Al Commissario alla Sanità della Regione Lazio
Dr. Filippo Palumbo
Al Direttore della Direzione Regionale della Programmazione e
Risorse
del Servizio Sanitario Regionale
Prof. Ferdinando Romano
Al
Direttore Generale f.f.
Dr. Alessandro Cipolla
Al Direttore Sanitario
Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri
Al Direttore
Amministrativo
Dr. Alessandro Cipolla
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e, p.c. Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.
Oggetto:
Questa O.S. nell’ambito dell’attività svolta nel
corso di questi anni nella Azienda Usl Roma D, ha già avuto modo, in molteplici
occasioni, attraverso una serie di atti formali ed iniziative pubbliche, di
segnalare, sia al Presidente e Commissario ad Acta alla Sanità della Regione
Lazio (v. note Prot. n° 87513 del 22
settembre 2011, Prot. n° 102711 dell’8 Novembre 2011 e Prot. n° 107173 del 21
Novembre 2011) e sia agli stessi Organi di Direzione Aziendale atti e
provvedimenti adottati dalle diverse gestioni succedutesi, nel corso di questi
anni, nell’ Asl Roma D.
Atti e provvedimenti che apparivano, e
appaiono, a nostro parere, non pienamente rispondenti alle esigenze e alle
priorità aziendali e, in alcuni casi, in palese contrasto anche con i principi
di trasparenza, di efficienza ed efficacia, nonché con i criteri e i principi
di razionalizzazione e risparmio, in rapporto alla gestione delle risorse
economiche aziendali e alle direttive e disposizioni, sia nazionali che
regionali, in merito alle esigenze di revisione e controllo della spesa
pubblica e di attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario.
Di alcuni atti è stata, da questa O.S., portata a conoscenza anche
la Procura Regionale della Corte dei Conti (nota del 25.01.2012).
Tenuto
conto degli effetti che tali disposizioni hanno avuto, e ancora stanno avendo, non
può non evidenziarsi come i rilievi sugli atti e i provvedimenti oggetto delle
note di segnalazione suddette, non
riguardino solo la legittimità degli atti stessi, che è comunque sempre dovuta,
ma l’opportunità, la congruità e l’incidenza che questi hanno sull‘assetto
organizzativo – gestionale aziendale e, soprattutto, sui costi e sulle risorse
economiche finanziarie della stessa azienda.
Tali
considerazioni appaiono oggi tanto più fondate a seguito delle manovre
economiche/finanziarie, realizzate con il D.L. n° 95 del 06.07.2012, convertito
in legge n° 135 del 07.08.2012, Spending Review, dalla Legge di stabilità e
dalle disposizioni della Regione Lazio che, da ultimo, nella nota n° 10309 del
17.01.2013 richiama, ancora, le Aziende Sanitarie ad un “efficientamento” e
alla razionalizzazione della Spesa del SSR per realizzare ulteriori risparmi.
Quelli che sono
stati definiti “interventi strutturali”, miranti alla razionalizzazione e alla riduzione
della spesa pubblica, rappresentano, di fatto, secondo noi, un deciso attacco al
Welfare ed ai servizi pubblici.
Nella Asl Roma D appaiono
già evidenti le prime conseguenze di tali manovre che aggiungendosi, peraltro, alle
precedenti disposizioni emanate dalla Regione Lazio per l’attuazione del Piano
di Rientro, stanno mettendo seriamente a rischio i livelli quantitativi/qualitativi
delle attività e delle diverse prestazioni
nelle strutture e nei servizi tecnici, amministrativi e socio sanitari, attraverso
l’applicazione dei provvedimenti legati alla revisione della spesa, con il
blocco del turn – over e delle assunzioni, con
la riduzione dei costi per l’acquisto di beni e servizi prevista,
inizialmente nella misura del 5%, e oggi, con la Legge di stabilità, fino al
10%.
