mercoledì 23 gennaio 2013

Stato di abbandono spogliatoi personale femminile G B Grassi.


                                                      Al Direttore Generale f.f. Asl Roma D

                                                                Dr. Alessandro Cipolla

                                                          Al  Direttore Sanitario Aziendale

                                                                Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri

                                                          Al Direttore Amministrativo

                                                               Dr. Alessandro Cipolla     

                                                          Al Direttore Sanitario P.O. G.B. Grassi

                                                               Dott. Lindo Zarelli                                                   

                                                          Alla U.O.C. Risk Management, Sicurezza e Qualità

                                                                  Dott. Vittorio Chinni

                                                           Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione

                                                                Dr. Claudio Fantini 

                                                           Al Dirigente U.O.C. S.Pre.S.A.L.

                                                                Dr.ssa Maria Claudia Proietti

                                                          Al Dirigente U.O.C. Gestione Patrimonio Immobiliare

                                                               Ing. Domenico Di Nino                                                                

                                                          Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali

                                                               Dr. Filippo Coiro                                                                       

                                               e p.c  Al Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U

                 

                                                   
 

                Scrivente O.S., con la presente intende segnalare lo stato di grave abbandono nel quale versano  gli spogliatoi, particolarmente quelli del personale femminile, all’interno del P.O. G B Grassi. Tali condizioni, malgrado, circa un anno fa siano stati effettuati interventi di rifacimento, ne renderebbero difficile e disagevole la fruibilità per le stesse lavoratrici che ogni giorno devono utilizzarli per effettuare il cambio dei propri indumenti con quelli di lavoro e viceversa.

               All’interno dei locali suddetti persisterebbero, infatti, non solo scarse ed inidonee condizioni di pulizia e sanificazione ambientale, ma, gli stessi, sarebbero avvolti spesso da miasmi dovuti probabilmente al malfunzionamento e/o all’inidoneo sistema fognario.

             Si segnala, inoltre, che, nei locali adibiti a spogliatoi, non sarebbero assicurate una corretta e idonea areazione, le necessarie temperature e, quindi un’adeguata climatizzazione dei locali, soprattutto, nei periodi freddi, finendo, così, per creare notevoli problemi, difficoltà e disagi alle operatrici che vi si recano giornalmente.

 

 

 

          

             Scrivente O.S. chiede, pertanto, che vengano effettuate tutte le verifiche e gli interventi tecnico/igienico sanitarie, sia per assicurare quelle condizioni di igiene, di salubrità, nonché di decoro, che necessariamente devono mantenersi nei luoghi di lavoro (art. 64 – DLgs 81/08) sia per realizzare quei requisiti previsti, indicati ed imposti, sempre dal DLgs  81/08 – allegato IV, a  tutela, non solo della salute e della sicurezza, ma dei diritti e  della dignità stessa delle lavoratrici e dei lavoratori.

             Scrivente O.S., chiede, infine, che tali verifiche e controlli vengano effettuate in tutte le strutture e sedi aziendali al fine di accertare la presenza di altre problematiche e criticità nell’ambito della tutela e sicurezza  dei luoghi di lavoro

Certi di un Vostro sollecito riscontro, si coglie l’occasione per rivolgere i più distinti saluti

Prot. Asl Rm/D

n° 7062  del 22 gennaio 2013

 

 

 

                                                               p. il Cobas Asl Rm/D

                                                                   i Delegati R.S.U.

                                    Corrado Minioto – Cesare Morra – Antonio Nocera

Richiesta revoca Deliberazione n° 24 del 10/01/2013 – “ Attribuzione alla UOS Formazione


                                                                            Al Direttore Generale f.f.

                                                                                 Dr. Alessandro Cipolla

                                                                            Al Direttore Sanitario Aziendale

                                                                                 Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri

                                                                            Al Direttore Amministrativo

                                                                                 Dr. Alessandro Cipolla                                                                        

                                                                                   Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali

                                                                                 Dr. Filippo Coiro  

                                                           e,p.c.    - Al Consiglio delle Delegate e dei Delegati  R.S.U.                  

                                                     

    Oggetto:
                                                                         

                     Scrivente O.S., con la presente, segnala la grave situazione funzionale organizzativa che si sta venendo a determinare a seguito del vuoto tecnico/gestionale conseguente alla scadenza dell’incarico di Dirigente del Coordinamento delle Professioni Aziendali e Sociali e della UOC Servizio Professioni  Socio Sanitarie                    ( Infermieristiche, Ostetriche e di Servizio  Sociale ) che, quindi, sono rimaste senza referenti.

 

                  Tale situazione costituisce un ulteriore aggravio, in considerazione anche della difficile situazione che stanno attraversando i Servizi Socio Sanitari in generale e riteniamo vada a configurarsi  come una violazione dei disposti legislativi, oltre a ledere la dignità e la professionalità delle rispettive figure.

