martedì 12 febbraio 2013

PROMEMORIA NOTA/DOCUMENTO


 
 

Il Cobas Asl Roma D ha già in precedenza avuto modo di segnalare osservazioni, dubbi e perplessità su atti e provvedimenti adottati nel corso di questi anni dalla Direzione Aziendale della Asl Roma D. Su alcuni di questi ha anche interessato la Procura Regionale della Corte dei Conti (nota 25.01.2012).

Tali Atti e Provvedimenti apparivano, e appaiono, a nostro parere, non pienamente rispondenti alle esigenze e alle priorità aziendali e, in alcuni casi, in palese contrasto anche con i principi di trasparenza, di efficienza ed efficacia, nonché con i criteri e principi di priorità, di razionalizzazione e risparmio, in rapporto alla gestione delle risorse economiche aziendali ed alle direttive e disposizioni, sia nazionali che regionali, in merito alla esigenze di revisione e razionalizzazione della spesa pubblica e di attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario.

I pesanti tagli imposti dalle recenti manovre economico/finanziarie stanno producendo nella Sanità Pubblica, per effetto dei processi e delle politiche di privatizzazione, attraverso leggi, normative e provvedimenti ( Spending review, Legge di Stabilità, Piani di Rientro, Blocco del Turn- Over) un pesante depotenziamento e ridimensionamento quantitativo/qualitativo di tutte prestazioni nelle strutture e i servizi socio sanitari pubblici, mettendo, così a rischio anche lo stesso Diritto alla Salute sancito dalla Costituzione. Secondo una recente indagine Fiaso (6.02.13)                       "Per raggiungere l’obiettivo di risparmio, nel 95% dei casi le Asl saranno costrette a tagliare i servizi e le prestazioni rese ai pazienti “ .

Anche nella Asl Roma D appaiono già evidenti le prime conseguenze di tali manovre (v. Servizi Mense, Pulizie, Gestione sportello unico integrato – CUP e Servizi di back office, Manutenzione, Vigilanza) alle quali si andranno  ad aggiungere quelle emanate recentemente  (v. nota n. 10309 del 17.01.2013 a firma della Direzione Regionale) in base alle quali le Aziende Sanitarie saranno tenute a realizzare una ulteriore riduzione delle voci di spesa fino al 15%.

Riteniamo, quindi, che questo sia solo l’inizio di una serie di disposizioni aziendali in attuazione del quadro normativo richiamato e che, a breve, altri provvedimenti interverranno con pesanti effetti e preoccupanti conseguenze per tutti i servizi e tutte le attività dell’Azienda.

 

Partendo da queste considerazioni, come Cobas Asl Roma D, riteniamo che non sia più rinviabile la verifica e la revisione di tutti gli atti e i provvedimenti,  soprattutto, quelli riguardanti gli incarichi di consulenza affidati a soggetti esterni che non abbiano una specifica ed effettiva corrispondenza funzionale/organizzativa, ampiamente motivata e documentata, in rapporto  alle strette e dirette esigenze dell’Azienda Asl Rm/D e che, quindi, non possano più ritenersi rispondenti all’interesse pubblico originario, in considerazione, anche, degli oneri economici per le remunerazioni di tali prestazioni che continuano a gravare sul bilancio aziendale.

 

          E’ proprio a tale proposito che il Cobas Asl Roma D ha ritenuto necessario inviare una nota/documento per rappresentare, nuovamente, una serie di osservazioni, dubbi e perplessità in merito a scelte e decisioni adottate dalle varie Direzioni Aziendale nel quadro degli innumerevoli avvicendamenti che hanno caratterizzato la gestione della Asl Roma D nel corso di questi ultimi anni.

         Scrivente O.S. pone altresì l’attenzione in merito all’utilizzo dei fondi cosiddetti di “natura privatistica” che, nelle attuali condizioni e nelle difficoltà economico/finanziarie date, potrebbero essere finalizzati e, quindi, utilizzati in modo più congruo e ottimale per: acquisto di attrezzature sanitarie; integrazione fondi per l’acquisto di beni e servizi di prima necessità (vedi carta igienica, servizi di pulizia e sanificazione degli ambienti/derrate alimentari, ecc.); interventi manutentivi o, come suggerito in precedenza, da questa O.S., per far fronte, anche in parte, alla ritenuta a carico dei dipendenti (quota di € 1,03 per ogni ticket-buono pasto) in modo da poter così realizzare una, sia pur parziale, rivalutazione dello stesso.

      E’ utile e necessario, a tale proposito, ricordare, anche alla luce di quanto sopra esposto, che ai dipendenti del Comparto non sono state ancora riconosciute, come già segnalato più volte  da questa O.S. le spettanze derivanti dai “Fondi della Produttività” relativi agli anni che vanno dal 2006 al 2009 per un importo complessivo di circa 2 milioni di Euro.

     Scrivente O.S., ritenendo prioritaria e preminente l’adozione di politiche più idonee, eque e trasparenti di distribuzione e razionalizzazione delle Risorse economico/finanziarie, nonché di quelle riferibili alla Gestione del Personale ( Mobilità, Consulenze, incarichi, ecc.) chiede,  nel rispetto del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione, interventi urgenti di verifica e revisione degli atti e dei  provvedimenti richiamati nella nota/documento, riservandosi, in caso di un mancato riscontro, di intraprendere ulteriori iniziative.

 

 

                                                                     Cobas Asl Rm/D

                                                             

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