Va, infatti,
tenuto presente come la “sola” riduzione dei costi per i contratti di appalto per
i servizi sta determinando, sia un peggioramento della qualità delle
prestazioni rese, sia una pesante ricaduta sui livelli occupazionali e salariali,
con la riduzione delle ore di lavoro per il personale interessato (Servizi
Mense, Pulizie, Gestione sportello unico
integrato – CUP e Servizi di back office -, Manutenzione, Vigilanza).
Riteniamo che
questo sia solo l’inizio di una serie di disposizioni aziendali in attuazione del quadro normativo
richiamato e che, a breve, altri provvedimenti interverranno con pesanti
effetti e preoccupanti conseguenze per tutti i servizi e tutte le attività
dell’Azienda.
I ripetuti tagli
e la progressiva riduzione delle risorse economico-finanziare assegnate alle
Regioni, e quindi alle singole Aziende Sanitarie, renderanno, di fatto, impossibile
colmare la grave carenza delle risorse
umane e professionali presenti in tutte le attività ed i servizi socio-sanitari
pubblici, determinando, così, un generale e progressivo depotenziamento del
servizio sanitario pubblico.
Proprio su questo
punto, però, nell’Asl Rm/D, si riscontrano limiti,
contraddizioni e ambiguità nella gestione e nel governo della Sanità Pubblica;
infatti, se da una parte vi è l’impossibilità, a causa del blocco del turn-
over e delle assunzioni, di garantire l’adeguamento degli organici nei reparti
e nei servizi, dall’altra si assiste ad una serie di provvedimenti che non
possono non suscitare una serie di perplessità e dubbi.
Dubbi e
perplessità che emergono, non solo in rapporto alle reali necessità, priorità ed
esigenze organizzativo-funzionali dell’Azienda in merito a tali scelte, ma per
gli effetti e l’incidenza che queste hanno sui costi complessivi della stessa Azienda
Asl Roma D. Scelte che riteniamo, peraltro, in contrasto con quegli
orientamenti e con quelle disposizioni nazionali e regionali, in materia di
razionalizzazione della spesa per il personale.
Spesa per il personale
che è stata, peraltro, causa della bocciatura del Piano antideficit della
Regione Lazio da parte del Governo per i rilievi sollevati nelle sedute del
Tavolo Tecnico governativo del 14 dicembre 2011 e del 3 aprile 2012.
In tale ottica
questa O.S. ritiene, pertanto, di dover richiamare, ancora una volta,
l’attenzione sulle decisioni e sui provvedimenti
adottati dalle varie Direzioni Aziendali e citati nelle note sopra indicate.
Particolare
attenzione si pone, nuovamente, agli atti e ai provvedimenti che riguardano gli incarichi professionali
conferiti, e prorogati con ampio anticipo rispetto alla loro scadenza naturale,
agli Avv.ti P. Maselli, E. Russo ed al
Dr. D. Crisarà ( v. nota del 22.09.2011 Prot.Az. n°87513) per un importo annuo
pari a € 210.000,00.
A questi sono state
attribuite funzioni e competenze che avrebbero potuto, e dovuto, svolgere, per
il ruolo e l’incarico ricoperto, il Direttore Sanitario e il Direttore
Amministrativo, con il supporto e la collaborazione delle professionalità
interne all’Azienda, nonché dalle varie articolazioni aziendali (Consiglio dei
Sanitari e Collegio di Direzione); ciò, peraltro, non avrebbe determinato oneri
aggiuntivi per l’Azienda.