 

                 Si ritiene, pertanto, che protrarre ulteriormente tale situazione di indeterminatezza nel non definire una quadro di riferimento certo per le Professioni suddette, trasmette un ulteriore senso di confusione, di disagio e di difficoltà nelle operatrici e negli operatori interessati.

 

                Scrivente O.S. nel sollecitare, quindi, codesta Direzione Aziendale a porre in essere tutti gli atti necessari per un assetto definitivo rispondente ai disposti legislativi, chiede la revoca della Deliberazione                              n° 24 del 10 /1/2013 che, non rappresenta, di fatto, solo il rischio di un processo lento, ma irreversibile di smantellamento del sistema di Gestione delle Professioni Socio Sanitarie del Comparto, ma è anche in aperto contrasto con quanto disposto dalla Legge n. 251 del 10 agosto 2000 (diretta responsabilizzazione di funzioni organizzative e didattiche), norma, peraltro, recepita da codesta azienda che aveva provveduto al trasferimento delle funzioni didattiche per le professioni, dalla U.O.S Formazione alla U.O.C. Coordinamento Professioni Sanitarie e Sociali.

        

             Scrivente O.S., ritiene, in ogni caso opportuno che tale questione possa essere urgentemente affrontata  attraverso un confronto tra l’Azienda, le RSU Aziendali e le OO.SS. 

 

In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti

 

Prot. Asl

n° 6495 del 21 gennaio 2012

 

 

                                                                      p. il Cobas Asl Rm/D

i Delegati R.S.U.

  Corrado Minioto – Cesare Morra – Antonio Nocera         

martedì 15 gennaio 2013

La Sanità Pubblica non si vende….SI DIFENDE!!!


 
Il Cobas ASL Rm/D, oggi, 14 gennaio 2013, partecipa, insieme a tutte le realtà sanitarie e sociali di Roma in lotta riunite nel Coordinamento degli Operatori della Salute” alla Giornata di Mobilitazione Generale in difesa del Diritto alla Salute per impedire il depotenziamento e lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale.

 

Questa è la sanità che vogliamo:

Ø  La Sanità deve e può essere solo pubblica ;

Ø  La Programmazione sanitaria deve essere territoriale e rispondente ai bisogni reali di salute delle persone; 

Ø  Abolizione della libera professione dei medici ed eliminazione dell’intramoenia nelle strutture sanitarie pubbliche;

Ø  Gestione diretta da parte del Sistema Sanitario Pubblico di tutti i servizi oggi esternalizzati con l’assunzione diretta degli operatori di ditte e cooperative;

Ø  Sblocco delle assunzioni con immediata stabilizzazione dei precari e dei lavoratori atipici;

Ø  Gli Ospedali non sono Aziende.

 

Il DIRITTO ALLA SALUTE  deve essere difeso e affermato .

Rifiutiamo la logica, dei tagli lineari, del Fiscal compact, del Pareggio di Bilancio e quella dei profitti come unica finalità di chi, mascherandosi dietro la retorica della crisi, taglia indiscriminatamente, senza attuare nessuna reale programmazione sanitaria innovativa e radicale, volta a garantire livelli di assistenza diffusa, dignitosa e di qualità.

La sanità deve  e può essere finanziata tramite una fiscalità generale realmente progressiva in base al reddito, contrastando l’evasione fiscale, facendo pagare a tutti quanto dovuto per reperire tutte le risorse economico/finanziarie necessarie al suo funzionamento.

 

OLTRE OGNI CAMPAGNA ELETTORALE, CONTRO CORRUZIONE, SPRECHI E CLIENTELE …

LA SALUTE È UN BENE COMUNE, RICONQUISTIAMOLA INSIEME!!!

 

Coordinamento degli operatori della salute (CTO, Policlinico Umberto1, Sant’Andrea, San Filippo, San Camillo, San Giovanni, Eastman, Rm/D, Rm/A, Spallanzani, Assemblea di Medicina- La Sapienza, Centro Sociale, La Strada, Acrobax, Alexis, Ri-pubblica)

Il 16 Gennaio 2013  ore 17,00  partecipiamo tutt* all’Iniziativa Pubblica

presso l’Aula occupata del CTO – Garbatella

16 Gennaio 2013   ore 17,00

 Aula occupata del CTO – Garbatella

                                                               

 

 

 

“Per una sanità creativa" - Artisti e cittadini in difesa della salute

 

 

 

giovedì 10 gennaio 2013

BUON 2013? Che bell'inizio...!!!





      A seguito dell’accordo sottoscritto da Bondi nel pomeriggio del 31/12/2012, 56 dei 117 dipendenti dell’ INRCA (Istituto a Carattere Scientifico) sono stati "spediti" alla ASL Roma D.

