Al Commissario Straordinario Asl Rm/D
Dr. Alessandro Cipolla
Al Direttore Amministrativo f.f.
Dr.Filippo
Coiro
Al Direttore Sanitario Aziendale
D.ssa Anna Rosalba Buttiglieri
Al Direttore Area Tecnico Economico Finanziaria
D.ssa
Diana Pasquarelli
Al Dirigente U.O.C. AA.GG. Studi e Documentazione
D.ssa
Paola Savina
e,
p.c. Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.
Scrivente O.S. è venuta a
conoscenza del provvedimento con il quale l’Azienda Asl Roma D ha approvato un
Protocollo d’Intesa e la contestuale adesione a Federsanità - Anci per l’anno
2013, deliberazione n° 1 dell’11 giugno 2013. Con tale atto viene deliberata
l’adesione dell’Azienda Asl RomaD, mediante il versamento di un contributo
associativo di € 9.000,00 per l’anno 2013 alla Federsanità – ANCI (Associazione
Nazionale Comuni Italiani) società di servizi a supporto dei propri associati
(AA.SS.LL, AA.OO e Comuni). Con tale Convenzione, quindi, l’Azienda, in qualità
di associato, si riserva di “acquisire
un servizio di supporto per le Unità Operative Complesse dell’Area Tecnica e
del Patrimonio”.
Il provvedimento, secondo il deliberato, troverebbe la sua motivazione dal
fatto che, per le attività istituzionali di questi uffici, l’Azienda USL Roma D
non possiederebbe … ”al proprio interno, un adeguato
numero di risorse per le attività di controllo, monitoraggio e redazione della
documentazione di gara…. per le
numerose gare di appalto per nuovi servizi da esternalizzare o per il rinnovo
di contratti in scadenza o scaduti”.
Nel Protocollo d’Intesa, che dovrà essere sottoscritto tra la Asl Roma D e la Federsanità, vengono definiti i compensi che dovranno
essere corrisposti per le singole attività espletate: € 15.000,00 per studio, analisi
e redazione dei documenti di gara, €
5.000,00 per attività di supporto durante le fasi di gara, “compenso da concordarsi di volta in volta” a seconda dell’impegno
previsto per le attività di monitoraggio e controllo.
Scrivente O.S. non può non sollevare dubbi, perplessità ed elementi di
criticità in merito all’atto richiamato.
Nell’attuale contesto economico – finanziario nazionale in cui operano le
Aziende Sanitarie, obbligate ad attuare le sempre più stringenti manovre di
contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa sanitaria varate dal Governo
centrale e dagli Organismi regionali, soprattutto nelle Regioni sottoposte a
Piani di Rientro del debito sanitario, l’Asl
Roma D ha necessariamente dovuto
attuare le disposizioni in merito
alla riduzione delle spese per beni e servizi sanitari e della spesa per
il personale, malgrado la grave e preoccupante carenza cronica dello stesso
(medico, infermieristico, ausiliario, amministrativo, tecnico, ecc.) con il
rischio evidente di acuire le già presenti criticità all’interno delle
strutture socio-sanitarie.
Ed è infatti in questo scenario che l’Azienda ha adottato misure
restrittive con la contrazione degli acquisti dei beni anche di natura
sanitaria e nella gestione dei servizi affidati a terzi, come nel caso della
riduzione delle attività di pulizia e sanificazione ambientale, a danno della
qualità dei servizi stessi e con ricadute sulle condizioni di vita e di lavoro
per il personale addetto a tali servizi costretto a vedersi ridurre le ore di
lavoro e/o alla collocazione in cassa integrazione.
Scrivente O.S., con tali premesse, non può non rilevare quanto appaia
singolare che si sia ritenuto necessario affidare a terzi dei servizi di
supporto per alcuni uffici aziendali sostenendo
la mancanza di risorse all’interno dell’Azienda. Certamente la carenza
delle risorse umane e professionali non può essere negata, ma è altrettanto
evidente, come è stato più volte segnalato e denunciato da questa O.S., che le
politiche di gestione del personale (trasferimenti, mobilità, collocazioni,
comandi, etc.) sono state caratterizzate da logiche che nulla hanno avuto a che
vedere con le priorità e l’esigenze organizzative e funzionali dell’Azienda.
Si ricorda, peraltro, che compito
delle Aziende Sanitarie, secondo i Piani Operativi 2011 - 2012 di cui al DCA
113/2010 era quello di pervenire in modo organico e funzionale alla Ricognizione del personale, finalizzata alla
riorganizzazione dei Servizi, delle Strutture e delle attività, sulla base
delle risorse umane e professionali realmente disponibili. Nel quadro delle
difficoltà gestionali di questi anni, dovuto anche ai continui avvicendamenti
(Commissario, Subcommissario, Direttore Generale, Direttore ff. etc.), tale
obiettivo non è stato realizzato nella Azienda Roma D e a tutt’oggi non si ha ancora
notizia che ciò stia avvenendo. Il provvedimento adottato, Deliberazione n° 1
dell’11.06.13 sembrerebbe, quindi, in contrasto sia con le indicazioni di
razionalizzazione e risparmio che devono osservare le Aziende Sanitarie, visti
oltretutto gli oneri che ne derivano, sia con gli obblighi derivanti dai sopra
richiamati Piani Operativi 2011-2012 di cui al DCA 113/2010.
