Al
Commissario Straordinario
Dr. Giuseppe Legato
Al
Direttore Sanitario
Dr. Giuseppe Ciarlo
Al
Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al
Direttore del Dipartimento Cure Primarie e
Integrazione
Socio Sanitaria
Dr.ssa Daniela Sgroi
Al
Direttore f.f. Distretto Sanitario Comune di Fiumicino
Dr. Filippo Muscolo
Alla
Dirigente Responsabile Poliambulatorio di Fiumicino - Fregene
Dr.ssa Maria Letizia Eleuteri
Alla
CPSE Del Poliambulatorio di Fiumicino e Fregene
Dr.ssa Donatella Dori
Al
Direttore del Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
E,p.c. Al Responsabile del
Servizio di Prevenzione
e Protezione
Dr.
Maurizio Carrozzi
Al
Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie
Dr.ssa Giliola Martinelli
Al
Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU
Le problematiche e le criticità riscontrate riguardano sia
un’inadeguata disposizione e dislocazione degli spazi che gli aspetti
organizzativo gestionali, nonché la carenza di stanze (v. anche bagno utenti),
di strumenti, attrezzature e immobili necessari a garantire adeguati livelli di
decoro e di assistenza, la cui assenza rappresenta, non solo elemento di
difficoltà e di disagio per gli operatori sanitari che lì vi operano, ma nocumento
stesso per quei processi di assistenza e di cura che dovrebbero sempre
garantire, nei confronti dei cittadini utenti che vi si rivolgono, le più
idonee, adeguate ed umane condizioni ambientali, di igiene e di sicurezza.
Si
ricorda che all’interno del Poliambulatorio di Fregene vengono svolte diverse
attività tra queste, in particolar modo, viene svolta l’effettuazione dei
prelievi ematici per analisi di laboratorio.
Risulta, a tale
proposito, l’inadeguatezza, se non l’assenza, proprio di quegli arredi
necessari all’effettuazione dei prelievi:
mancanza di una
poltrona reclinabile; di un carrello porta provette con annesso contenitore
porta aghi e di un apposito sgabello regolabile per l’operatore dedito ai
prelievi.
Attualmente, infatti, per l’effettuazione del
prelievo ematico, l’utente viene fatto accomodare su una sedia di ferro
sprovvista di braccioli e ciò comporterebbe che, per compiere l’esame, le
operatrici e gli operatori debbano far poggiare il braccio dell’utente su un
lettino, ma ciò implica il fatto che, questi, trovandosi dall’altra parte del
lettino e, quindi, in maniera opposta all’utente, si trovino nella difficoltà,
se non nell’impossibilità, di intervenire tempestivamente laddove il paziente
dovesse avere un malore, cosa, come è risaputo, altamente probabile.
Si fa presente, inoltre, che nella stessa
stanza dove vengono effettuati i prelievi ematici, nonostante la presenza
all’interno del Poliambulatorio di altre due stanze, si svolgono svariate altre
attività tra le quali:
medicazioni con agenda ordinaria e agenda di continuità ambulatoriale
(quest’ultima sprovvista di regolamentazione di giorni, tempistiche ed orari),
terapia iniettiva, terapia infusionale, medicazioni, fasciature, cateterismo
vescicale nonché il ritiro dei referti ematici.
Tale situazione determina, a causa della concomitanza degli orari,
accavallamento e sovrapposizione delle suddette attività con conseguenti,
inevitabili disagi e difficoltà per i cittadini/utenti e per gli operatori
stessi che hanno la necessità di consegnare i referti agli utenti tutti i
giorni, in un’ampia fascia oraria (10.30/12.30). Ciò, peraltro, rende anche difficile
poter garantire e tutelare la privacy e la riservatezza dell’utente che spesso
si trova nella condizione di essere svestito durante la visita e, quindi,
esposto a chiunque si trovi ad aprire involontariamente la porta della stanza.
La sovrapposizione delle attività e la concomitanza degli orari investe
anche la delicata questione della pulizia e della sanificazione degli ambienti
che, se non svolti puntualmente e in maniera accurata ed adeguata, può
rappresentare un rischio per la salvaguardia delle condizioni igienico
sanitarie e della stessa salute delle persone (Operatori e Utenti).
La pulizia e la sanificazione degli ambienti sanitari, infatti,
svolgono un ruolo ed una funzione importante, non solo per il significato che,
queste, ricoprono nell’ambito del comfort alberghiero (decoro, pulizia, ecc.),
ma, soprattutto, per le implicazioni di ordine igienico-sanitario che
influiscono sulla qualità delle prestazioni erogate e sull’efficienza ed
efficacia nell’organizzazione dei servizi.
La scrivente O.S. auspica,
pertanto, l’immediato interessamento ed impegno, da parte di codesta Direzione
aziendale, per adottare, attivare e realizzare quei necessari interventi di
verifica e di controllo in merito alle problematiche e alle criticità sopra
rappresentate atti a dare e rendere efficienti ed efficaci i servizi erogati anche
nel rispetto delle normative e della legislazione esistente (v. D.Lgs n° 81/2008).
Ciò si ritiene necessario ed urgente al fine di poter
meglio garantire sia livelli quantitativi/qualitativi adeguati delle
prestazioni, sia decoro e dignità ad un servizio importante per la popolazione
di un Territorio, quello del Comune di Fiumicino, in continua espansione, già,
peraltro, fortemente carente di Servizi Socio Sanitari Pubblici.
Distinti saluti
p. Il
Cobas Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm3
n. 54282 del 17.08.2017
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