martedì 9 marzo 2010

…Feste…, Inaugurazioni O…., Commemorazioni …?!!!

Da alcuni anni a questa parte si sta assistendo ad un “girovagare”, per tutto il territorio della AUSL RM/D, di “ feste” ed inaugurazioni di Sedi, servizi e reparti, precedute, accompagnate e seguite da dichiarazioni roboanti e alquanto propagandistiche.
Siamo sinceri, anche noi parteciperemmo alle feste se, queste, corrispondessero alla realtà delle cose, così come sono annunciate e dichiarate, ma, secondo il nostro modesto punto di vista, la situazione non è così come si vuol far credere: l’elenco potrebbe essere lungo, ma vogliamo limitarci solo ad alcuni esempi e tra questi c’è proprio quello relativo al trasferimento e alla collocazione di quei Servizi del Distretto 2 – XIII Municipio, riferiti alla sfera della Salute della Donna e del Bambino.
Si è iniziato con la questione del presidio Sant’Agostino di Ostia, festeggiato ed inaugurato per ogni occasione, con l’annuncio della realizzazione della Casa della Salute della Donna e del Bambino “unica nel suo genere” che doveva, appunto, avvenire entro il 2008…, 2009… ed ora annunciata per il 2011… Evviva!!!
Finalmente ora i lavori sono a un buon punto, ma, ci chiediamo, se il Progetto della Casa della Salute della Donna e del Bambino, vuole essere tale, e per essere realizzabile, deve, non solo portare la giusta e necessaria attenzione verso gli improcrastinabili lavori di ristrutturazione di una sede, ma ha bisogno di essere preceduto, accompagnato e seguito da un insieme di iniziative e procedure politiche, istituzionali e tecnico/amministrative per assicurare già da ora, e per il prossimo futuro, tutte le risorse necessarie a garantirne la piena e completa funzionalità, soprattutto attraverso l’individuazione delle necessarie risorse umane e professionali e con l’adozione di quei provvedimenti richiesti per il loro reperimento (deroghe e assunzioni). Altrimenti assisteremo ad una “normale ricollocazione” di servizi e di attività già esistenti (vedi Consultorio Familiare, TSMREE, ecc, ecc.). Si è tenuto conto di ciò? Si vuole per caso creare le condizioni per un “ unico Polo di Eccellenza “ accorpando servizi esistenti rinunciando e sacrificando, così, il principio della Territorialità e della Prossimità al cittadino/utente?
Pensiamo, inoltre, che dovrebbe essere previsto, sin d’ora, se non vogliamo assistere al lento, progressivo ed inesorabile degrado della struttura, come già è accaduto in passato, un piano di intervento per la continua, costante manutenzione della struttura stessa, vista la collocazione che la espone ad eventi atmosferici anche molto aggressivi.
Ciò che teniamo principalmente a rilevare è che, la chiusura del Sant’Agostino non è stata accompagnata da un’adeguata programmazione per la sistemazione di quei servizi ivi esistenti per poter garantire almeno la continuità qualitativa e quantitativa preesistente in un Territorio già fortemente compromesso per la carenza di Spazi e Servizi Pubblici e particolarmente di Servizi Socio – Sanitari, in rapporto alla forte crescita ed espansione edilizio/abitativa.
Tra i servizi e le attività che hanno risentito e risentono di quest’assenza di progettualità e di volontà di soluzioni positive poniamo l’attenzione, come già altre volte fatto, proprio a quei servizi che dovrebbero essere centrali, all’interno del progetto della Casa della Salute della Donna e del Bambino, e precisamente quelle legate ai Consultori Familiari, servizi ed attività già fortemente penalizzati in relazione al fatto che la legge 34/96 ne prevede 1 ogni 20.000 abitanti, mentre nel territorio del XIII° Municipio ne esistono soltanto 2 a fronte degli 11 previsti.
Si ricorda che i Consultori Familiari svolgono attività di prevenzione e di assistenza per la salute della donna nelle varie fasi della vita, consulenze sulla sessualità, visite ginecologiche ed ostetriche, certificazioni per le Interruzioni Volontarie di Gravidanza, Corsi di Preparazione alla Nascita, consulenze sulla contraccezione, sulla salute del Bambino e agli adolescenti, con interventi anche nelle scuole, consulenze psico-sociali alla coppia, alla famiglia e alle tematiche sulle adozioni. Se pensiamo a quanti aspetti, implicazioni psicologiche, umane e sociali vi sono in questi ambiti, è consequenziale rilevare che l’esistenza di 2 soli Consultori, in un territorio così complesso ed in continua espansione edilizio-abitativa, comporti, di fatto, l’impossibilità di garantire appieno quelle funzioni e quelle attività per le quali sono sorti. Inoltre, negli ultimi anni, si è assistito nel nostro Territorio, così come in altri, ad un aumento dell’utenza straniera che necessita di approcci e di attenzioni specifiche.

