venerdì 2 marzo 2018

Problematiche e criticità del Servizio Centralino Aziendale.



Al Direttore Generale Asl Rm3
Dr. Vitaliano De Salazar
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr.ssa Simona Amato
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore U.O.C.  Presidio Ospedaliero Unico
Dr.ssa Maria Grazia Budroni
Al Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
Alla P.O. Responsabile Presidio Unico Ospedaliero
Dr.ssa Raffaella Pisano
Al Responsabile del Centralino Aziendale
Sig. Alberto Villano
                                                                       

                Scrivente O.S. è venuta a conoscenza delle difficili condizioni e delle problematiche riguardanti il Centralino Unico Aziendale.

               Le problematiche più urgenti riguardano l’impossibilità, a causa della forte carenza di personale, di poter garantire  una adeguata funzionalità, nonché i turni di servizio articolati in orario h24.
               Risulterebbe, infatti, che delle tredici unità previste in organico sarebbero solo 7 quelle attualmente in dotazione presso il suddetto servizio.
               In tale condizione, tenuto conto che presso il suddetto servizio affluiscono tutte le utenze della Asl Rm3, è alquanto evidente come risulta impossibile poter garantire un’attività efficiente e adeguata alle esigenze stesse dell’utenza.

                 E’ alquanto risaputo che l’organizzazione e la funzionalità di un centralino rappresentano, non solo un importante biglietto da visita per l’Azienda, ma costituiscono elemento fondamentale per il contatto, la comunicazione e l’informazione per gli stessi cittadini utenti, nonché per i servizi della Asl sia Ospedalieri che Territoriali.
                 Tale situazione, peraltro, sottopone il personale attualmente presente, a ritmi e turni di lavoro insostenibili; turni che, per garantire la copertura del servizio in orario h24, sono istituiti anche in orario straordinario e, di fatto, ciò è incompatibile con le normative contrattuali e di legge che stabiliscono che lo straordinario non può divenire strumento ordinario dell’organizzazione del lavoro.

                 Scrivente O.S. chiede, pertanto, che tale problematica venga valutata con particolare urgenza per poter trovare e attivare tutte le iniziative e i provvedimenti idonei alla soluzione delle suddette problematiche.
In attesa di un sollecito riscontro si inviano distinti saluti

 Prot. Asl Rm3
 n.14711 del 28.02.2018                                                            
p. Il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria