venerdì 7 ottobre 2011

Avvisi di selezione per conferimento incarichi – fondi Dipartimento di Prevenzione.

Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Renata Polverini
Al Direttore Generale Asl Roma D
Prof. Ferdinando Romano
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr.ssa A. Rosalba Buttiglieri
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Claudio Fantini
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e,p.c Al Coordinatore della R.S.U.
Eugenio Bellomo
Al Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U


Scrivente O.S. è venuta a conoscenza e ha preso visione degli Avvisi di Selezione (n°6) per il conferimento di n. 14 incarichi, per la durata di dodici mesi, pubblicati sull’ Albo Pretorio e sul sito internet aziendale, in data 3 Ottobre c.a. con i quali, vengono messi a bando incarichi di collaborazione temporanea, coordinata e continuativa, ai sensi dell’art. 7, co. 6 del D.Lgs. n. 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni per: 1 esperto in comunicazioni esterne, 3 medici veterinari, 1 medico igienista, 3 ingegneri (con Laurea in Ingegneria Gestionale, in Ingegneria Meccanica, in Ingegneria Infrastrutture Viarie e Trasporti, ) 1 esperto in materie giuridiche, vengono, inoltre, bandite selezioni per 4 posti di Assistente Amministrativo Cat. C e 1 posto di Assistente tecnico (Geometra Cat.C), ai sensi dell art. 15 octies D.Lgs n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni.

Negli Avvisi sopra richiamati viene stabilito che il costo di tali incarichi ricadrà su “fondi privati” del Dipartimento di Prevenzione Aziendale e tali incarichi sarebbero finalizzati “per esecuzione del Progetto denominato: Piano industriale per l’implementazione dei servizi a terzi del Dipartimento di Prevenzione”.

Tali provvedimenti suscitano non poche perplessità e dubbi, proprio per il fatto che vengono considerati di natura privatistica, fondi derivanti da sanzioni dovute a violazioni e inosservanza di leggi (D.Lgs 758/94- D.Lgs 81/2008 ) in materia di igiene, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Fondi che, peraltro, dovrebbero essere distribuiti e reinvestiti, esclusivamente, “per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL.” (art. 13 comma 6 D.Lgs 81/08) come, peraltro, questa O.S. già segnalava nella nota Prot. n° 59847 del 17.07.2008.





Perplessità e dubbi, inoltre, riguardano anche i criteri e le priorità di scelta adottati nella individuazione delle figure professionali, oggetto di tali bandi, in rapporto alle problematiche e criticità presenti all’interno del Dipartimento di Prevenzione.

Tali problematiche e criticità riguardano, maggiormente, la carenza di figure professionali, soprattutto quelle degli Ispettori e dei Tecnici della Prevenzione, indispensabili per garantire la piena ottimizzazione di quelle funzioni ed attività di prevenzione, promozione e tutela della Salute Pubblica dai rischi di natura Igienico, Ambientale, Sanitaria, Alimentare e Lavorativa, proprie del Dipartimento di Prevenzione e che vengono esercitate dalle rispettive Unità Operative, come lo SPRESAL, il SISP, il SIAN. Allo sviluppo ed al potenziamento di tali attività dovrebbero essere indirizzati, quindi, tutti gli sforzi, i provvedimenti e le risorse economico finanziarie, per adeguare la disponibilità delle risorse umane e professionali necessarie, tenuto conto, anche, dell’ampiezza del territorio e delle innumerevoli specificità presenti.

