegato sindacale e, quindi, soggetto al rispetto delle tutele e dei diritti sindacali, come mai non si è proceduto all’assegnazione in modi e tempi utili di altro personale (Vedi le unità in entrata da più di un anno) e come mai si è negato allo stesso Cesare Morra il diritto alla mobilità a domanda ?
E’ questa la politica di confronto, l’idea stessa delle Relazioni Sindacali che questa Direzione Aziendale ha???!!!
Cosa aspettano le R.S.U., le altre Sigle Sindacali, e particolarmente quelle più rappresentative, ad esprimere e a chiedere il rispetto dei diritti e delle prerogative sindacali ?
Non è oramai abbastanza evidente che la gestione di questa Direzione Aziendale, in tutte le sue varie e diverse articolazioni, si sta caratterizzando attraverso scelte, metodi, comportamenti dispotici, autoritari, vessatori, clientelari,e atteggiamenti antisindacali, in spregio alle più elementari norme di rispetto e del confronto democratico ?
Non vorremmo pensare male, ma crediamo che questo silenzio, se non talvolta tacito assenso, sia in realtà il segno di un’impotenza, di una difficoltà, di un “ condizionamento “ subito, dettato e dovuto.
Verso ogni atteggiamento, di prevaricazione, di arroganza, dispotismo e di violazione di ogni regola democratica, comunque sia, modestamente, noi continueremo a porre queste domande, questi interrogativi e a difendere il nostro diritto e quello di ciascuno/a ad esprimere, sempre, liberamente, la propria opinione e le proprie idee, oltre a quello, per noi fondamentale del non essere omologati e del portare il nostro contributo contro questo pauroso declino, cercando,sempre, di lottare per realizzare un altro mondo possibile.
Roma, 24.1.2008 COBAS AUSL RM D

Per contatti:
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blog: listacobasrmd.blogspot.com

domenica 20 gennaio 2008

CONTINUANO LE PREVARICAZIONI DEI CONFEDERALI

19 gennaio 2008 Comunicato COBAS Sanità Venezia

ARROGANZA E COMMISTIONE DI INTERESSI
Giovedì 10 gennaio 2008, giorno di insediamento della nuova RSU, i Sindacati Confederali e la FSI – entrambi “firmatari di contratto” - si sono arrogati il diritto, numericamente in maggioranza, di poter eleggere un nuovo esecutivo, il gruppo cioè che tratta al tavolo con la dirigenza dell’Asl 12, di sette persone estromettendo completamente le organizzazioni COBAS ed Nursing Up: e’ la loro democrazia !
Ricorderete che, circa due anni fa, sempre in modo illegittimo decisero per non far più partecipare alle trattative un’altra sigla sindacale, che sarebbero stati necessari almeno 4 seggi per entrare nell’esecutivo. Questa volta, invece: ulteriore restrizione !
Poiché i Sindacati “firmatari” del Contratto, per le normative contrattuali, hanno già la titolarità alla contrattazione aziendale, un esecutivo mancante di due componenti sindacali, elette dai lavoratori, NON è CERTO RAPPRESENTATIVO DELLA RSU e QUINDI DI TUTTI I LAVORATORI DELL’ASL 12 !
La RSU dell’Asl 12 viene così sempre più esautorata dai sindacati confederali, asservita agli interessi dei soliti noti, produrrà sempre meno dibattito e confronto sulla difesa degli interessi reali dei lavoratori.
Anche la sicurezza del lavoro viene demandata a burocrati individuati dai confederali, ad organismi burocratizzati, con strane commistioni di interessi con l’amministrazione.
E’ indispensabile contrastare il monopolio della contrattazione e della rappresentanza dei lavoratori da parte dei sindacati confederali:

· bisogna assicurare a tutte le organizzazioni sindacali il diritto di partecipare alle trattative aziendali, almeno con un rappresentante per ciascuna sigla;
· è necessario il coinvolgimento dei lavoratori sui problemi della sicurezza, permettere l’elezione diretta dei loro rappresentanti e rafforzare quindi il potere agli RLS eletti.

