domenica 4 ottobre 2009

Attività R.S.U.

Al Coordinatore della R.S.U.
Eugenio Bellomo

Alle Delegate ai Delegati della R.S.U.


Oggetto: attività R.S.U. – richiesta/proposte - calendarizzazione/confronto/ iniziative.


Ci troviamo costretti, visto lo stato e la condizione esistente nella R.S.U., nonchè le continue difficoltà che, peraltro, si sono registrate e manifestate anche nell’ultima riunione del 23/09 u.s., a rivolgerci a voi tutte e tutti, attraverso la forma di questa lettera, per rinnovare, e per sollecitare, come già, peraltro, altre volte avvenuto, ( formalmente nelle riunioni R.S.U. e informalmente con mess., mail, colloqui telefonici, ecc.), l’avvio di un confronto ampio su una serie di aspetti e di problematiche più volte rappresentate, ma che per ragioni, secondo noi, di carattere Politico/Sindacale/Aziendale non hanno mai avuto, a quasi due anni di distanza, dall’elezione di questo Consiglio dei Delegati, alcun riscontro effettivo. Malgrado continui inviti non c’è mai stata la possibilità di affrontare realmente con metodo, nel rispetto dei tempi che la realtà e le condizioni, a volte, impongono, un’analisi ed un confronto di merito sulle rispettive situazioni.
Nonostante le reiterate richieste, ad oggi, non è stato possibile affrontare questioni fondamentali e decisive per il ruolo, la funzione, l’autonomia e l’attività stessa della R.S.U. ( i Rappresentanti ), come la questione centrale che attiene al “Sistema delle Relazioni Sindacali” di riferimento, ossia il rapporto che si ha, e si dovrebbe avere, con l’insieme di una Direzione Aziendale ( la Controparte ), al di là dell’appartenenza politica, e a quello, troppo spesso dimenticato e/o volutamente eluso, del rapporto con i Lavoratori e le Lavoratrici ( i Rappresentati ).
Ci sembra sia venuta sempre meno la consapevolezza e la volontà della necessità di ripensare e ridefinire il rapporto ed il principio stesso della rappresentanza e della rappresentatività come elemento inscindibile, per ricostruire quel rapporto di fiducia con quel mondo del lavoro e con quelle realtà che più vivono e risentono del peso della crisi economica e sociale e di una condizione lavorativa, professionale ed umana sottoposta, ormai, da tempo, a subire continui e pesanti attacchi, con la progressiva polverizzazione e cancellazione di quei diritti e di quelle tutele sociali e lavorative che con fatica e, soprattutto, con molte lotte, sono state, in passato, conquistate.
Si continua a sostenere che questa R.S.U. ha fatto e sta facendo un buon lavoro, senza peraltro, mai esplicitare, entrando nel merito, le ragioni di tale opinione e giudizio. Forse sarebbe sufficiente indagare ed interrogarsi sulla realtà che ci circonda, percepire e ascoltare gli umori, gli stati d’animo, i pensieri di quelle tante lavoratrici e lavoratori che, davanti ai problemi, sentono e vivono una condizione di profonda solitudine ed isolamento. Tale giudizio, in ogni caso, non tiene conto, anzi volutamente rimuove, l’impegno, lo sforzo ed il contributo di idee e di iniziativa portato da chi, anche partendo da una posizione critica, non ha mai cessato di lavorare, con spirito costruttivo, per cercare di trovare una sintesi unitaria e condivisa e per garantire il corretto ed adeguato funzionamento dell’Organismo Sindacale, soprattutto, nel rispetto di quel mandato, ( non una delega ), che era stato assegnato, con il voto, da parte delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Certo, noi muoviamo una critica profonda alla R.S.U. per il senso e la condizione di profonda inadeguatezza che manifesta davanti ai problemi e, pensiamo, di essere proprio tra coloro che non hanno mai fatto venire meno quel contributo di idee, di proposte e di iniziativa, sempre, in modo sincero e leale, per cercare di garantirne un corretto e d adeguato funzionamento, malgrado siano state prese decisioni discriminatorie, come quella di escluderci, per logiche dettate dagli apparati politico/sindacali delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, C.G.I.L: - C.I.S.L. – U.I.L., dalla Commissione Trattante, calpestando, così, anche i più elementari e basilari principi e i valori della Rappresentanza, nonché della Democrazia.
Per non parlare dell’assordante silenzio davanti agli attacchi, anche a mezzo stampa, alle pressioni e alle provocazioni, nei nostri confronti, ma non solo, portati avanti, solo per il fatto di aver espresso le nostre opinioni ed il nostro libero pensiero, da una Direzione Aziendale autocratica e autoritaria.
E’proprio partendo da tutto ciò che torniamo a richiedere e a sollecitare, in forma pubblica, un confronto, una discussione e un bilancio sull’attività della R.S.U. e sulle problematiche da affrontare.