Ci si chiede, e
si chiede, come mai in un momento così particolarmente delicato e difficile per
l’economia e i bilanci Aziendali, stanziamenti a disposizione dell’Azienda
“provenienti da privati”, siano stati utilizzati per consulenze anziché
indirizzarli dove sarebbe stato più utile e necessario, magari, laddove,
maggiormente si fanno sentire le conseguenze dei tagli delle varie manovre
economico/finanziarie (v. acquisti di Beni e Servizi ). Ciò, peraltro, è
avvenuto in un contesto dove, nell’arco di tre anni, si sono susseguiti nei
vertici aziendali una serie di avvicendamenti tra Commissari, sub Commissari,
Direttori Generali, Direttori f.f.. Di fatto, con le proroghe degli incarichi ai
suddetti professionisti si sono, preventivamente, e con largo anticipo,
vincolati tutti i vertici aziendali, senza renderne chiare e trasparenti, non solo
le motivazioni, ma le posizioni, le funzioni, i ruoli svolti e la presenza
stessa dei richiamati professionisti in rapporto alle priorità e alle esigenze
funzionali/organizzative della Azienda Asl Roma D.
L’avvicendarsi
continuo negli assetti organizzativi/gestionali non ha potuto di fatto favorire
quei processi di programmazione e organizzazione, idonei alla funzionalità
della Azienda e, malgrado ciò, si è andati proseguendo con una serie di scelte
e di provvedimenti che la scrivente O.S. ha già segnalato attraverso le note
sopraccitate:
Tra questi figurano:
1) la disposizione del
distacco di una unità di personale, chiamata con delibera n°408 del
31.03.2011 in “comando” presso la
Asl Roma D dall’allora Direttore Generale Prof. Ferdinando
Romano, con funzioni di Assistente del Direttore Generale, con incarico di
organizzazione e coordinamento delle attività di Segreteria e, successivamente,
a distanza di soli pochi mesi, “distaccata” (Delibera n° 1284 del 29.09.2011 )
presso gli Uffici Regionali, mantenendo, però, gli oneri a carico dell’Azienda
Asl Rm/ D. Provvedimento segnalato da questa O.S. con nota del 8 novembre 2011
Prot. Az. n° 102711.
Il
suddetto Comando è stato poi revocato, prima della scadenza, in data 28.02.2012
con Deliberazione n°103;
2) la pubblicazione di Avvisi di selezione
per l’assunzione a tempo determinato di varie figure
professionali per l’esecuzione del Progetto denominato: “Piano industriale per
l’implementazione dei servizi a terzi del Dipartimento di Prevenzione”,
in esecuzione della Deliberazione n° 848 del 18.07.2011, con la quale veniva
approvato il Piano di ripartizione delle somme versate da privati per le
attività proprie dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione stesso.
Questa
O.S., con la nota Prot. n° 92806 del 7.10.2011, aveva avuto modo di segnalare
osservazioni e obiezioni in merito ai sei
avvisi di selezione per il conferimento
di n° 14 incarichi, per la durata di dodici mesi, pubblicati sull’Albo
Pretorio e sul sito internet aziendale, in data 3 Ottobre 2011 con i quali,
venivano messi a bando incarichi di collaborazione temporanea, coordinata e
continuativa, ai sensi dell’art. 7, co. 6 del D.Lgs. n. 165/2001 e successive
modifiche ed integrazioni per: 1 esperto in comunicazioni esterne, 3
medici veterinari, 1 medico igienista, 3 ingegneri (con Laurea in Ingegneria
Gestionale, in Ingegneria Meccanica, in Ingegneria Infrastrutture Viarie e
Trasporti) e un esperto in materie giuridiche; vengono, inoltre, bandite
selezioni per 4 posti di Assistente Amministrativo Cat. C e 1 posto di Assistente tecnico (Geometra
Cat.C), ai sensi dell art. 15 octies D.Lgs n° 502/92 e successive modifiche ed
integrazioni.
Successivamente
e precisamente in data 10 Ottobre 2011, anche se sarebbero poi risultati
firmati, come i precedenti, il 29 settembre, vennero pubblicati altri 3 bandi per gli incarichi di 4
posti di Collaboratore Professionale Sanitario - Infermiere; n° 7 posti di
Collaboratore Professionale Sanitario -Tecnico della Prevenzione dell'Ambiente
e Luoghi di lavoro; n° 1 posto di Collaboratore Professionale Sanitario -
Tecnico di Laboratorio Biomedico. Cosa che apparve alquanto singolare fu anche la
coincidenza, tra le segnalazioni di questa O.S. e della RSU, riportate anche dagli
organi di stampa, e la successiva pubblicazione dei bandi riguardanti proprio
quelle figure professionali delle quali veniva denunciata la grave carenza.
