Al
Direttore Generale dell’Asl Rm/3
Dott.
Vitaliano De Salazar
Al
Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al
Direttore Sanitario Aziendale f.f.
Dr.ssa Daniela
Sgroi
Al
Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dott.
Filippo Coiro
Al Coordinatore dei Servizi delle Servizi delle Professioni
Sanitarie e Sociali
Dr.ssa Giliola
Martinelli
e, p.c. Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.
La scrivente O.S., è venuta a
conoscenza che l’Avviso di mobilità interna per 2 posti riservato al personale
amministrativo da attribuire presso l’Ufficio ALPI, pubblicato sul portale
aziendale in data 08.07.2016 e che ha visto, a seguito del suo espletamento,
anche definita apposita graduatoria finale dei partecipanti per l’affissione
all’albo dell’Azienda (V. nota del 04.08.2016, Prot. n. 59021) non avrebbe
avuto a tutt’oggi alcun riscontro.
La scrivente O.S., ritiene che tale
circostanza, qualora corrispondesse a verità, rappresenterebbe un elemento, non
solo lesivo delle aspettative e dei diritti delle persone che hanno partecipato
all’Avviso di mobilità in questione, ma un venir meno a quei principi di
trasparenza, imparzialità e legalità che sono, o almeno dovrebbero essere, il
fondamento cui è informata l’attività di una Pubblica Amministrazione e
rappresenterebbe un ulteriore conferma di quanto da anni, come Cobas dell’Asl
Rm3, andiamo segnalando e denunciando
attraverso atti formali (v. Note del 21/11/2011, Prot. Asl ex Rm/D n° 107179, del 25/08/2011 con nota Prot.
n° 79268 e del 20/01/2011, nota Prot. n° 5270, nota del 17/11/2008 Prot. n. 94759
e del 29/5/2008 Prot. 44753, Prot.
ex Asl Rm/D n° 50036 del 04/06/2012, Prot. Asl Rm/D n°
41296 del 6 maggio 2013 e unitariamente alle OO.SS. Fials e NurSind con
nota Prot.
Asl Rm3 n° 9531 del 10.02.2017) nonché attraverso prese di posizione pubbliche
(comunicati/volantini, incontri, dichiarazioni ecc,) in merito alle problematiche
riguardanti le politiche, l’uso e la gestione delle Risorse Umane e
Professionali all’interno della Asl.
Si è cercato più volte di segnalare la
necessità di promuovere e realizzare, anche in ragione della grave carenza di personale,
presente in tutte le Strutture e nei Servizi Socio Sanitari dell’Asl Rm3, interventi adeguati in grado di garantire,
sia un’equa distribuzione e razionalizzazione delle stesse in rapporto ai
ruoli, alle qualifiche, alle competenze e alle professionalità nelle rispettive
assegnazioni e collocazioni, sia il rispetto di criteri e principi di
correttezza e trasparenza (graduatorie, avvisi e bandi di mobilità, ecc.)
necessari per assicurare certezza e tutela del diritto, nonché dignità umana,
professionale/lavorativa a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori in
relazione alle necessità e alle esigenze aziendali.
Purtroppo
si è dovuto constatare che, nel corso degli anni, malgrado siano state emanate diverse Circolari Aziendali, (v. Circolare
del 14/01/2011, Prot. n° 3379 e del 23/02/2011, Prot. n° 17695, a firma dell’ex
Direttore Generale, Prof. Ferdinando Romano) e il Regolamento Aziendale
trasmesso anche successivamente con nota del 23/05/2014, Prot. Asl n°45150,
dall’ex Direttore Generale, Dr. Vincenzo Panella, nel quale viene anche fatto
riferimento alla preventiva informazione che deve essere data alle OO.SS.)
come, queste, siano state sempre, di fatto, puntualmente contraddette e
disattese.
Contrariamente, a
quanto si sarebbe dovuto fare, infatti, tale problematica, tenuto altresì conto
di quanto già previsto nei Piani Operativi Regionali di cui al DCA 113/2010
(es. ricognizione del personale finalizzata, appunto, alla riorganizzazione dei
Servizi, delle Strutture e delle attività, sulla base delle risorse umane e
professionali realmente disponibili) non è mai stata realmente e concretamente affrontata
ma, anzi, si è dovuto assistere spesso ad una serie di scelte e provvedimenti
(v. trasferimenti, mobilità e collocazioni di personale afferente a varie e
diverse figure professionali) frutto soprattutto di improvvisazione e
frammentazione, spesso dettati da logiche e dinamiche arbitrarie, discrezionali
e contraddittorie, che hanno finito, non solo per negare e calpestare diritti,
dignità umana e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, ma hanno
determinato e acuito, di fatto, nel corso degli anni, disagi e difficoltà già
presenti all’interno delle Strutture e dei Servizi Socio Sanitari Aziendali
dell’Asl Rm/3.
Ciò non ha potuto
che aggravare e rendere più acute le problematiche e le criticità presenti,
resi ancor più difficili da affrontare in modo equo e funzionale tenuto conto
che solo recentemente si è provveduto a risolvere e a colmare il vuoto che si
era venuto a creare nella Direzione delle Professioni Sociali e Sanitarie (SAI
Aziendale) che si trova ora in oggettiva difficoltà, causa anche l’assenza di
una reale programmazione e strategia aziendale e a dover affrontare, in un momento così
delicato, le persistenti e gravi emergenze presenti nelle Strutture e nei
Servizi Socio Sanitari.
La scrivente O.S., chiede, in relazione a quanto sopra rappresentato nel
pieno rispetto di quei criteri di
trasparenza, efficacia ed efficienza propri della Pubblica Amministrazione, nonché
di quel sistema di regole e principi volti al rispetto dei diritti e della
dignità di tutte/i le/i lavoratrici e i lavoratori, il pieno rispetto delle
normative contrattuali e di leggi vigenti e dello stesso Regolamento Aziendale
in merito alla mobilità, ai trasferimenti, alle collocazioni del personale
TUTTO, ad una maggiore attenzione, tenuto conto, soprattutto, del così
delicato momento che attraversa la Sanità Pubblica verso quelle “Politiche di
Gestione delle Risorse Umane e Professionali” come strumento di
razionalizzazione e di gestione fondamentale per affrontare le gravi emergenze
presenti nelle Strutture e nei Servizi Socio Sanitari.
p. il Cobas
Asl Rm/3
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci -
Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm3
n. 1799 del 10.01.2018
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