      Con un telegramma gli veniva comunicato di essere stati comandati presso la ASL Roma D dove si sono dovuti presentare oggi 2/1/2013.
      A queste/i lavoratrici/lavoratori di cui 45 infermieri, 3 medici, 1 Caposala, 3 OO.SS. , 6 ausiliari socio-sanitari è stata data comunicazione dal Commissario Straordinario Dott. Cipolla che saranno collocati presso il C.E.M. ( Centro Educazione Motoria) fino ad ora gestito dalla Croce Rossa e preso in carico dalla ASL RM D pochi giorni fa.

      Presso il CEM sono attualmente assistiti circa 45 utenti in regime di ricovero, più 10 in regime diurno; in questa struttura, che ospita pazienti con elevata disabilità, operano una novantina di dipendenti della Croce Rossa, di cui 7 medici ,una decina di infermieri, circa 10 operatori della riabilitazione e 60 OO.SS..

      Ai dipendenti della Croce Rossa, in prevalenza precari, è stata assicurata da parte del Commissario Bondi una proroga di 2 mesi.
     ….e questa è più o meno la situazione per quanto siamo riusciti a capire.

      Troviamo inaccettabile questo modo di gestire la cosa pubblica che, da una parte mette in moto processi di depotenziamento e smantellamento del Servizio Sanitario Pubblico e, dall'altra, non è neanche in grado di gestire e governare decisioni in modo decoroso, calpestando diritti e dignità umana e professionale e mettendo, peraltro, in difficoltà, come avvenuto stamane presso la Asl Rm/D, gli uffici che erano all'oscuro delle decisioni prese, dove alcuni dipendenti sarebbero persino stati costretti a rientrare dalle ferie per far fronte alla situazione.
                                                                                             
     Tutto questo dimostra, ancora una volta, l'assenza di una reale programmazione ed organizzazione dei processi di "razionalizzazione" messi in atto dal Governo Monti e dal suo "mani di forbice" Commissario Bondi.

     Ci chiediamo e chiediamo, inoltre, quali criteri siano stati adottati per pervenire alla dislocazione del suddetto personale perché non vorremmo ci trovassimo, ancora una volta, nell'intollerabile ed ingiustificabile situazione dove delle lavoratrici e dei lavoratori vengono "spacchettati" anche attraverso gestioni clientelari, mentre per altre/i si prefigura un presente e un futuro di incertezze, se non, il licenziamento.

     Come Cobas ASL RM D esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi dell’INRCA e ai precari della Croce Rossa e condanniamo questa modalità di gestione che scarica sulla pelle degli ultimi i danni causati da coloro che invece di gestire la sanità pubblica, la salute delle persone e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ne fanno terreno di scorrerie e di clientele.



Roma, 02 Gennaio 2013



Cobas ASL RM/D

I "MIRACOLI" NELLA ASL RM/D


 

 

Da tempo si segnala e si denuncia la carenza del personale infermieristico che diventa ogni giorno  sempre più drammatica (blocco assunzioni, del  turn over, spending review, tagli, Legge di stabilità, ecc.).

Malgrado ciò, e nonostante esistano da tempo domande di richiesta di mobilità in entrata di personale infermieristico che, peraltro, non hanno avuto mai risposta, viene approvata, in data 13 dicembre, una deliberazione di assenso alla mobilità in entrata di un Collaboratore Professionale Sanitario Esperto - Infermiere cat. D

( Caposala ).

Fermo restando il diritto di ciascuna/o alla mobilità a domanda, ciò che "sorprende" è che, nonostante esistano varie richieste presentate da parte di infermieri, figura professionale, peraltro, sempre più indispensabile ed urgente, si acconsenta all’entrata di una Caposala, ruolo per il quale non sembra ci sia altrettanta urgenza.

Ma non si dovrebbe procedere, come si dice, alla ricognitiva di tutto il personale onde favorire l’ottimizzazione e la razionalizzazione delle risorse esistenti?

Non vorremmo che il vecchio gioco delle tre carte, che non è mai finito, ritornasse con vigore in tutto il suo splendore e riprendessero forza i soliti giochi e le solite modalità che da sempre hanno accompagnato le politiche di gestione delle risorse umane e professionali.

Ci aspettiamo, pertanto, che lo stesso provvedimento con la stessa celerità venga adottato per  gli infermieri che hanno presentato medesima domanda. 

Auspichiamo, nel contempo, che la RSU dell’Asl Rm/D si attivi per pretendere chiarezza in merito a questo e agli altri provvedimenti riguardanti i trasferimenti e la mobilità.

 

Roma, 17 dicembre 2012

 

 

Cobas ASL RM/D

Problematiche e criticità Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi.