A tutt’oggi non
si comprende, né tantomeno si conosce, non solo il contenuto del Progetto, ma
anche lo stato d’avanzamento e di attuazione dello stesso considerato, anche,
che le procedure di selezione risulterebbero solo in minima parte definite (n°
3 Ingegneri – Deliberazione n° 10 del 25/05/2012 ).
Ciò che
si evidenzia è un iter procedurale frammentato e poco trasparente sia in merito
ai tempi di espletamento dei vari Avvisi/Bandi/Selezioni, sia per la corrispondenza
degli stessi alle specifiche del
Progetto.
Con la nota n° 92806
in data 07.10.2011 venivano, dalla Scrivente, segnalate inoltre osservazioni in
merito al fatto che fossero considerati di “natura
privatistica” i fondi derivanti da
sanzioni per violazioni di leggi in materia di igiene, tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro. (D.Lgs 758/94- D.Lgs 81/2008 ). Fondi
che, peraltro, avrebbero dovuto essere distribuiti e reinvestiti,
esclusivamente, “per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro
svolta dai Dipartimenti di Prevenzione
delle AA.SS.LL.” (art. 13 comma 6 D.Lgs 81/08).
Perplessità
riguardano, inoltre, anche il fatto che, per l’attuazione del “Piano Industriale“,
siano stati considerati fondi derivanti dalle prestazioni dell’Ospedale
Veterinario, dei quali non risulterebbe certa la disponibilità, anche per il
contenzioso con i Comuni di Roma e Fiumicino che li riterrebbero non dovuti.
Tale questione è stata anche oggetto di una nota di richiesta chiarimenti
inviata dalla R.S.U. aziendale in data 22.11.2011 (Prot.n° 107644).
Obiezioni hanno
riguardato, inoltre, i criteri e le priorità di scelta adottati nella
individuazione delle figure professionali, oggetto di tali bandi, in rapporto
soprattutto alle problematiche e criticità presenti all’interno del
Dipartimento di Prevenzione (carenza di figure professionali, soprattutto
quelle degli Ispettori e dei Tecnici della Prevenzione).
Ma ciò che a tutt’oggi resta ancora
tutto da chiarire riteniamo sia proprio l’esistenza, il contenuto, l’unicità e il senso stesso del
Progetto, nonché i tempi ed i modi con i quali si è provveduto e/o si sta
provvedendo alla acquisizione e, quindi alla chiara e definitiva collocazione delle
figure chiamate a garantire l’attuazione del Progetto stesso.
Basti pensare che
per quanto riguarda le figure degli infermieri, previste nel Progetto, è stata approvata
la deliberazione n°127 del 13.12.2012, che prevede l’utilizzo delle graduatorie
della procedura concorsuale svolta dalla Asl Roma F. In tale atto appare singolare che, mentre
nelle premesse, si richiama il “Piano industriale” approvato con
deliberazione 848/2011, venga addotta poi come motivazione per l’assunzione a
tempo determinato, per la durata di un anno, del personale suddetto, l’urgenza di
tali figure “presso i presidi sanitari scolastici di cui è dotato il Dipartimento
di Prevenzione“. Prevedendo, quindi, l’assegnazione di 4 unità ai
presidi sanitari scolastici e l’assegnazione di 8 unità al “Pronto Soccorso Scolastico
presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale G.B. Grassi per “accogliere gli
studenti che necessitano di prestazioni sanitarie urgenti presso il nosocomio secondo
un protocollo di accoglienza che sarà proceduralizzato con successivi atti…”
Da quanto emerso
anche in un incontro tra RSU e SAI Ospedaliero del 18.01.2013, a quella data risultavano
due le unità - CPS infermieri collocate in servizio presso il Pronto Soccorso del P.O. G.B.
