Questi sono degli stralci di quanto noi COBAS segnalavamo nella
nota Prot. Asl Rm/D n°109619 del 12/12/2012
indirizzata a tutti i dirigenti
della ASL, all’Associazione
Regionale Salute Mentale Lazio e al Consiglio delle Delegate e dei
Delegati R.S.U. riguardo le problematiche e criticità
Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi.
“in particolare, risulta,
come già segnalato più volte dalle operatrici e operatori del reparto, la
questione riguardante la presenza di letti in soprannumero nel corridoio,
presenza dovuta, indubbiamente, alla continua richiesta di ricoveri….
La presenza di
letti nel corridoio, in ogni caso costituisce elemento di violazione della
dignità e dei diritti della persona, ma riteniamo rappresenti in determinate
circostanze, un ulteriore elemento di criticità e di difficoltà, se non di
rischio, per persone ricoverate in particolari e complesse condizioni di
alterazione delle funzioni cognitive. Ciò non facilita, certamente, il ruolo e
il compito delle operatrici e degli operatori incaricati dell’assistenza, ma,
soprattutto, le necessarie condizioni di
idoneità per il paziente ricoverato….
Non può inoltre non
essere sottolineato, come tale situazione vada ad incidere nelle delicate e complesse
condizioni psico-fisiche di queste persone che potrebbero trovarsi, a volte, in uno stato di “contenzione ”….
Riteniamo che tali situazioni
non favoriscano quei necessari percorsi, tendenti ad evitare che il ricovero
psichiatrico si trasformi in un ulteriore elemento di tensione e di frattura anziché
in un’ opportunità positiva, indispensabile all’interno del progetto
terapeutico/riabilitativo….”
Da allora nulla è stato
fatto
anzi la situazione si è
ulteriormente aggravata,
gli episodi di violenza
tra i ricoverati sono aumenti, richiedendo sempre più spesso l’intervento della
magistratura e delle forze dell’ordine,
i letti in sovrannumero
sono sempre più numerosi, (in questo momento abbiamo 23 posti letto occupati
contro i 13 in cui è strutturato il reparto),
in queste situazioni è
precluso agli operatori quel minimo per poter operare in condizioni di
sicurezza e dignità professionale.
Già la precedente si concludeva nel seguente modo:
“Scrivente O.S. chiede pertanto interventi tesi a garantire funzionalità,
efficienza ed efficacia ai fini di una più idonea condizione
qualitativo/assistenziale del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
dell’Ospedale G.B. Grassi a tutela delle
condizioni di vita e di lavoro degli operatori e nel rispetto della salute, dei
diritti e della dignità stessa delle persone ricoverate.”
CHE ALTRO DEVE ACCADERE
AFFINCHE’ SI AFFRONTI QUESTA VERGONOSA SITUAZIONE
09/04/13
Cobas Asl Rm/D
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