Ci si chiede intanto se le Unità Operative
interessate (U.O.C. Acquisizione Beni e Servizi, U.O.C. Gestione Patrimonio
Immobiliare, U.O.C. Acquisizione
e Gestione Sistemi Informatici - Gestione Patrimonio Mobiliare)
siano state consultate per verificare le problematiche, le difficoltà e le
criticità esistenti, in modo da poter individuare
soluzioni capaci di realizzare quei compiti e quegli obiettivi oggetto del
provvedimento deliberativo in alternativa all’acquisto da soggetti esterni dei
servizi di supporto richiamati nella Delibera stessa.
Esternalizzazioni che sono oramai entrate
pesantemente nell’organizzazione sanitaria pubblica e che, occorre ricordare,
inizialmente erano destinate esclusivamente ai servizi “ausiliari”, (v. la
pulizia, la manutenzione, le mense ecc.,) ma che negli ultimi anni hanno finito per
interessare persino l’erogazione di servizi e prestazioni sanitarie con
motivazioni, da parte delle Amministrazioni Pubbliche, come la flessibilità, la
riduzione dei costi e la possibilità di “aggirare” il blocco delle assunzioni
vigenti nel pubblico impiego, trasferendo, costi nei bilanci aziendali, dalla
voce “personale” alla voce “beni e servizi”, mentre è dimostrato che, queste
motivazioni, valutate approfonditamente e correttamente, hanno evidenziato,
appunto, l’assoluta antieconomicità dell’esternalizzazione rispetto alle
attività direttamente erogate dalla pubblica amministrazione.
Il provvedimento adottatto suscita, inoltre, ulteriori dubbi in merito alla
non chiara definizione dei costi complessivi derivanti dall’affidamento delle
attività alla Società Federsanità. Risulterebbe, infatti, che l’unico dato certo di spesa emergente dal provvedimento, sia quello
dovuto alla quota associativa (9.000,00 €) per l’adesione dell’Asl Rm/D a Federsanità
ANCI (a meno che non sia proprio
questo il motivo e la ragione del provvedimento, cosa che, eventualmente,
sarebbe ancor più da chiarire) per il quale è stata assunta
un’autorizzazione di spesa sul Bilancio Economico Aziendale per l’anno 2013, mentre
per gli oneri derivanti dalle attività che dovrebbero essere svolte dalla
Federsanità risultano essere indicati solo i costi unitari (es. redazione della
documentazione € 15.000), ma senza che siano con chiarezza e trasparenza
individuabili e quantificabili i costi complessivi, come, infatti, viene
riportato nell’atto…“Attività di cui all’art. 1.1 – (monitoraggio e controllo) da
concordarsi di volta in volta a secondo dell’impegno previso”.
Tale impostazione dell’atto deliberativo risulterebbe, peraltro, non
pienamente rispondente con le normative che regolano l’attività della Pubblica
Amministrazione, secondo le quali, gli impegni economico/finanziari, prima di
essere assunti dalle Aziende, debbono avere l’adeguata copertura sul Bilancio
Aziendale mediante assunzione di una specifica autorizzazione di spesa. Tale
situazione, quindi, potrebbe
comportare la necessità di adottare ulteriori atti deliberativi per coprire
costi per prestazioni fatturate, ma non preventivamente contabilizzate come
accaduto anche recentemente con la Deliberazione n° 489 con la quale, in data
24 maggio 2013 viene approvata una spesa sul bilancio 2012 necessaria per la
liquidazione delle fatture emesse dalla Cooperativa Sociale Lavoro OSA per
prestazioni infermieristiche e riabilitative erogate presso il Presidio
Ospedaliero G.B. Grassi.
Scrivente O.S. ha già avuto modo di rilevare in altre
occasioni (v. anche nota Prot. Az.le n° 14296 del 12/02/2013 inviata anche al
Commissario alla Sanità della Regione Lazio, Dr. Filippo Palumbo) come, attraverso l’adozione di
un’insieme di provvedimenti (v. Consulenze,
Incarichi Professionali, Avvisi di Selezione per il Piano Industriale per
l’implementazione dei Servizi a terzi del Dipartimento di Prevenzione, all’affidamento
alla Soc. ISSOS Service Global Consulting srl dell’attività di formazione per
il personale dirigente per la riorganizzazione aziendale - Atto Aziendale-,
alla Convenzione con l’I.N.M.I. Lazzaro Spallanzani per
un incarico professionale “connesso alla gestione degli appalti di
servizi e di lavori”, agli Incarichi per consulenza legale per “l’affidamento
di opere edili complementari in materia di contenimento dei consumi energetici”
e per “attività di consulenza e supporto
nel procedimento per l’acquisizione di beni e servizi”, al potenziamento di fatto della
sanità privata” - v.
Accordo Integrativo dell’Atto di Convenzione con il Policlinico Portuense Spa -
, la Convenzione
Ospedale di Comunità e il
Progetto del “Centro di Cura Per la
Donna e La
Famiglia” e dello
“Screening Mammografico I°, II, e III° Livello”, sempre con
il Policlinico Portuense - Gruppo
Garofalo) siano state adottate scelte dubbie e poco trasparenti determinando,
peraltro, un aumento dei costi e degli oneri effettivi, senza che questi siano
stati comparati alle reali ed effettive esigenze di priorità, di razionalità,
funzionalità ed efficienza della stessa Azienda.
Scrivente O.S., nel riservarsi ulteriori approfondimenti e iniziative in
merito a quanto sopra esposto, chiede una verifica e una appropriata
valutazione in merito all’opportunità e alla effettiva corrispondenza alle
esigenze e alle priorità aziendali del provvedimento richiamato.
Distinti saluti
Prot. Asl Rm/D
n° 58323 del 24/06/2013
p. il Cobas Asl
Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Corrado
Minioto - Cesare Morra - Claudia
Piermaria
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