Grassi;
3) L’affidamento
dell’attività, alla Società ISSOS Service Global Consulting Srl - Deliberazione n° 45 del 25.10.2011 – “di
formazione per il personale dirigente per una tempestiva ed efficiente azione
di riordino nella riorganizzazione aziendale” per un importo di
24.000,00 € attività della quale, peraltro,
non si è avuta notizia alcuna, sia in ordine ai partecipanti, sia agli esiti eventualmente
conseguiti, atteso che l’atto aziendale risulta ad oggi ancora non adottato;
4) La convenzione sottoscritta con l’I.N.M.I.
“Lazzaro Spallanzani” per …. “lo svolgimento di un incarico professionale
connesso alla gestione degli appalti di servizi e di lavori …” per un importo di € 2.700,00 (Deliberazione n° 223 del 06.07.2012)
successivamente integrato, con deliberazione n° 591 del 24.10.2012, per un
importo di € 17.968,50. Tale incarico è risultato affidato all’Ing. Paolo
D’Aprile;
5) Incarico all’Avv.to
Vincenza De Martino per consulenza legale in merito “all’affidamento di opere edili complementari in materia di contenimento
dei consumi energetici....” (Deliberazione n° 302 del 18.07.2012 per un
importo di €.4.228.72 ) e successivo
ulteriore incarico “per attività di consulenza e supporto nel
procedimento di ricognizione per l’acquisizione di beni e di servizi da parte
dell’Azienda Usl Roma D” (Deliberazione n°331 del 27.07.2012 per un
importo di € 15.070,07). Il conferimento di tali incarichi
sarebbe stato determinato per ”l’ingente
carico di lavoro gravante l’Ufficio Legale, nonché per la complessità delle
questioni da trattare”;
6) Autorizzazione alla
mobilità in entrata per un Dirigente Sociologo - Area Dirigenza Sanitaria
Tecnica ed Amministrativa - disposta
in data 8.11.2012 con Deliberazione n°647 a seguito di
richiesta di trasferimento, presentata in data 27.09.2012, alla Azienda Asl
Roma D. Successivamente, con Deliberazione n° 32 in data 18.01.2013, veniva
concesso, allo stesso Dirigente, il comando presso “Roma Capitale” per il
periodo dal 02.01.2013 al 31.10.2013.
Ci si chiede come
mai di fronte a indicazioni generali riguardanti la riduzione della spesa per
il personale che prevedrebbero, peraltro, la riduzione del 20 % dei Dirigenti (
Spending review – legge n°135/2012) l’Azienda provveda, con singolare celerità,
ad inserire nel proprio organico una ulteriore unità dirigenziale, ritenendola,
si “presuppone”, necessaria alle proprie esigenze aziendali, senza peraltro
indicarle, per poi, immediatamente concedere, solo a distanza di circa un mese
e mezzo, il Comando alla stessa;
7) Autorizzazione alla
mobilità in entrata, per un Collaboratore Professionale Sanitario Esperto –
Infermiere (Caposala), disposta in
data 13.12.2012 con Deliberazione n° 130
a seguito di istanza di trasferimento presentata alla Azienda Asl Roma
D in data 19.03.2012.
Ci
si chiede, e si chiede, come mai, e con quali criteri di priorità, razionalità
ed equità, pur facendo riferimento, nella nota aziendale del 15.11.2012 Prot.
n° 100855, a
firma del Direttore Amministrativo, Dr. Alessandro Cipolla, alla “grave
carenza di personale infermieristico” si dispone il trasferimento di un
Collaboratore Professionale Sanitario Esperto – Infermiere (Caposala) quando risultano esserci diverse
richieste di mobilità in entrata di personale infermieristico che non hanno mai
avuto, peraltro, alcun cenno di riscontro.