Non lo facciamo per semplificare una realtà, oggettivamente complessa, per emettere giudizi sommari, ma per riflettere e ragionare sull’esperienza, sin qui condotta e sulla realtà che ci circonda, per analizzarne ed affrontarne eventuali problemi, limiti, contraddizioni e difficoltà che ne ostacolano e ne impediscono il pieno, corretto ed adeguato funzionamento; sentiamo e vogliamo farlo, lo diciamo con chiarezza a tutte e a tutti, non in termini strumentali,“ideologici”, assiomatici ed astratti, ma per cercare di vedere se sia ancora possibile dare un diverso e rinnovato ruolo, un maggiore peso ed una reale autonomia alla funzione ed alla iniziativa delle Rappresentanze Sindacali Unitarie; e lo vogliamo fare discutendo e ragionando sui fatti, partendo da questi……., solo ed esclusivamente, dai fatti!
Sarà possibile, partendo da qui, anche esprimere una valutazione, dare un giudizio sulla gestione di questa Direzione Aziendale?
Pensiamo anche che di questo confronto e di questa discussione debbano essere fatti partecipi e diventare protagoniste/i le/gli stesse/i lavoratrici e i lavoratori, perché riteniamo la pratica della Democrazia Partecipata il senso stesso del sentire ed agire Politico/Sindacale/Sociale e la libera espressione delle opinioni, anche e, soprattutto, quando sono critiche , parte fondamentale e imprescindibile della dialettica Democratica.
La Democrazia si afferma e si difende praticandola!
La decisione che ci ha spinto a formalizzare, attraverso questa lettera, alcune richieste, pur se mossa da profonde critiche, più volte già espresse e rappresentate, non vuole avere alcun intento polemico e strumentale, ma vuole, appunto, cercare di rimuovere ritardi e resistenze che stanno ostacolando, penalizzando, impedendo l’iniziativa e l’azione della R.S.U., su questioni importanti e fondamentali che riguardano le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori e la difesa del Servizio Pubblico Socio – Sanitario.
Chiediamo, pertanto, proprio partendo dalle questioni suddette, che venga promosso un ordine di lavori/calendarizzazione e di iniziative per poter affrontare e portare a compimento le seguenti problematiche, avviando e chiedendo, anche, un Tavolo di Confronto con la Direzione Aziendale:

1) Sistema sull’insieme delle Relazioni Sindacali;
2) Stato di Agitazione ( il secondo, malgrado il primo non sia mai stato revocato) per l’ Ospedale G.B. Grassi, con l’impegno a verificare lo stato e i destini di tutte le Strutture Sanitarie C.P.O. - Cure Primarie, ecc. );
3) Gestione delle Risorse Umane ( precari, carenza personale/figure professionali, assunzioni, trasferimenti, comandi, ecc.);
4) Stato complessivo dei Servizi Tecnico- Amministrativi e Socio - Sanitari ( collocazione, sedi, problematiche e criticità, ecc.);
5) Verifica e giudizio complessivo sulle Posizioni Organizzative;
6) Rispetto dei diritti e delle tutele per le Lavoratrici e i Lavoratori ( v. L. 104/92 ), ecc.;
7) Agibilità Diritti, Prerogative e Tutele Sindacali;
8) Elezioni Organismo Sociale.

Alcuni di questi problemi sono già stati, in parte, accennati nella R.S.U., ma richiedono ancora definizioni, prese di posizione chiare ( anche con l’espressione di voto delle/i Delegate/i); impegno, coerenza, incisività e, soprattutto, la volontà di promuovere e organizzare, attraverso il continuo confronto con le Lavoratrici ed i Lavoratori, le iniziative adeguate, quando le richieste, avanzate agli Organi di Direzione Aziendale, non trovano riscontro ed ascolto e gli impegni non vengono rispettati (v. Accordi violati, richiesta incontri disattesi, mancata risposta alla richiesta di conoscere elenco dei trasferimenti avvenuti nel corso degli anni, nota di diffida per L.104/92, ecc., ecc., ecc. l’elenco sarebbe lungo…! ).
Certamente, questi, sono solo alcuni degli aspetti e delle problematiche che ci troviamo e ci troveremo davanti, ma ci sembra siano sufficienti per comprendere che, per affrontare con serietà e coerenza tutto ciò, è necessario un notevole cambio di rotta anche negli atteggiamenti, nei comportamenti, iniziando a dimostrare maggiore presenza, serietà, impegno, rispetto e lealtà, senza, peraltro, quella confusione di ruoli che ha caratterizzato e caratterizza l’azione di quanti ricoprono all’interno della R.S.U. incarichi e funzioni sia di carattere Sindacale, Politico, Aziendale ( delegati/e con P.O. ) e, soprattutto con e nei rapporti con la Direzione Aziendale nel suo insieme.

Certi che sarà colto lo spirito e l’intento costruttivo di questa nostra lettera , attendiamo un positivo riscontro e inviamo a tutte e a tutti un cordiale saluto.

I Delegati R.S.U.
Laura Mazzarella - Cesare Morra - Antonio Nocera