martedì 11 marzo 2008

R
S
U
aazienda
AZIENDA USL ROMA D







Al Direttore Generale AUSL Roma D
Dr.ssa Giuseppina Gabriele
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr. Maurizio Rango
Al Direttore Amministrativo
Dr. Antonio Scuteri
Al Direttore del Distretto 2
Dr. Vittorio Chinni
Al Dirigente U.O.C. Prevenzione e Protezione
Dr. Vittorio Chinni
Al Direttore dell’Area Dipartimentale Tutela della Salute
Della Donna e del Bambino
Dr.ssa Carla Franceschelli
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Agostino Sorce
e, p.c. Al Presidente del XIII Municipio
Dott. Paolo Orneli
Al Delegato alla Partecipazione DEL XIII Municipio
Luca Faggiano
Al Coordinatore del Consiglio dei Delegati R.S.U.
Eugenio Bellomo
Alla Commissione del Distretto 2
del Consiglio dei Delegati R.S.U.
Presidente Alvaro Bigari

Oggetto: presidio S. Agostino.


Malgrado sia stato annunciata dalla Direzione Aziendale, la realizzazione della Casa della Donna e del Bambino, a tutt’oggi non si conoscono con certezza, al di là delle informazioni a mezzo stampa, i tempi ed i modi con i quali si intende procedere alla realizzazione di tale progetto, sia per quanto riguarda i finanziamenti disponibili, le indicazioni, i preventivi, i tempi, l’avvio, l’esecuzione ed il tipo di lavori che si intendono realizzare. Tenuto conto che gli eventuali lavori, se si vuole realizzare una completa, adeguata e funzionale ristrutturazione, richiederanno tempi presumibilmente lunghi, si rende necessario ed urgente lo spostamento/trasferimento in locali e sedi idonee, delle attività ivi presenti ( Consultorio Familiare, Servizio di Immunoprofilassi, Ambulatorio Vaccinale, TSMREE, CO.MA.VI, Medicina Preventiva).
Tale necessità ed urgenza è determinata, ancor più, come più volte segnalato e denunciato dagli stessi organi d’Informazione, dalle condizioni di degrado, di abbandono e pericolosità in cui versa la struttura stessa.

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Tali condizioni sono già evidenti dallo stato delle facciate esterne della struttura, dove sono ben visibili tegole e cornicioni pericolanti che costituiscono un rischio, anche in presenza di transenne e passaggi obbligati, per l’accesso alla struttura.

Basti considerare che la struttura è in una posizione dove gli eventi e gli agenti atmosferici sono più aggressivi ( piogge, venti, salsedine ) ed eventuali detriti e schegge potrebbero rappresentare dei rischi e recare danno all’incolumità delle persone.
Nel cortile sono presenti pali elettrici, che mostrano segni di ruggine, in particolar modo, questa, forma, nella parte bassa, una “ corona “ rendendoli ancor più pericolanti. L’illuminazione, peraltro, con il calar della sera risulta insufficiente.

Si coglie, inoltre, l’occasione per segnalare che la struttura è priva di un regolare e continuo servizio di vigilanza e che ciò, anche in considerazione che la struttura è situata in una zona isolata, è motivo di rischio ed insicurezza per i cittadini utenti, in particolar modo per donne e bambini che accedono ai Servizi, e per gli stessi operatori.