E’ troppo comodo escludere e discriminare i sindacati “scomodi” per mantenere posizioni di potere: anche i sindacati più piccoli debbono avere parità di diritto di rappresentanza.
COBAS si riserva di agire nelle sedi più opportune, ma soprattutto confida nella solidarietà dei lavoratori, per opporsi alla consegna di scenario di regressione di diritti e delle tutele per tutti i lavoratori della Asl 12 Veneziana
Solo opponendoci alla concertazione, e quindi alla continua progressiva compressione dei salari, dei diritti, della dignità del lavoro, ritorneremo ad essere protagonisti delle scelte che ci riguardano: è possibile invertire la tendenza in atto che vede il costo del lavoro essere il pozzo da cui attingere ogni volta, comprimendolo, per affrontare i nodi dell’economia del nostro Paese.

RIVENDICHIAMO CONTRATTI VERI e SICUREZZA NEI POSTI DI LAVORO

Informiamo i lavoratori che a seguito dell’incontro in Prefettura, svolto l’8 gennaio scorso, l’Asl 12 si è impegnata ad assegnare al Pronto Soccorso di Mestre, entro il prossimo mese di febbraio ’08, due Operatori Socio sanitari ed un Infermiere Professionale. Si è inoltre impegnata a rivedere le nomine dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza.

Nell’evidenziare come anche gli altri reparti ed unità operative dell’Asl 12 presentano condizioni di estrema sofferenza di organico e necessitano quindi di urgenti assunzioni, COBAS si impegna a vigilare sulle condizioni di lavoro, continuando a denunciare le carenze e gli abusi lavorativi e rigettando, con forza, le commistioni di interessi sulla pelle dei lavoratori.

