Al Commissario Straordinario Asl
Roma 3
Dr.
Giuseppe Legato
Al Direttore Sanitario f.f. Asl
Roma 3
D.ssa
Daniela Sgroi
Al Direttore Amministrativo Asl
Roma 3
Dr.
Paolo Farfusola
Al Direttore Distretto Sanitario
Comune di Fiumicino
Dr.ssa
Elisa Gulino
Al Direttore del Dipartimento di
Prevenzione
Dr.
Pietro Tomassetti
Al
Resp. Aziendale delle Relazioni Sindacali
Dr. Filippo Coiro
Alla Dirigente Dipartimento
Professioni Sanitarie
Dr.ssa Giliola
Martinelli
e,
p.c. Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati
RSU
La scrivente O.S. è venuta a conoscenza che, a
seguito dell’incendio avvenuto in data 7 maggio 2015 presso il Terminal T3
dell’Aeroporto di Fiumicino, si sarebbero svolti una serie di incontri tra
l’amministrazione degli Aeroporti di Roma e la Asl Rm3 e successivamente sarebbe
stato effettuato, in data 28 febbraio c.a., un sopralluogo nei locali della
Medicina del Lavoro di ADR.
La stessa Asl Rm3, avrebbe poi comunicato,
con nota del 10.03.2017, Prot. n°16785 che si sarebbe impegnata ad effettuare,
con proprio personale, presso i locali su indicati, i prelievi di sangue venoso
sui lavoratori che già si erano sottoposti in passato, a seguito dell’incendio,
agli esami ematochimici indicati dal Dipartimento di Epidemiologia della
Regione Lazio (DEP).
A tale proposito sarebbe stato stipulato un
“Protocollo d’Intesa” tra la
Direzione degli Aeroporti di Roma e la stessa Asl Rm3.
Per la realizzazione di tale progetto sarebbe stato
attribuito uno specifico incarico (nota Distretto Sanitario, Comune di
Fiumicino del 14 aprile c.a., Prot. n° 26247) al fine di coordinare le necessità
logistiche organizzative, tecniche e professionali e per intraprendere le
attività richieste, presso i locali dell’Aeroporto, messi a disposizione da ADR
SpA.
La scrivente O.S., pur riconoscendo l’importanza
che ricopre la tutela della salute dei lavoratori interessati, rileva che, tale
attività, essendo appunto frutto di un accordo e di un “Protocollo d’intesa”
tra due diversi Enti e, quindi, non strettamente e direttamente legata ai
compiti d’istituto, potrebbe comportare, senza un adeguata integrazione di
Unità Operative, non pochi disagi, difficoltà e disservizi all’interno del
Poliambulatorio di Via Coni Zugna a causa della già preesistente grave carenza
di personale: tre, infatti, sarebbero le unità infermieristiche che dovrebbero
essere impegnate per la suddetta attività.
Infatti, le attività legate al “Protocollo
d’Intesa” che sarebbero iniziate il 22 maggio u.s. starebbero impegnando,
attraverso lo strumento e l’istituto delle “Prestazioni Aggiuntive”, il
personale infermieristico del Poliambulatorio del Presidio di Via Coni Zugna.
A tale proposito, la scrivente O.S.
chiede di poter conoscere con quali criteri e modalità sia stato individuato e
reclutato il personale impegnato nella suddetta attività.
Non risulterebbe, infatti, essere stata data, nei tempi
e nei modi utili, alcuna informazione e divulgazione in merito e che non sia
stata, soprattutto, rispettata la modalità di individuazione e reclutamento del
personale necessario, attraverso l’istituzione e l’indizione di un bando
specifico, considerato che, per le stesse prestazioni, nel 2015 (v. nota del
6.07.2015 Prot. Az. n. 53045) era stata nominata una apposita commissione di
valutazione delle domande del personale per l’espletamento delle attività
infermieristiche per la sorveglianza sanitaria del personale ADR Spa.
Scrivente O.S. ritiene, in ogni caso, necessario
che su tali questioni vi sia, non solo sempre la massima informazione e
divulgazione, ma il rispetto di quei principi di trasparenza, responsabilità e
imparzialità ai quali deve sempre richiamarsi l’Amministrazione Pubblica.
Ciò anche al fine di non determinare
atteggiamenti arbitrari e discrezionali che andrebbero, non solo a generare
malessere e disagio, ma disparità di trattamento tra le lavoratrici e i
lavoratori stesse/i.
Distinti
saluti
p. il Cobas Asl
Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm3
n°37034 del
31/05/2017
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