Al Presidente della Autorità nazionale Anticorruzione
Dr. Raffaele Cantone
Al Presidente e Commissario ad Acta Regione Lazio
On.le
Nicola Zingaretti
Al Sub Commissario alla Sanità Regione Lazio
Dr. Giovanni Bissoni
Al Direttore Generale
Dr. Vincenzo Panella
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario
D.ssa Flavia
Simonetta Pirola
Al Dirigente U.O.C. AA.GG.
Studi e Documentazione
Dr.
Marco Lapalorcia
e, p.c. Al
Consiglio delle/i Delagete Delegati della R.S.U.
Scrivente O.S con nota Prot.
n° 9253 del 3 febbraio c.a. ha segnalato alla Direzione Generale della Asl Roma D, al Presidente della Regione
Lazio, On.le Nicola Zingaretti ed al Sub
Commissario alla Sanità Regione Lazio Dr.Giovanni Bissoni osservazioni e rilievi
in merito alla decisione di sospendere, dal 2 dicembre 2014, la visualizzazione
sul portale interno aziendale delle Deliberazioni e Determinazioni adottate
dalla stessa.
Tale disposizione
ha determinato, e determina, in termini operativi, notevoli disagi e difficoltà
nelle attività lavorative degli operatori e degli stessi uffici.
La
pubblicazione degli Atti Deliberativi sul portale interno aziendale aveva di
fatto realizzato una Banca Dati dei provvedimenti dove era consentito l’accesso
e la visualizzazione degli atti necessari, sia per le varie attività
lavorative, sia per le informazioni e la conoscenza in merito all’attività ed
alle azioni aziendali, soprattutto, in
considerazione del fatto che le funzioni
di una struttura pubblica hanno come presupposto fondamentale la conoscenza
degli atti/documenti predisposti e proposti
da Unità Operative e Servizi diversi da quelli d’appartenenza.
Uffici e Servizi aziendali
hanno avuto, quindi, la necessità di attivare nuove procedure di comunicazione
interne per colmare il difetto di informazione venutosi a creare, con un
conseguente ed inevitabile dispendio di risorse, aumentando al contempo il
rischio, inoltre, di determinare inefficienze e disservizi ed aggravando
ulteriormente, considerata anche la carenza del personale, i carichi di lavoro
esistenti.
Tale decisione, peraltro attuata senza alcuna preventiva informazione e
comunicazione alle Unità Operative aziendali e, di conseguenza, a tutti gli
operatori e operatrici, senza che ne venissero spiegate e dichiarate le ragioni
e le motivazioni, è apparsa, e appare, in aperta contraddizione, nonchè in
profondo contrasto, con i principi stessi di trasparenza e integrità che
dovrebbero sempre caratterizzare l’attività e l’azione di un’Azienda Pubblica;
principi, peraltro, richiamati anche nell’ “Atto di Autonomia Aziendale”,
Deliberazione n° 676 del 12.11.2014, approvato con D.C.A. n. U00111 del
19.03.2015, dove nell’art.10 si “attribuisce particolare rilievo al tema della trasparenza
e dell’integrità”
così come previsto dal D.Lgs. n° 150/2009 - art.11 - che
intende la trasparenza come: “accessibilità’
totale anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali
delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto
dell’organizzazione ....,allo scopo di favorire forme diffuse di controllo, del
rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità”.
Nella
richiamata nota n° 9253/2015 veniva rappresentato, inoltre, come, l’azione
perseguita dalla Direzione aziendale, fosse in palese contrasto anche con i
principi e i criteri di razionalità, di efficienza e funzionalità che dovrebbero
ispirare le attività di ogni Azienda della Pubblica Amministrazione, oltrechè della
necessità di realizzare ed attuare quei processi di semplificazione dell’azione
amministrativa più volte enunciati e richiamati anche dalla normativa vigente.
Tutte le
sopraindicate osservazioni non hanno, ad oggi, avuto esito alcuno. L’unica
modifica che si è potuta riscontrare è stato l’aggiornamento dell’elenco dei
provvedimenti pubblicato sul sito istituzionale.
Scrivente O.S. ritiene, in
ogni caso, che la pubblicazione dell’elenco degli atti, con la sola indicazione
dell’ “oggetto”, non solo non rende
ben identificabile il contenuto ed il rilievo dell’atto stesso, ma non garantisce,
soprattutto, la necessaria, trasparente e completa visualizzazione,
informazione e, quindi , la conoscenza e
l’approfondimento stesso degli atti e dei loro contenuti.
Si fa presente, peraltro, che
lo stesso D.Leg.vo n° 33/2013 “Obblighi
di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
Pubbliche Amministrazioni” prevede (art.23) che, per particolari provvedimenti
amministrativi, (appalti di lavori, forniture e servizi, concorsi per
l’assunzione del personale) venga data pubblicazione del “contenuto, dell'oggetto e della eventuale
spesa prevista.”
Scrivente O.S., pertanto,
ritiene le disposizioni adottate dalla Asl Roma D in contrasto con quella esigenza
di trasparenza nelle attività delle Istituzioni Pubbliche, soprattutto tenuto
conto, anche, dell’attuale contesto nazionale e locale, dove l’intreccio di
interessi politici, economici e finanziari, se non di natuta criminale, come
emerso dalle cronache legate alle indagini su “Mafia Capitale”, ha finito per
condizionare e contaminare l’attività e l’azione dell’Amministrazione Pubblica.
Scrivente
O.S., sollecita, quindi, interventi atti a ripristinare la pubblicazione e la
visualizzazione dei provvedimenti approvati dalla Azienda.
Un
mancato, ulteriore, riscontro rappresenterebbe una aperta negazione e
violazione di quei principi di trasparenza, buon andamento, imparzialità ed efficienza delle attività della Pubblica
Amministrazione.
Distinti
saluti
p. il Cobas Asl Rm/D
le/i
Delegati R.S.U.
Prot. Asl Rm/D
n° 41040 del 21/05/2015
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