venerdì 11 gennaio 2008

COMUNICATO SU AGGRESSIONE VERBALE

Provocazione nella AUSL RM D
Continuano i comportamenti e gli atteggiamenti dispotici ed arroganti da parte della Direzione Aziendale. In data 8 gennaio u.s., il Direttore Generale Giuseppina Gabriele, alle ore 13,30, nell’androne della Sede Aziendale di via di Casalbernocchi, nei pressi della bacheca sindacale, e alla presenza di molti altri delegati RSU e lavoratori/trici, prendendo a pretesto alcune scritte,secondo Lei anonime,apposte su un articolo giornalistico,nella bacheca sindacale, apostrofava in modo arrogante e verbalmente aggressivo, il delegato RSU Cesare Morra,con toni elevati ed epiteti quali: “ …vigliacco …” e “…bambino…” concetti ripetuti e senza,peraltro, contenuto veritiero,appiccicati ad altre parole,cercando continuamente di fronteggiarsi attraverso una distanza molto ravvicinata, con il chiaro intento provocatorio. Il nostro compagno con consapevolezza ha avuto un atteggiamento corretto e ha difeso i contenuti che in questi mesi il Cobas complessivamente ha cercato di illustrare con la pratica ed i ragionamenti espressi nei propri volantini e comunicati.
Perché un simile comportamento? Qualcuno “comodamente e banalmente” potrebbe pensare a questioni attinenti il “carattere”, diversità di “temperamenti”, ”discussioni accese nella famiglia della sinistra” niente di tutto ciò.
Noi proveniamo da una cultura che,pur non rinnegando o nascondendo il senso di un’appartenenza a degli ideali e a dei valori ben dichiarati e definiti, ha sempre rispettato la diversità dei ruoli e delle posizioni che, in una società complessa come la nostra,ognuno ricopre. Rifiutiamo e respingiamo,pertanto,con forza,ogni logica e comportamento dettati e determinati da una visione,una concezione e un comportamento che nega e rinnega il diritto e la libertà di opinione e di espressione delle proprie idee con il solo intento di imporre una logica e una visione di Potere.
Proprio in questi giorni cade il 60° anniversario della nostra Carta Costituzionale!!!
L’accusa assurda, strumentale e pretestuosa, di “Vigliaccheria”, di “Mancanza di Coraggio”, ( come se, sino ad oggi, le critiche, i punti di vista, le opinioni non fossero stati dichiarate, espressi, rese visibili e pubbliche e, sempre manifestate. Non sono forse proprio dovuti a questo i gesti ed i comportamenti d’intolleranza? Non è forse per questo che si vuole “Trasferire” la Medicina Preventiva,composta solamente di tre operatori, dove lavora il nostro compagno Cesare Morra, alla sede S.Agostino, da dove, peraltro, altre attività e altri servizi sono stati trasferiti ed altri in via di trasferimento per problemi di degrado e insicurezza della struttura ? ) ci indigna, non perché abbiamo la cultura del coraggio o del bel gesto, ma perché pensiamo, siamo convinti, invece, che, ognuno ha il dovere della “scelta” e della “ responsabilità” di pervenire, spesso, anche con molta fatica e sofferenza, attraverso l’ analisi, ed il ragionamento, ad un proprio suo convincimento, e con modestia, metterlo nel cerchio della condivisione e partecipazione democratica, questo, si ha il dovere ed il diritto di difenderlo, almeno, sino a quando, non sia, sempre con il ragionamento, dimostrato erroneo.
Il confronto, la dialettica sindacale ha principi e contorni stabiliti per legge. Noi chiediamo, semplicemente, che siano rispettati ed, in questo, auspichiamo di non essere da soli, perché, pensiamo che la tutela, l’affermazione dei principi, dei valori di libertà, d’autonomia e d’uguaglianza sono un bene d’uso non negoziabile.
Riaffermiamo, che desideriamo e vogliamo assolvere, con forza,dignità e determinazione, ai nostri compiti, e ai nostri impegni, senza rifuggire da qualsiasi dialogo e confronto, cercando di realizzarlo,sempre, nella chiarezza, nel rispetto, nel riconoscimento reciproco, delle differenze, dei percorsi, e dei rispettivi e dei diversi ruoli, con autonomia e pari dignità, in tutte le sedi pubbliche.
Ed, infine, affermiamo che l’accusa di “essere bambini” non ci disturba, anzi, ci aiuta e ci rafforza a sperare che un altro mondo, nonostante tutto, è ancora possibile, e che noi i bambini, come ogni essere umano li amiamo, rispetto a quei vecchi cortigiani, della famosa favola, che adulavano il loro re, anche quando era platealmente nudo.
Roma 10.1.2008 COBAS AUSL RM D
Mail: listacobasrmd@gmail.com
blog :listacobasrmd.blogspot.com

sabato 5 gennaio 2008

LETTERA PER LAVORATORI SOSPESI NELLA AUSL RM D

Agli organi di Informazione.

Come delegati delle R.S.U. dell'Azienda USL Roma D abbiamo deciso di rendere pubblica la lettera, inviata al Direttore Generale dell' Azienda USL, in data 23/11/2007, riguardante la richiesta di revoca del provvedimento di sospensione dall'attività lavorativa per quegli operatori sottoposti a procedimento penale in seguito alla morte avvenuta circa due anni fa, di un cittadino polacco nel Pronto soccorso dell'Ospedale G. B. Grassi. La lettera è stata firmata dai rapresentanti di tutte le OO.SS. che allora si erano presentate alle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie. La decisione di non rendere pubblica, al momento, la lettera, era dettata, considerarta la delicatezza della questione, dall'intento di voler evitare ogni tipo di forzatura e strumentalizzazione nel momento elettorale, ma soprattutto era determinata dalla volontà di avviare, promuovere una riflessione, rappresentando ed esprimendo, alla Direzione Aziendale, attrraverso una lettera, un punto di vista non " vertenziale " nella speranza che si potesse, così, giungere ad una riconsiderazione della vicenda. Ad oggi, dobbiamo dire, che non si è ricevuto nessun segnale e riscontro, e pur comprendendo la complessità e la delicatezza della questione, sentiamo che è necessario informare e sensibilizzare, i cittadini/e,partendo dalla condizione che questi lavoratori/trici si trovano attualmente a vivere e riflettendo sulle condizioni più generali di lavoro degli operatori e sul livello quantitativo e qualitativo dei nostri servizi socio - sanitari.