L’8 marzo 2009 il Direttore Generale ASL RM/D si impegnava, durante l’inaugurazione della Casa del Parto – Acqualuce e dopo segnalazioni, proteste ed iniziative da parte dell’Assemblea delle Donne del XIII° Municipio, dei Cobas e della RSU ad istituire un Tavolo di confronto con l’obiettivo di affrontare tali problematiche e con l’impegno ad individuare locali più idonei per i Consultori esistenti e per l’apertura di un secondo e nuovo Consultorio ad Ostia.
L’impegno formale del Direttore Generale della AUSL RM/D Dr.ssa Giuseppina Gabriele prevedeva inoltre l’istituzione di un Tavolo con le Organizzazioni femminili del territorio e con i Sindacati per una programmazione condivisa dei Servizi del territorio, in particolare di quelli legati ai bisogni delle donne, dei bambini e degli adolescenti. Ciò non è avvenuto!
Sino ad oggi nessun impegno concreto è stato realmente assunto né, tantomeno, è stata data titolarità e autorevolezza al Tavolo di confronto istituito dalla stessa Direzione Aziendale.
Un Tavolo di confronto che vedeva, in realtà, al di la delle intenzioni, dell’impegno e della disponibilità personale di qualche Dirigente/Responsabile chiamato a “rappresentare” l’Azienda, l’assenza più totale di una volontà e di una reale strategia Aziendale che non fosse quella mossa dall’unico intento di prendere tempo…..
CAMBIARE TUTTO, PER NON CAMBIARE NULLA….!!!
Pertanto, nonostante gli impegni assunti con la firma del verbale d’intesa con l’Assemblea delle Donne e la R.S.U. Aziendale, in data 07/03/2009, si è dovuta registrare una totale mancanza di reale volontà a pervenire in tempi utili a soluzioni positive. Ci si è trovati continuamente di fronte ad atteggiamenti approssimativi e dilatori, malgrado più volte fossero state avanzate diverse proposte ed alternative. Si è cercato, nella realtà, solo di prendere tempo, venendo meno non solo agli impegni, ma contraddicendo quanto più volte enunciato ed annunciato, sul significato e sul valore di Servizi essenziali come sono i Consultori Familiari. A tutt’oggi assistiamo alla vergognosa collocazione del Consultorio di Ostia, “sistemato” in un mini-appartamento con gravi ripercussioni per le/gli operatrici/tori e soprattutto per gli stessi cittadini/ utenti. Così, al di la delle promesse, degli annunci e degli impegni presi non abbiamo visto nulla di veramente concreto.
I consultori esistenti, nel nostro popoloso municipio, sono ancora solo ed esclusivamente due!!!
Tra qualche giorno assisteremo all’ennesima “ inaugurazione”, ma non per l’apertura di un “ nuovo” Consultorio, ma per il trasferimento/cambio di sede del già esistente Consultorio di Acilia e del Servizio Vaccinazioni, dai locali di Via del Poggio alla struttura di L.go Girolamo da Montesarchio, dopo due anni di attesa, e con incredibili ritardi, ma non sappiamo, visti i precedenti, se anche questo “trasferimento” significherà” , di fatto, un miglioramento del servizio per le/gli operatrici/ tori e, soprattutto per i cittadini utenti…..Verificheremo!!!
Un’altra delle questioni che evidenzia il pressappochismo e la demagogia propagandistica che hanno accompagnato l’azione e l’iniziativa della Direzione Aziendale dell’AUSL RM/D è quella che ha riguardato la tanto decantata Casa del Parto inserita in una nuova struttura all’interno dell’ Ospedale G.B. Grassi, dove, peraltro, era stato annunciato, dapprima, a mezzo stampa, il trasferimento proprio del Consultorio Familiare di Ostia.
Una struttura definita tra le “uniche” al Centro Sud e che, anche noi, consideriamo importante per le donne per garantire il percorso di un “Parto Dolce”: ma come si può garantire la piena e completa funzionalità della struttura e l’assistenza al travaglio e al parto delle richiedenti con la grave carenza di personale ostetrico e/o utilizzando personale di ostetricia, peraltro impegnato in altre attività e servizi, solo attraverso l’istituto della reperibilità? Infatti, dall’8 Marzo 2009, giorno dell’inaugurazione, sino ad oggi, si sarebbe data risposta solo a circa 29 richieste sulle 123 presentate dalle gestanti.
Si è badato a richiedere formalmente le deroghe per le necessarie assunzioni?
Presso l’Azienda San Camillo - Forlanini è imminente l’espletamento di un concorso per l’assunzione di questa figura professionale. Si può richiedere l’utilizzo di quella graduatoria per avere quanto prima possibile il personale necessario o, in alternativa bandire un nuovo concorso?
La cittadinanza, il Territorio non hanno bisogno d’annunci di “ feste” che mascherano e celano la realtà per quello che è, ma d’iniziative, progetti, assunzioni di responsabilità che diano certezza, non solo nel presente, ma nel prossimo, immediato futuro, altrimenti sono solo…..….. CHIACCHIERE E DISTINTIVO …!!!

Roma, 08/03/2010

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