Questa O.S. non
può non ricordare, in questa circostanza, il quadro di incertezza e “precarietà gestionale” che ha
contraddistinto, in questi anni, la gestione dell’Azienda Asl Roma D, attraverso il susseguirsi di molteplici
incredibili avvicendamenti (Commissari, Sub Commissari, Direttori, Direttori F.F. ) rendendo cosi difficoltosa,
se non impossibile, quella necessaria azione di governo tesa a dare capacità organizzativa/funzionale e gestionale
alla stessa azienda attraverso
l’adozione di una serie di atti indispensabili come l’Atto di Autonomia
Aziendale, la
Ricognizione del Personale - prevista nei Piani Operativi
2011-2012 di cui al DCA 113/2010 - , la riorganizzazione dei Servizi, delle
Strutture e delle attività sulla base delle risorse umane e professionali
realmente disponibili.
Ed è proprio,
partendo da questa considerazione che gli Atti e i Provvedimenti sopra citati, sono
stati oggetto di segnalazione da parte di questa O.S., insieme ad altre
riguardanti, di fatto il “potenziamento della
sanità privata”, (Policlinico Portuense, attraverso la Convenzione Ospedale
di Comunità - v. nota Cobas del
21/11/2011, inviata alla Regione Lazio e all’Asl Rm/D, Prot. Az. n° 107173 ) e
con il Progetto del
“Centro di Cura Per la Donna e La Famiglia ” e dello “ Screening
Mammografico I°, II, e III° Livello”,
sempre al Policlinico Portuense - Gruppo Garofalo – ( v. nota Cobas del
17/04/2012, inviata alla Regione Lazio e all’Asl Rm/D, Prot. n° 34582). L’insieme di queste politiche di Gestione, riteniamo
che, non solo abbiano, di fatto, provveduto a consolidare un progressivo
trasferimento di risorse pubbliche a vantaggio di settori e strutture di natura
privatistica come sembrerebbe emergere, appunto, dall’“Accordo Integrativo dell’Atto di
Convenzione con il Policlinico Portuense Spa”, ma abbiano anche
prodotto una Gestione delle “Politiche delle Risorse Umane e Professionali”, attraverso
l’adozione di una serie di provvedimenti riguardanti avvisi, consulenze, incarichi e comandi, caratterizzata,
spesso, da scelte dubbie e poco trasparenti e finendo, inoltre, per determinare
un aumento dei costi e degli oneri effettivi, senza che questi siano comparati
alle reali esigenze di priorità, di razionalità, funzionalità ed
efficienza della stessa Azienda.
Tale
situazione non può non avere ricadute ancora più pesanti in considerazione
delle scelte e dei provvedimenti che dovranno essere presi ed adottati per realizzare
quella revisione e razionalizzazione della Spesa Pubblica imposta a livello
Centrale (Spending Review, Legge di Stabilità), e quelle decisioni che si
renderanno necessarie per applicare le
recenti indicazioni della Direzione
della Regione Lazio che, nella nota n° 10309 del 17.01.2013, ha precisato che oltre alle misure di contenimento della
spesa sanitaria previste dalle leggi nazionali da attuare nell’anno per il
personale, l’acquisto dei farmaci, di beni e servizi e di prestazioni
acquistate dal privato, le Aziende Sanitarie, dovranno ridurre anche le altre
voci di spesa per garantire una riduzione complessiva dei costi del 15% rispetto
a quanto rilevato nell’anno precedente.
Scrivente O.S non
può non denunciare ancora una volta le difficili condizioni in cui si trovano ad
operare tutte le operatrici e gli operatori davanti alle crescenti difficoltà,
problematiche e criticità legate, soprattutto, alla grave carenza di Risorse
Umane e di figure professionali (medico, infermieristico, ausiliario, tecnico,
amministrativo, ecc.) necessarie a garantire le corrette, complete, funzionali
ed efficienti attività del servizio socio sanitario pubblico compromettendo, in
questo modo, non solo i pur minimi livelli qualitativi/quantitativi delle
attività e delle prestazioni socio assistenziali attualmente esistenti e,
quindi, il pieno diritto alla salute, ma determinando, in molte situazioni, ritmi
e condizioni di vita e di lavoro per ogni singola/o operatore/trice difficili
da sostenere, con rischi per la salute e per le loro stesse condizioni psico -
fisiche.