Cordiali saluti
Il Delegato R.S.U.
Cesare Morra



Al Direttore Generale della AUSL RM/D
Dr.ssa Giuseppina Gabriele
Roma 23.11.2007 Prot. 91912

Ci rivolgiamo, con la presente, a Lei, per rappresentare un problema che in questi giorni è tornato a riproporsi con la decisione, da parte della Direzione Aziendale, di pervenire al provvedimento di sospensione dall’attività lavorativa, per quegli operatori che sono sottoposti a procedimento penale in seguito alla morte avvenuta circa due anni fa, di un cittadino polacco nel Pronto Soccorso dell’Ospedale G.B. Grassi.
Scegliamo di farlo, pur ribadendo e affermando il rispetto dell’autonomia di ciascuno negli incarichi e nei ruoli rispettivamente ricoperti, con questa lettera: visto che la complessità e la delicatezza della questione qui rappresentate, richiedano uno sforzo, un impegno ed una sensibilità che sottende a questioni che riguardano non solo il destino lavorativo/professionale, ma la vita stessa delle persone, rifuggendo da qualsiasi clamore, spettacolarizzazione e strumentalizzazione d’ogni tipo.
Ribadiamo, infatti, che non intendiamo in nessun modo, interferire con il procedimento penale e con l’ indagine giudiziaria che, speriamo, auspichiamo, e chiediamo, faccia presto il suo corso. Accertando tutta la verità e le eventuali responsabilità, ma siamo fermamente convinti che ci sono verità che la stessa verità giudiziaria, perché materia non di sua competenza, non è in grado di affrontare e rilevare. Fatti che riteniamo gravi, come quello accaduto, di una persona che cerca e chiede assistenza e che, invece, perde la sua vita, pensiamo non debbano più ripetersi. Proprio, partendo ed affrontando quanto accaduto, si possa e si debba riflettere sulle condizioni che hanno determinato ciò. Condizioni che riguardano la capacità stessa dei servizi nel garantire, non solo la quantità, ma la stessa qualità delle prestazioni a garanzia del diritto di salute di ogni cittadino. Riteniamo sia necessario affrontare tutte quelle problematiche rivolte a migliorare la quantità, la qualità e l’umanità dell’assistenza dei servizi socio - sanitari ed in particolar modo di quelli ad assistenza diretta e di emergenza come il Pronto Soccorso ( personale, accesso, tempi d’attesa, spazi ecc….), favorendo in primo luogo, quelle politiche di integrazione e collegamento con i servizi territoriali e ambulatoriali e della medicina di base. Solo così, pensiamo, sia possibile migliorare la realtà e le condizioni umane e professionali degli operatori tutti, che potrebbero altrimenti, trovarsi a lavorare in situazioni di grave rischio e pericolosità per loro e per i cittadini stessi.
E’ proprio perché consapevoli di tali difficoltà e condizioni di rischio, in cui sono spesso costretti ad operare i lavoratori , che riteniamo, qualora non si siano riscontrati comportamenti “ attivi “ e responsabilità dirette, dei singoli operatori sull’episodio, possa essere riconsiderata la decisione assunta chiediamo, pertanto, a Lei, di prendere in ipotesi la revoca del provvedimento di sospensione, considerando che i tempi per una sentenza definitiva sono comunque lunghi e i lavoratori/trici saranno sino a quel momento, con la metà dello stipendio. Tenuto, altresì conto che questi lavoratori/trici hanno continuato sino all’assunzione del provvedimento a svolgere le loro mansioni con professionalità, non si evidenzierebbero, pertanto, sufficienti ragioni che possano impedire la continuità lavorativa in attesa dell’esito processuale.
Certi di un sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
Firmato dai Rappresentanti delle Liste elettorali presenti alle elezioni RSU AUSL RM D
CISL Braghetti Luciano
COBAS Morra Cesare
NURSING UP Di Marco Calogero
FIALS Bicari Alvaro
UIL FP Del Prete Gennaro
FSI Capogna Alba
CGIL Alfonsi Giovanni