Roma, 6 dicembre 2013
Al Commissario Straordinario della Asl Rm/D
Dr.
Alessandro Cipolla
Al
Direttore Amministrativo
Dr. Filippo Coiro
Al
Direttore Sanitario
Dr. Vittorio Chinni
Al Dirigente U.O.C. Acquisizione Forniture di Beni e Servizi
D.ssa Diana Pasquarelli
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr.
Filippo Coiro
e, p.c. Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.
La scrivente O.S. intende, con la presente, segnalare il ritardo con il
quale l’Azienda abitualmente interviene nella distribuzione dei tickets /buoni
pasto.
Si
richiama, pertanto, codesta Azienda, ad una più corretta ed idonea
organizzazione al fine di garantire il
rispetto dei tempi di distribuzione dei buoni pasto stessi.
Scrivente
O.S. intende, inoltre, porre
all’attenzione la problematica della rivalutazione del valore del ticket/buono
pasto stesso. In base alle condizioni del precedente contratto di fornitura dei
buoni pasto, questo veniva percepito con un valore nominale di 5,16 € che, al
netto della quota trattenuta in busta paga, assumeva un valore reale di € 4,13.
Con la delibera n.587 del 26.11.2013 u.s., viene approvato di “ristabilire il valore del buono pasto
in 4,13 senza decurtazione alcuna dagli
stipendi dei dipendenti”.
Questa
O.S. tenuto conto delle sempre più difficili condizioni di vita in cui versano
i lavoratori e le lavoratrici a causa, anche, dell’aumento dei prezzi, in
particolar modo dei beni di largo consumo, che causano una grave erosione dei
già esigui ed inadeguati salari e stipendi, ribadisce come già evidenziato in
precedenti note, (v. note del 25/08/2008 Prot. Az. n° 68954 e del
21/05/2012, Prot. Az. n° 44918, l’opportunità
che l'Azienda valuti alcune soluzioni che consentano di assegnare ai dipendenti
un buono pasto con un valore reale, effettivo di € 5,16.
Si
ribadisce che tale proposta, pur tenendo
conto delle difficoltà economico/finanziarie
e di bilancio troverebbe ragione nel fatto che le società/ditte fornitrici,
nelle gare di appalto per la fornitura dei suddetti tickets, offrono uno sconto
sul valore nominale dei buoni pasto e l’Azienda potrebbe considerare tale sconto
a totale beneficio dei dipendenti, riconoscendo agli stessi, appunto, un buono
del valore effettivo di € 5, 16. Si fa
presente, inoltre, che il valore del buono di € 4,13 risulta,
peraltro, nettamente inferiore al limite dei 7,00 € indicato dalla legge 135/2012 –
spending review per il valore nominale dei buoni da corrispondere ai dipendenti
pubblici.
A
questa ipotesi potrebbe aggiungersi, come già segnalato nella nota del 12/02/2013 Prot. Asl Rm/D n° 14296, anche la possibilità dell’utilizzo
di parte delle somme provenienti dai fondi di “natura privatistica” a disposizione dell’Azienda, che possono essere destinati all’acquisto
di beni e servizi, come lo sono, appunto,
i tickets buono pasto.
Scrivente O.S. è ben
consapevole delle oggettive difficoltà economico/finanziarie in cui le Aziende
USL sono costrette ad operare a causa
delle disposizioni legate ai Piani di Rientro , alla Spending review e alla Legge di Stabilità e alle
esigenze di risparmio cui queste debbono rispondere, tuttavia rileva che, tutto
ciò, oltre a definanziare e depotenziare ulteriormente lo stato delle strutture
e dei servizi socio sanitari, sta ricadendo pesantemente sulle già difficili
condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
Questa O.S. ritiene,
pertanto, doveroso verificare la possibilità di realizzare e adottare tutte le
iniziative e gli strumenti utili e necessari al fine di potere andare incontro
alle esigenze, ai bisogni e ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, oggi
fortemente aggrediti dalle scelte e dalle politiche economico/finanziarie in
atto.
A tal fine si auspica un
sollecito e positivo riscontro.
Distinti
saluti
Prot. Asl Rm/D
n° 107006 del 6/12/2013
p. Il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Corrado Minioto
– Cesare Morra – Claudia Piermaria
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