Il Cobas Asl Roma
D ha già in precedenza avuto modo di segnalare osservazioni, dubbi e
perplessità su atti e provvedimenti adottati nel corso di questi anni dalla
Direzione Aziendale della Asl Roma D. Su alcuni di questi ha anche interessato,
in data 25.01.2012, la Procura Regionale della Corte dei Conti
Tali Atti e
Provvedimenti apparivano, e appaiono, a nostro parere, non pienamente rispondenti
alle esigenze e alle priorità aziendali e, in alcuni casi, in palese contrasto
anche con i principi di trasparenza, di efficienza ed efficacia, nonché con i
criteri e principi di priorità, di razionalizzazione e risparmio, in rapporto
alla gestione delle risorse economiche aziendali ed alle direttive e
disposizioni, sia nazionali che regionali, in merito alle esigenze di revisione
e razionalizzazione della spesa pubblica e di attuazione del Piano di rientro
dal debito sanitario.
I pesanti tagli imposti
dalle recenti manovre economico/finanziarie stanno producendo nella Sanità Pubblica,
per effetto dei processi e delle politiche di privatizzazione, attraverso leggi,
normative e provvedimenti (Spending review, Legge di Stabilità, Piani di
Rientro, Blocco del Turn- Over) un depotenziamento e ridimensionamento
quantitativo/qualitativo di tutte le prestazioni nelle strutture e nei servizi
socio sanitari pubblici, mettendo, così a rischio anche lo stesso Diritto alla
Salute sancito dalla Costituzione. Secondo una recente indagine Fiaso (6.02.13)
"Per
raggiungere l’obiettivo di risparmio, nel 95% dei casi le Asl saranno costrette
a tagliare i servizi e le prestazioni rese ai pazienti “ .
Anche nella Asl
Roma D appaiono già evidenti le prime conseguenze di tali manovre (v. Servizi Mense, Pulizie, Gestione
sportello unico integrato – CUP e Servizi di back office, Manutenzione,
Vigilanza) alle quali si andranno ad
aggiungere quelle emanate recentemente (v.
nota n° 10309 del 17.01.2013 a firma del Prof. Ferdinando Romano) dalla Direzione
Regionale della Programmazione e Risorse del Servizio sanitario Regionale, in
base alle quali le Aziende Sanitarie saranno tenute a realizzare una ulteriore
riduzione delle voci di spesa fino al 15%.
Riteniamo,
quindi, che questo sia solo l’inizio di una serie di disposizioni aziendali in
attuazione del quadro normativo richiamato e che, a breve, altri provvedimenti
interverranno con pesanti effetti e preoccupanti conseguenze per tutti i
servizi e tutte le attività dell’Azienda.
Partendo da queste
considerazioni, come Cobas Asl Roma D, riteniamo che non sia più rinviabile la
verifica e la revisione di tutti gli atti e i provvedimenti, soprattutto, quelli riguardanti gli incarichi
di consulenza affidati a soggetti esterni che non abbiano una specifica ed
effettiva corrispondenza funzionale/organizzativa, ampiamente motivata e
documentata, in rapporto alle strette e
dirette esigenze dell’Azienda Asl Rm/D e che, quindi, non possano più ritenersi
rispondenti all’interesse pubblico originario, in considerazione, anche, degli
oneri economici per le remunerazioni di tali prestazioni che continuano a
gravare sul bilancio aziendale.
E’ proprio a tale proposito che il Cobas Asl Roma D
ha ritenuto necessario inviare una nota/documento per rappresentare,
nuovamente, una serie di osservazioni, dubbi e perplessità in merito a scelte e
decisioni adottate dalle varie Direzioni Aziendale, nel quadro degli
innumerevoli avvicendamenti che hanno caratterizzato la gestione della Asl Roma
D nel corso di questi ultimi anni, con particolare riferimento ad una serie di
Incarichi e Consulenze ancora in essere.
Il fenomeno riguardante il conferimento
degli incarichi e delle consulenze nella Pubblica Amministrazione, come
richiamato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, nella sua
relazione, dal Procuratore Generale della Corte dei Conti, Dr. Salvatore
Nottola, è di “notevoli dimensioni”.
Viene evidenziato, inoltre, che il
“ricorso
a soggetti esterni talvolta viene ad eludere le restrizioni poste
all’assunzione di personale, non tacendo il fatto che, questo, può
costituire un sistema di soddisfacimento di interessi personali e servire alla
creazione di apparati clientelari” ribadendo, inoltre che, pur non
sussistendo un generale divieto per il ricorso a collaborazioni esterne o a
contratti di durata o a consulenza, questi, debbono rispondere a determinate
condizioni: “specificità e temporaneità degli incarichi, talché l’eventuale rinnovo
deve risultare sempre limitato nel tempo e con giustificazione ad hoc;
impossibilità di adeguato o tempestivo assolvimento dell’incarico da parte
delle strutture dell’ente o per insufficienza numerica del personale in
dotazione o per mancanza della necessaria professionalità del personale
disponibile; proporzionalità degli esborsi connessi all’incarico rispetto ai
vantaggi conseguibili dell’ente; adeguata motivazione della delibera di
conferimento dell’incarico al fine di consentire l’accertamento della
sussistenza dei requisiti in parole”.
Scrivente O.S. pone altresì l’attenzione in merito
all’utilizzo dei fondi cosiddetti di “natura privatistica” che, nelle attuali
condizioni e nelle difficoltà economico/finanziarie date, potrebbero essere
finalizzati e, quindi, utilizzati in modo più congruo e ottimale per: acquisto
di attrezzature sanitarie; integrazione fondi per l’acquisto di beni e servizi
di prima necessità (vedi carta igienica, servizi di pulizia e sanificazione
degli ambienti/derrate alimentari, ecc.); interventi manutentivi o, come
suggerito in precedenza, da questa O.S., per far fronte, anche in parte, alla
ritenuta a carico dei dipendenti (quota di € 1,03 per ogni ticket-buono pasto)
in modo da poter così realizzare una, sia pur parziale, rivalutazione dello
stesso.
E’ utile e necessario, a tale proposito, ricordare, anche alla
luce di quanto sopra esposto, che ai dipendenti del Comparto non sono state
ancora riconosciute, come già segnalato più volte da questa O.S. le spettanze derivanti dai “Fondi della Produttività” relativi agli
anni che vanno dal 2006 al 2009 per un importo complessivo di circa 2 milioni
di Euro.
Scrivente O.S., ritenendo prioritaria e preminente l’adozione di politiche
più idonee, eque e trasparenti di distribuzione e razionalizzazione delle
Risorse economico/finanziarie, nonché di quelle riferibili alla Gestione del
Personale ( Mobilità, trasferimenti, Consulenze, incarichi, ecc.) chiede, nel rispetto del principio di buon andamento
della Pubblica Amministrazione, interventi urgenti di verifica e revisione
degli atti e dei provvedimenti
richiamati nella nota/documento, riservandosi, in caso di un mancato riscontro,
di
intraprendere ulteriori iniziative.
Roma,
12.02.2013
Cobas Asl Rm/D
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