sabato 20 aprile 2013

G.B. Grassi e C.P.O. in emergenza...? Diciamola tutta!!!



     Con riferimento alle condizioni delle Strutture e dei Servizi Soci Sanitari è indubbio che ci troviamo davanti ad una situazione difficile, se non drammatica, ma “l’emergenza” di cui tanto si parla non è il frutto di un’improvvisa calamità, ma ha ragioni e responsabilità ben precise ed individuabili che dipendono, e ciò non può e  non deve essere dimenticato e rimosso, dal blocco del turn-over, delle assunzioni, dalle Leggi di stabilità, dai Piani di rientro, ecc., e, soprattutto,  dai processi di depotenziamento, di smantellamento della Sanità Pubblica tendenti a favorire politiche di  privatizzazione ormai in atto già da tempo.

     Tale situazione è, però,  anche il prodotto e la conseguenza di un’assenza di programmazione e di scelte dettate dal pressappochismo.

     Basti vedere che, mentre da una parte  si denunciava  la carenza del personale dall’altra veniva aperto presso l’Ospedale G.B. Grassi il reparto di Sub – intensiva con personale assunto a tempo determinato in occasione dell’influenza H1N1 e, più recentemente, “l’apertura” propagandistica di “Presidi di Medicina Scolastica” e persino di un fantomatico "Pronto Soccorso Scolastico".
A rendere ulteriormente più gravose le problematiche e le criticità esistenti  sono state, soprattutto, le “Politiche di Gestione delle Risorse Umane e Professionali” realizzate, nel corso di questi anni, attraverso mobilità, trasferimenti, comandi, ecc., con logiche e criteri che nulla hanno avuto a che vedere con le esigenze, i criteri di priorità, di efficienza e di funzionalità delle varie strutture e dei Servizi Socio Sanitari.

     Da anni come Cobas  andiamo dicendo, segnalando e denunciando tutto ciò, mentre molti per troppo tempo sono stati conniventi e complici silenti.

     Ora tutti si stracciano le vesti e “scoprono” l’emergenza; speriamo che di necessità si faccia virtù, ma nessuno pensi e/o si illuda che si possa cancellare la memoria per far credere che le vacche la notte sono tutte nere…


Il Cobas ASL RM/D invita tutte/i le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare  all'Assemblea indetta dalla RSU,
per il giorno 24 aprile 2013 alle ore 11:00,
presso l'ospedale G.B. Grassi (Sala Sinibaldi)

giovedì 11 aprile 2013

Fondi di Produttività……. Facciamo un po’ di chiarezza!!!!




Sui Fondi di Produttività e, soprattutto, per quanto riguarda il pagamento delle spettanze alle lavoratrici e ai lavoratori del Comparto avvertiamo il rischio, per mancanza di una sufficiente e corretta informazione, se non delle maldestre manipolazioni dei fatti, che si alimenti un clima di confusione e di incertezza che, riteniamo, non sia utile alla chiarezza e alla comprensione della problematica in questione.
E allora proviamo a diradare quel fumo che rischia di non far vedere realmente come stanno le cose.

Per i Fondi riguardanti gli anni 2010 -2012, si precisa che quelli riferibili agli anni 2010 e 2011 sono stati già pagati, mentre per quelli relativi al 2012 è previsto il pagamento del saldo (circa 200 euro più o meno) con la retribuzione del mese di aprile 2013. 

Ciò che, invece, ancora non è stato definito è il pagamento degli arretrati riguardanti i fondi della produttività per gli anni 2006 - 2007 - 2008 - 2009, così come sono stati rideterminati con Deliberazione Aziendale n° 476 del 30 dicembre 2011.

Come Cobas dell’Asl Rm/D abbiamo più volte e da subito segnalato e denunciato questa situazione, anche quando erano in molti a far finta di nulla e orecchie da mercante, magari con la speranza che tutto venisse rimosso e/o passasse nel dimenticatoio.

Ma noi né dimentichiamo, né rimuoviamo perché:

Riteniamo che le lavoratrici e  i lavoratori, abbiano il sacrosanto diritto di vedersi riconosciuto quel minimo che gli spetta, specialmente e, soprattutto, quando non si sono risparmiate risorse per pagare onerose ed inutili consulenze, quando si è assistito alle vergognose ruberie alla Regione Lazio, quando vedono cancellato continuamente il diritto al rinnovo del contratto, quando vedono peggiorare sempre più le proprie condizioni di vita e di lavoro, mentre aumentano le ricchezze e i profitti dei soliti noti.

Basta con le chiacchiere e con i  distintivi….
le lavoratrici ed i lavoratori sono stanchi di aspettare
Servono risposte…..ORA!!!

10/04/13

SIAMO STATI FACILI PROFETI.





                                                                        
Questi sono degli stralci di quanto noi COBAS segnalavamo   nella nota    Prot. Asl Rm/D  n°109619 del 12/12/2012    indirizzata  a tutti i dirigenti della ASL, all’Associazione Regionale Salute Mentale  Lazio e   al Consiglio delle Delegate e dei Delegati  R.S.U.  riguardo le problematiche e criticità Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi.

“in particolare, risulta, come già segnalato più volte dalle operatrici e operatori del reparto, la questione riguardante la presenza di letti in soprannumero nel corridoio, presenza dovuta, indubbiamente, alla continua richiesta di ricoveri….
La presenza di letti nel corridoio, in ogni caso costituisce elemento di violazione della dignità e dei diritti della persona, ma riteniamo rappresenti in determinate circostanze, un ulteriore elemento di criticità e di difficoltà, se non di rischio, per persone ricoverate in particolari e complesse condizioni di alterazione delle funzioni cognitive. Ciò non facilita, certamente, il ruolo e il compito delle operatrici e degli operatori incaricati dell’assistenza, ma, soprattutto, le necessarie  condizioni di idoneità per il paziente ricoverato….
Non può inoltre non essere sottolineato, come tale situazione vada ad incidere nelle delicate e complesse condizioni psico-fisiche di queste persone che potrebbero trovarsi, a volte,  in uno stato di “contenzione ”….
Riteniamo che tali situazioni non favoriscano quei necessari percorsi, tendenti ad evitare che il ricovero psichiatrico si trasformi in un ulteriore elemento di tensione e di frattura anziché in un’ opportunità positiva, indispensabile all’interno del progetto terapeutico/riabilitativo….”
Da allora nulla è stato fatto
anzi la situazione si è ulteriormente aggravata,
gli episodi di violenza tra i ricoverati sono aumenti, richiedendo sempre più spesso l’intervento della magistratura e delle forze dell’ordine,
i letti in sovrannumero sono sempre più numerosi, (in questo momento abbiamo 23 posti letto occupati contro i 13 in cui è strutturato il reparto),
in queste situazioni è precluso agli operatori quel minimo per poter operare in condizioni di sicurezza e dignità professionale.
Già la precedente si concludeva nel seguente modo:
Scrivente O.S. chiede pertanto interventi tesi a garantire funzionalità, efficienza ed efficacia ai fini di una più idonea condizione qualitativo/assistenziale del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale G.B. Grassi a  tutela delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori e nel rispetto della salute, dei diritti e della dignità stessa delle persone ricoverate.”
CHE ALTRO DEVE ACCADERE AFFINCHE’ SI AFFRONTI QUESTA VERGONOSA SITUAZIONE
09/04/13 

Cobas Asl Rm/D