In data 16
settembre u.s. si è svolta la riunione tra la Direzione aziendale Asl Rm/D alla
presenza del Commissario Straordinario, Dr, A. Cipolla, del Direttore Sanitario
Dr. V. Chinni e del Direttore Amministrativo, Dr. F. Coiro e le OO.SS. CGIL,
CISL UIL Territoriali e la RSU. Tra gli argomenti riguardanti la Convocazione,
vi è stata una proposta d’intesa attinente “l’'Indennità di Turnetto”.
La RSU non avendo in precedenza discusso e
affrontato la questione ha sospeso il parere in attesa dello svolgimento della
riunione del Consiglio che si è svolta, poi, mercoledì 18 settembre u.s.
Durante la riunione della RSU si è
sviluppato un ampio confronto maggiormente incentrato sulla questione dell’"Indennità
di Turnetto" considerando l'intenzione dell’Azienda di applicarla
presumibilmente sin dal mese di ottobre.
Si fa presente che nella
discussione e nel confronto sono stati espressi e rappresentati diversi punti
di vista e valutazioni, ma, di là dalle legittime posizioni, quello che, però,
emergeva, era, di fatto, l'aspetto interpretativo che ciascuno dava
della proposta avanzata dall'Azienda stessa.
Le/i Delegate/i RSU del
Cobas Asl Rm/D, nell'esprimere le proprie valutazioni e osservazioni critiche
in merito all’"Indennità di Turnetto", contrariamente a quanti
lo considerano "elemento premiante " e strumento
integrativo del salario a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, o
a chi, magari, persino, lo spaccerà per una “conquista”, ritengono,
invece, che, tali "zuccherini" nella realtà si traducano
in ulteriori elementi e strumenti di ricatto e sfruttamento che, non
solo non miglioreranno la qualità dei servizi, ma andranno ad incidere
ulteriormente nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro delle
operatrici e operatori “allettati”, per noi ulteriormente
ingannati, dalla possibilità di veder migliorare il proprio salario mensile.
Come se il legittimo recupero salariale
negato, non solo da chi ha firmato in tutti questi anni contratti vergognosi,
ma, soprattutto, dai Governi che, di fatto, continuano a bloccare e a negare il
rinnovo dei contratti stessi, possa essere realizzato attraverso questi
strumenti “ricattatori” e sempre, e solo, sul sacrificio e sulla pelle delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Si abbia almeno
il coraggio di chiamare le cose con il loro nome...
Siamo oramai
alla legittimazione del “Cottimo” per i Dipendenti Pubblici.
In realtà, l’applicazione,
come si può desumere dalla proposta aziendale, non chiarisce e definisce come
in realtà questo istituto sarà realmente attuato.
Da quanto si evince , infatti,
dalla proposta, così come presentata, l’incentivo sarà, probabilmente, per
tutte le/gli operatrici/ori turnanti in h24 (ciò è stato richiesto anche da
noi) e sarà assegnato gradualmente garantendo da un minimo dell’80%
sino al 100% del monte ore mensile.
Ciò significa che qualsiasi
assenza a vario titolo sarà elemento decurtativo dell’incentivo stesso.
Si fa presente che, la proposta,
presentata dall’Azienda, a livello sperimentale per un periodo di tre mesi
(eventualmente prorogabile dopo verifica dei risultati), evidenzia, secondo
noi, molti aspetti poco chiari e, peraltro, controversi, che
speriamo di poter presto discutere e affrontare attraverso un confronto e una discussione con e tra le lavoratrici e i lavoratori
nelle Assemblee che la stessa RSU si è
impegnata a promuovere.
La RSU, in data 18/09/2013
ha votato a maggioranza l’approvazione della proposta del “Protocollo
d’Intesa” con l’Azienda.
Come Delegate/i
RSU del Cobas ASL RM/D ci siamo astenuti ribadendo le critiche
e la perplessità di sottoscrivere, in ogni caso, un “Protocollo
d’Intesa” dove non erano definiti chiaramente i contenuti, né tantomeno le
modalità e le forme applicative dell’istituto medesimo,
sottolineando, soprattutto, il fatto che la stessa Azienda, nel corso di tutti
questi anni, non ha ottemperato a quella programmazione e riorganizzazione
dei servizi in base alle risorse umane e professionali presenti come d’altronde
era da mandato Regionale, il solo capace, vista l’enorme carenza degli
organici, di garantire, sia migliori livelli di assistenza, sia
migliori condizioni di vita e di lavoro delle operatrici e operatori tutti.
Come Delegate/i RSU Cobas
ASL RM/D, nel ritenere che questi elementi, non solo sono strumenti di
mercificazione e ricatto, penalizzanti e colpevolizzanti per tutte le
lavoratrici e per tutti i lavoratori, che, di fatto, vanno a colpire
ulteriormente diritti non negoziabili (malattie, ferie, ecc.) chiediamo, in
ogni caso, al fine di evitare difformità, disuguaglianze nonché confusione e disagio
tra gli operatori, nel pieno rispetto delle decisioni prese dalla maggioranza
RSU, prima che venga apposta la firma al “protocollo d’intesa” che, la
stessa, richieda alla Direzione Aziendale tutti i chiarimenti necessari di
specifica dettagliata e circostanziata in merito alle modalità d’applicazione
dell’Istituto di incentivazione del "Turnetto".
le/i Delegate/i R.S.U.
Cobas Asl Rm/D
Corrado Minioto - Cesare
Morra - Claudia Piermaria
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