Difficoltà e
criticità che riguardano e investono anche altri aspetti e che vanno a incidere
sul corretto e adeguato funzionamento dell’attività complessiva e dei servizi
dell’Azienda e sulle condizioni di lavoro e che si riferiscono alla adeguatezza
del sistema informatico, alla carenza di materiale sanitario, tecnico e amministrativo,
alla riduzione di tutte
quelle commesse e prestazioni relative a contratti di appalto di servizi e di
fornitura di beni e servizi, dai Servizi Mense, alla Manutenzione, alla Vigilanza,
per non parlare della pesante riduzione delle attività di sanificazione e pulizia
degli ambienti, già segnalate da questa O.S. con note del 23/08/2011, Prot. Az. n° 78678 e del del 29/10/2012 Prot. Az. n° 94997 che sta creando
non pochi disagi e difficoltà nelle varie realtà lavorative.
E’
di questi giorni la notizia che le misure di revisione della spesa pubblica
stanno mettendo a dura prova l’intero sistema: dal taglio della fornitura dell'acqua
per i ricoverati, alla somministrazione di farmaci con il contagocce; dalla
carenza di protesi a quella di garze o aghi; cominciano, quindi, a vedersi i
primi effetti – negativi - della Spending review . "Per raggiungere l’ obiettivo di
risparmio, nel 95% dei casi le Asl saranno costrette a tagliare i servizi e le
prestazioni rese ai pazienti “
(indagine Fiaso - 6 feb. Adnkronos Salute).
Si evince da
tutto ciò come, proprio in presenza di oggettive difficoltà legate alla
scarsità ed inadeguatezza delle risorse economico/finanziarie, sia fondamentale
e preminente l’esigenza di pervenire, nel pieno rispetto dei criteri e dei
principi di priorità, di trasparenza, imparzialità e di buon andamento della
pubblica amministrazione, ad un più congruo e razionale utilizzo delle risorse
esistenti, nel solo ed esclusivo interesse delle specifiche ed ineludibili
priorità aziendali.
Principi e
criteri richiamati anche in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario (v. relazione) dal Procuratore
Generale della Corte dei Conti, Dr. Salvatore Nottola, che ha mosso alcuni
rilievi proprio in materia sanitaria, evidenziando i “riflessi dannosi sulla finanza
pubblica“ “degli incarichi, in particolare di consulenza, conferiti a soggetti
esterni rispetto all’apparato amministrativo”, fenomeno di “notevoli dimensioni” che “può
costituire un sistema di soddisfacimento di interessi personali e servire alla
creazione di apparati clientelari”. Fenomeno, in ogni caso da censurare
sotto il profilo dello spreco delle risorse, nonché per i riflessi negativi
sulle condizioni morali del personale dipendente. Viene, inoltre, evidenziato
che, pur non sussistendo generali divieti al ricorso a collaborazioni esterne,
o a contratti di durata o di consulenza, questi debbono essere assegnati a
precise condizioni: “rispondenza degli incarichi conferiti agli
scopi e all’utilità dell’ente; specificità e temporaneità degli incarichi,
talché l’eventuale rinnovo deve risultare sempre limitato nel tempo e con
giustificazione ad hoc; impossibilità di adeguato o tempestivo assolvimento
dell’incarico da parte delle strutture dell’ente o per insufficienza numerica
del personale in dotazione o per mancanza della necessaria professionalità del
personale disponibile; proporzionalità degli esborsi connessi all’incarico
rispetto ai vantaggi conseguibili dell’ente; adeguata motivazione della
delibera di conferimento dell’incarico al fine di consentire l’accertamento
della sussistenza dei requisiti in parole”.