L’interno della struttura, sia nell’atrio, che all’interno dei vari Uffici e Servizi, risulta a vista d’occhio disagevole ed inospitale a causa delle pareti stinte e scrostate, con la presenza, in alcuni punti, di veri e propri buchi; le tabelle e gli indicatori informativi per gli utenti sono quasi inesistenti o scritti alla meglio su dei fogli di carta, mancano quelli relativi alle uscite di sicurezza e di emergenza; la temperatura dei locali è inadeguata sia per l’inesistenza e/o il mal funzionamento dell’impianto di riscaldamento e/o di aerazione, che per il grado di umidità e il movimento dell’aria concomitante. Quindi, i lavoratori/trici e gli utenti sono continuamente esposti alle temperature troppo basse l’ inverno, e troppo alte l’estate. Considerato che gli stessi impianti e gli elementi di aerazione sono obsoleti si rende necessaria una verifica per accertare, il corretto funzionamento e, se gli stessi, contengano sedimenti e/o sporcizia che potrebbero comportare danno e pericolo, dovuto all’inquinamento dell’aria respirata, per la salute dei lavoratori e per gli stessi utenti.
La struttura, peraltro, risulterebbe sprovvista di un adeguato ed idoneo numero di porte e di uscite di emergenza. Al piano rialzato ( ala sinistra dall’entrata ) dove c’è l’attività del TSMREE e la Medicina Preventiva, collocata lì recentemente, si accede solo attraverso una scaletta perché non vi è l’ascensore, e ciò è causa di disagio e difficoltà per le persone, soprattutto bambini/e, che devono svolgere attività di terapia e riabilitazione, con problemi di disabilità e difficoltà di deambulazione.
In alcuni locali sono presenti deficienze che potrebbero rappresentare pericolo per l’incolumità dei lavoratori/trici e per gli stessi utenti: crepe nei soffitti apparentemente profonde ( Servizio di Immunoprofilassi ) e pareti di divisione ( pannelli ) distaccate dai soffitti ( I piano rialzato TSMREE ), davanti alla Medicina Preventiva. Queste sono solo una parte delle problematiche riscontrate, ma appare evidente come sia necessaria ed urgente una verifica per accertare e certificare lo stato della struttura, sia in merito alla stabilità, alla staticità e all’agibilità, della struttura stessa, che su tutte le condizioni di possibile rischio e pericolosità per la salute e la sicurezza dei lavoratori/trici e dei cittadini utenti, nel rispetto delle Leggi e normative vigenti ( L. 626/94 ). Ciò ancor più considerato che, in tutti questi anni, dalla sua realizzazione, nella struttura non sono stati mai effettuati quegli interventi di messa a norma e di regolare, adeguata manutenzione tecnica, sia ordinaria che straordinaria, atti ad eliminare ogni difetto, disfunzione e deficienza presente nei luoghi di lavoro, negli impianti, nei dispositivi in modo da non pregiudicare la salute e la sicurezza sia per i lavoratori/trici che per gli utenti stessi, assicurandone nello stesso tempo tutte le idonee condizioni igienico, sanitarie ed ambientali.
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Non è dato, inoltre, sapere la condizione di quella parte della struttura chiusa ed interdetta, da tempo ad ogni attività e, in particolar modo, se in tali locali esistano pericoli per la salute legati alla presenza di materiale tossico ( amianto e lana di vetro) non adeguatamente trattati all’epoca della dismissione dell’attività di alcuni Servizi.

Si rende, altresì, necessario ed urgente promuovere, attivare e sollecitare tutte le iniziative e procedure Istituzionali, politiche, amministrative e tecniche per l’individuazione e la realizzazione, in tempi rapidi, dei locali e delle sedi idonee, alla collocazione dei Servizi ivi esistenti, se necessario, anche attraverso indagini e ricerche di mercato.

Con riferimento alle notizie apparse recentemente sugli organi di stampa, e considerato che, a tutt’oggi, non risulta pervenuta alla RSU, con particolare attenzione alle normali e corrette relazioni sindacali, nessuna formale Informazione Preventiva, circa l’eventuale individuazione di aree per la realizzazione di sedi e per il trasferimento, presso altri locali, dei Servizi presenti presso il presidio S. Agostino, si chiede di conoscere più dettagliatamente la destinazione, la tipologia e i tempi con il quale, questi, verranno realizzati, ivi compresi quelli riguardanti la Medicina Preventiva, il cui recente trasferimento, anche alla luce di quanto dichiarato, appare sempre più singolare ed “inspiegabile” .

In merito ai lavori di ristrutturazione del presidio S. Agostino e alla attuazione del Progetto della Casa della Donna e del Bambino, si chiede di conoscere, formalmente e preventivamente, l’insieme degli importi e dei finanziamenti finalizzati alle suddette realizzazioni; i progetti, i preventivi e i costi relativi alla tipologia dei lavori della struttura, e quelli per la realizzazione degli spazi e dei locali, da destinare ai vari servizi, e, una volta definiti, l’indicazione dei tempi di inizio e di ultimazione dei lavori stessi.

Si coglie, infine, l ‘occasione per far presente che l ’individuazione, la destinazione degli spazi e delle sedi dove collocare i Servizi è elemento e fattore fondamentale per garantire la piena funzionalità, l’efficienza, la qualità, stessa dei Servizi erogati, che non può, pertanto, essere dettata dall’improvvisazione e/o lasciata in balia di logiche e scelte emergenziali.

A tal fine, si propone di avviare un confronto tra gli Organi Istituzionali, le OO.SS., le Realtà Sociali del Territorio, le Associazioni e gli Operatori, in maniera da poter divenire in modo condiviso e partecipato alle soluzioni più idonee.


In attesa di un Vostro sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

18/02/2008
Prot. AUSL Roma D n°14434


I Delegati R.S.U.
Gilda Bosco – Antonio Nocera – Cesare Morra

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