                                                                                  

                                                          
     

        
 

   Scrivente O.S. è venuta a conoscenza di alcune criticità, problematiche e difficoltà organizzative/gestionali/strutturali riguardanti il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi.

Tra queste, in particolare, risulta, come già segnalato più volte dalle operatrici e operatori del reparto, la questione riguardante la presenza di letti in soprannumero nel corridoio, presenza dovuta, indubbiamente, alla continua richiesta di ricoveri.

La presenza di letti nel corridoio, in ogni caso costituisce elemento di violazione della dignità e dei diritti della persona, ma riteniamo rappresenti in determinate circostanze, un ulteriore elemento di criticità e di difficoltà, se non di rischio, per persone ricoverate in particolari e complesse condizioni di alterazione delle funzioni cognitive. Ciò non facilita, certamente, il ruolo e il compito delle operatrici e degli operatori incaricati dell’assistenza, ma, soprattutto, le necessarie  condizioni di idoneità per il paziente ricoverato.

La presenza di letti nel corridoio (anche 4/5), infatti, non garantisce quelle condizioni minime di confort, decoro, nonché di sicurezza, anche per l’assenza di strumenti, di accessori e di suppellettili (unità del malato) come armadietti per conservare gli indumenti, comodini, campanello di chiamata e l’attacco per l’ossigeno.

La tranquillità, la riservatezza e, soprattutto, il rispetto e la dignità umana delle persone  risultano, in questo modo, compromesse a causa del continuo passaggio di pazienti, dei parenti e degli stessi operatori, considerando inoltre che la collocazione nel corridoio non garantisce ai degenti le necessarie e idonee condizioni micro climatiche e ambientali.

Non può inoltre non essere sottolineato, come tale situazione vada ad incidere nelle delicate e complesse condizioni psico-fisiche di queste persone che potrebbero trovarsi, a volte,  in uno stato di “contenzione ”.

Riteniamo che tali situazioni non favoriscano quei necessari percorsi, tendenti ad evitare che il ricovero psichiatrico si trasformi in un ulteriore elemento di tensione e di frattura anziché in un’ opportunità positiva, indispensabile all’interno del progetto terapeutico/riabilitativo.

A questa situazione si aggiungono le difficoltà, già segnalate dagli operatori anche in un incontro (15/06/2012) con la RSU, legate all’inadeguatezza e all’inagibilità di alcuni spazi necessari per creare migliori e ottimali condizioni socio-ambientali ai fini del trattamento terapeutico e per scongiurare quella percezione e condizione vissuta spesso nelle “strutture manicomiali”.

 A tale proposito, scrivente O.S., con la presente intende evidenziare lo stato di profondo abbandono, incuria, nonché di insicurezza in cui versa il giardino, unico spazio “ aperto” per i pazienti ricoverati, all’interno del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale G.B. Grassi.

Tra gli aspetti che costituiscono, per la loro fatiscenza e degrado, maggior elemento di pericolosità si segnalano  i “pali di recinzione”, che presentano evidenti elementi di usura e indebolimento strutturale al punto che l’accesso e la fruizione del giardino ai pazienti ricoverati, è permesso solo in  alcune “fasce orarie” ed esclusivamente con la presenza/vigilanza di un infermiere per scongiurare eventuali possibilità di “ fuga”. Spazio/giardino sprovvisto, peraltro, di una tettoia che ne rende così difficoltosa e disagevole per tutti la fruibilità in presenza di condizioni atmosferiche avverse.

Scrivente O.S. ritiene inaccettabile che, a fronte di un mancato intervento risolutivo atto a ripristinare condizioni ambientali idonee e di sicurezza, si impongano decisioni come quelle dell’utilizzo da parte dei pazienti ricoverati dello spazio/giardino a “fasce orarie”, legata alla presenza/vigilanza obbligatoria di un’unità infermieristica.  Ciò, oltre a sottrarre personale alle necessarie ed ineludibili attività assistenziali, mortifica la professionalità di ogni singolo operatore, costretto così ad un ruolo di “guardiania” che diviene ulteriore elemento di oppressione per la persona ricoverata. 

Scrivente O.S. chiede pertanto interventi tesi a garantire funzionalità, efficienza ed efficacia ai fini di una più idonea condizione qualitativo/assistenziale del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale G.B. Grassi a  tutela delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori e nel rispetto della salute, dei diritti e della dignità stessa delle persone ricoverate.

 Sollecita, infine, urgenti ed idonei interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza, decoro ed agibilità dello spazio/giardino all’interno del Servizio stesso.

Distinti saluti

Prot. Asl Rm/D                                                

n°109619 del 12/12/2012                  p. il Cobas Asl Rm/D

i Delegati R.S.U.

  Corrado Minioto – Cesare Morra – Antonio Nocera