Spese per consulenze
che nella Sanità della Regione Lazio, secondo una denuncia del Centro per i
Diritti del Cittadino, sarebbero aumentate, nel 2011 di circa 30 milioni (17
per le consulenze sanitarie e 13 per quelle non sanitarie) rispetto all’anno
precedente, nonostante i programmi 2011-2012 prevedevano una spesa non
superiore al 70% di quella del 2009 per le consulenze sanitarie e una riduzione
dell'80% per quelle non sanitarie. (Fonte: Affaritaliani.it – 5 febbraio 2013).
Scrivente O.S. alla luce di quanto sopra
esposto, chiede, pertanto, una verifica
e revisione di tutti gli atti e i provvedimenti sopra indicati; chiede, altresì, nel rispetto delle
indicazioni di razionalizzazione e contenimento della spesa del personale, in considerazione, anche, degli oneri
economici per le remunerazioni di tali prestazioni che continuano a gravare sul
bilancio aziendale, la revoca dei
provvedimenti di affidamento delle consulenze e degli incarichi assegnati o
che, quantomeno, non vengano rinnovati alla scadenza tutti quegli incarichi
assegnati a soggetti esterni che non abbiano una specifica ed effettiva corrispondenza
funzionale/organizzativa, ampiamente motivata e documentata, in rapporto alle strette e dirette esigenze dell’Azienda
Asl Rm/D e che, quindi, non possano più ritenersi rispondenti all’interesse
pubblico originario.
Scrivente O.S.
coglie, altresì, l’occasione per riportare l’attenzione dei vari organi
competenti sull’utilizzo di quei fondi cosiddetti di “natura privatistica”che,
nelle attuali condizioni e nelle difficoltà economico/finanziarie date, potrebbero
essere finalizzati e, quindi, utilizzati in modo più congruo e ottimale per:
acquisto attrezzature sanitarie; integrazione fondi per l’acquisto di beni e
servizi di prima necessità (vedi carta igienica, servizi di pulizia e
sanificazione degli ambienti/derrate alimentari , ecc.); integrazione dei fondi
per gli interventi manutentivi o, come suggerito in precedenza, da questa O.S.,
(v. note del 25/08/2008 Prot. Asl n° 68954 e del del 21 maggio 2012 Prot. Asl n° 44918 ) per far fronte, anche in
parte, alla ritenuta trattenuta nella busta paga dei dipendenti, per il
recupero della quota di € 1,03 per ogni tickets buono pasto, in modo da poter,
così, realizzare una, sia pur parziale,
rivalutazione dello stesso.
E’ utile e necessario
ricordare, anche alla luce di quanto sopra esposto, che ai dipendenti del
Comparto non sono state ancora riconosciute, come già segnalato da questa O.S. con note del 6/04//2012, Prot.
Az. n° 31791, del 15/05/2012, Prot. Az. n° 43023 e del 22/08/2012, Prot. Az. n°
73726, le spettanze derivanti dai “Fondi
della Produttività” relativi agli anni che vanno dal 2006 al 2009 per un
importo complessivo di circa 2 milioni di Euro.
Scrivente O.S., nel ritenere prioritaria e
preminente l’adozione di politiche più idonee, eque e
trasparenti di distribuzione e razionalizzazione delle Risorse
economico/finanziarie nonché nella Gestione del Personale nel rispetto del
principio del buon andamento della Pubblica Amministrazione, chiede, pertanto,
interventi urgenti in merito a quanto sopra esposto, riservandosi, in caso di
un mancato riscontro, di intraprendere ulteriori iniziative.
Distinti saluti
Prot. Asl
Rm/D n°
14296
del
12/02/2013
p. Il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i
R.S.U.
Corrado Minioto – Cesare
Morra – Claudia Piermaria
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