Come una goccia cinese… dal 2000 (legge
Bindi con la trasformazione degli Ospedali in Aziende) l’offerta Sanitaria Pubblica,
di anno in anno, è paurosamente diminuita: chiusure di ospedali, riduzione di posti letto e dei servizi
territoriali con la promessa di “riconversioni
e razionalizzazioni” MAI avvenute, aumento dei ticket per analisi e
ricerche, riduzione delle patologie inserite nei LEA (livelli essenziali di assistenza)
e dei farmaci gratuiti, pagamento del Pronto Soccorso se non ritenuto grave il
motivo della visita… mentre peggiorano
complessivamente le condizioni di lavoro e di vita ed aumentano le patologie
gravi ed il bisogno, specialmente per le categorie più fragili (bambini,
anziani, donne, soggetti con varie dipendenze), di un’assistenza umanizzata e
complessiva.
Il PRIVATO ha sempre più spazio e i finanziamenti per loro vengono garantiti
senza verifiche e controlli come la possibilità, per funzionari e politicanti,
di arricchirsi sulla pelle ed i bisogni della gente con appalti ed
esternalizzazioni.
La Regione promette controlli, la “centrale unica per gli acquisti”… ma
ormai il marciume è quotidianità… e l’offerta
sanitaria pubblica subisce una continua e costante riduzione fra scandali,
morti che si sarebbero potute evitare, accanimenti terapeutici legati al
profitto, ed ORA VOGLIONO RUBARCI
ALTRI 10 MILIARDI che,
chiaramente, verranno tolti dalle nostre tasche… oramai totalmente vuote!
Inutile
però lamentarsi e piangere su quello che avevamo;
Inutile
credere che i nostri politicanti, funzionali ed
interessati unicamente alla totale privatizzazione di tutti i beni comuni
(dalla sanità alla scuola, dall’acqua ai trasporti), cambino rotta;
Inutile
credere che i colpevoli siano “l’ultima ruota del carro” arrivando a scaricare la nostra sana
rabbia sui morti di fame come noi (vedi le aggressioni ai lavoratori dell’ATAC
mentre Marino impasta la giunta, vedi i migranti rifiutati nei quartieri, vedi
i dipendenti pubblici considerati gli artefici di tutti i guai di questo
malgoverno);
Dobbiamo come cittadini, utenti, lavoratori, riprendere lotte e mobilitazioni per dirottare le nostre tasse sui
bisogni, strappando dalle loro tasche tutti gli impropri guadagni, i super
stipendi, i vitalizzi, le pensioni d’oro, i favoritismi e le illegalità
legalizzate!
Dobbiamo svegliarci senza farci
ricattare (vedi in sanità “Per la
salute me vendo pure mia madre!”) e senza accettare privato ed
assicurazioni, dando vita a comitati di lotta che sappiano imporre i bisogni
di salute partendo dai quartieri, dalle città, dalle regioni e facendo piazza
pulita di tutte le bugiarde promesse di chi ci ha governato e ci governa da
sempre, garantendo a pochi di arricchirsi sull’annientamento di una maggioranza
sempre più esasperata.
Luglio 2015
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