Tale situazione, peraltro, si inserisce in un contesto di grave crisi economico/finanziaria nel quale le Aziende Sanitarie Locali ed Ospedaliere, sono chiamate ad osservare e rispettare le indicazioni regionali in merito all’attuazione del Piano di Rientro del debito sanitario, con particolare riferimento al contenimento della spesa del personale. Tali provvedimenti stanno determinando, in ogni caso, gravi e profonde ricadute nelle attività istituzionali e, soprattutto, nei vari servizi socio-sanitari del territorio per la carenza cronica del personale medico, infermieristico, ausiliario, amministrativo, tecnico, ecc..
Appaiono, quindi, ancor più singolari tali disposizioni e provvedimenti considerando che nessuna decisione ( sostituzione di tutte le maternità, recupero personale sospeso a vario titolo, ecc., ecc. ) pur all’interno delle compatibilità economiche/finanziarie, è stata adottata per integrare quelle risorse umane e professionali necessarie ed indispensabili, a quei servizi (vedi PP.OO. G.B. Grassi e CPO) che già oggi fanno fatica, se non con pesanti conseguenze sulle condizioni di vita e di lavoro delle/dei operatrici/tori, ad assicurare i livelli qualitativi/quantitativi necessari per garantire l’assistenza e, quindi, la tutela della salute ai cittadini utenti.
Tali, provvedimenti, inoltre, si inseriscono, come già segnalato da questa O.S. con nota del 22/09/2011, Prot. Asl n° 87513, con la quale si esprimevano dubbi e perplessità in merito ad alcune proroghe di incarichi e consulenze presso la stessa Direzione Aziendale, in un quadro organizzativo/gestionale aziendale segnato dalla confusione e dalla indeterminatezza a seguito dell’incarico assegnato, presso la Regione Lazio, al Prof. Ferdinando Romano che di fatto comporterà nell’immediato una incomprensibile ed ingiustificabile “gestione commissariale”, gestione, peraltro, che potrebbe essere affidata allo stesso Prof. Romano, sempre se non prevarranno, nel frattempo, altre esigenze legate agli attuali equilibri politico/ istituzionali.
Tale situazione non può non suscitare dubbi circa le reali intenzioni che hanno portato all’adozione di ripetuti provvedimenti con i quali si sono affidati una serie di incarichi professionali, in assenza di una necessaria ed opportuna programmazione e progettualità capace di individuare le effettive priorità ed esigenze organizzative/ funzionali dell’Azienda e rispondendo al principio di buon andamento della pubblica amministrazione.
Scrivente O.S. ritiene indispensabile, ai fini della trasparenza e fondatezza degli stessi provvedimenti adottati, l’accertamento, anche tramite Organi competenti, della natura dei fondi utilizzati per il finanziamento degli incarichi oggetto di selezione e, specificatamente se, questi, possano legittimamente essere considerati “ fondi di natura privatistica”. Tale verifica è determinante per stabilire la legittimità dei provvedimenti adottati alla luce di quanto disposto dal Decreto del Commissario ad Acta del 31/12/2010, n° 113, in base al quale …” a decorrere dal 01/01/2011 tutti gli Enti del S.S.R. ivi comprese le AA.SS.LL., non potranno procedere al conferimento dei nuovi incarichi ex art. 7 comma 6 del D.Lgs. 165/2001 fatti salvi gli incarichi integralmente finanziati con contributi comunitari o privati”.
Scrivente O.S. ritiene, in ogni caso, che l’utilizzo dei fondi suddetti debba essere, come previsto dalle vigenti normative (D.Lgs 758/94 - D.Lgs 81/2008 ) finalizzato al potenziamento e allo sviluppo delle attività specifiche in materia di igiene, tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto attraverso l’adeguamento di quelle Risorse Umane e Professionali “realmente necessarie” ( v. Ispettori e Tecnici della Prevenzione ).
Scrivente O.S., coglie l’occasione per richiedere l’immediata definizione degli assetti organizzativi/gestionali/decisionali aziendali al fine di assicurare il pieno e completo funzionamento delle attività e dei servizi a tutela e nell’interesse esclusivo del Servizio Sanitario Pubblico e del Diritto e alla Tutela della Salute dei cittadini/utenti.

Cordiali saluti
Prot. Asl Rm/D
n° 92806 del 7 ottobre 2011



p. il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Laura Mazzarella - Cesare Morra - Antonio Nocera

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