Al Presidente e Commissario
alla Sanità della Regione Lazio
On.
Nicola Zingaretti
Al Commissario
Straordinario della Asl Roma 3
Dr.
Giuseppe Legato
Al Direttore Amministrativo della Asl Roma 3
Dr.
Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario della Asl Roma 3
Dr.
ssa Budroni Maria Grazia
Al Direttore U.O.C. Qualità, Sicurezza e Gestione
del Rischio
Dott. Vittorio Chinni
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Pietro Tomasetti
Al Dirigente U.O.C. S.Pre.S.A.L.
Dr.ssa Orietta Angelosanto
Al Direttore Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
Al Dirigente U.O.C
Approvvigionamenti
Dr.ssa Angela Eleonori
e, p.c Al
Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U
La scrivente O.S. è
venuta a conoscenza che la
Società Ma.ca. Srl non sta provvedendo al pagamento dello
stipendio di giugno e della “quattordicesima mensilità” alle lavoratrici e ai
lavoratori addetti al servizio di pulizia dei Servizi Ospedalieri e delle strutture Socio Sanitarie e Tecnico/Amministrative
della Asl Rm/3.
Tale situazione era venuta a crearsi già
in passato e aveva visto la protesta delle stesse/i lavoratrici e lavoratori a
causa dei ritardi nel pagamento degli stipendi stessi.
Situazione
resa ancor più grave dal continuo, ingiustificabile e vergognoso rimpallo di responsabilità tra la Ditta e, soprattutto, tra la Asl e la stessa Regione Lazio
che avevano, e hanno, il compito e il dovere, essendo organi committenti, di
verificare e controllare, non solo la regolarità e la qualità degli interventi
e dei servizi offerti, ma anche che, questi, vengano svolti ed effettuati nel
pieno rispetto delle regole, dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei
lavoratori direttamente interessati.
Il Cobas Asl Rm/3, considera
grave il reiterarsi di pesanti e lesivi comportamenti, in violazione di
fondamentali diritti, nell’esprimere la piena e totale solidarietà alle lavoratrici e
dei lavoratori, chiede che vengano attivate tutte le procedure
tecnico/amministrative e giuridiche ( v. possibilità di sanzioni, revoche
contratto, decreti ingiuntivi, ecc. ) nei confronti della ditta appaltatrice,
al fine di poter garantire, sia i livelli occupazionali, i diritti delle
lavoratrici e dei lavoratori interessati, nonché i necessari e fondamentali
servizi di pulizia e sanificazione in tutte la Strutture e i Servizi
della Asl Rm/3. Ciò anche al fine che tali gravi inosservanze e inadempienze
possano rappresentare elemento di valutazione in eventuali nuove procedure per
l’affidamento di servizi alle Ditte che si sono rese responsabili di tali
comportamenti.
La scrivente O.S., esprime, infatti, la
preoccupazione che tale stato di cose possa inevitabilmente avere gravi
conseguenze e ricadute, non solo nei confronti delle lavoratrici e dei
lavoratori tutte/i, ma anche nei confronti dei cittadini che si rivolgono alle
Strutture e ai Servizi Socio Sanitari e dei pazienti ricoverati presso le
strutture ospedaliere, a causa di un’eventuale riduzione delle attività di
pulizia e sanificazione ambientale affidate, appunto, alla ditta appaltatrice
Ma.Ca..
La scrivente O.S. fa presente, inoltre, che già in
passato aveva avuto modo di segnalare (v. note del 23/08/2011, Prot. Az. n°
78678 e del 29/10/2012 Prot. Asl Rm/D, n° 94997) la riduzione, presso le strutture/locali
e servizi, delle attività di pulizia e sanificazione ambientale affidate a
ditte appaltatrici.
Tale riduzione si era verificata anche a seguito
di disposizioni della Direzione dell’ ex Asl Roma D in merito all’applicazione
del Piano di Rientro, imposto dalla Regione Lazio e riguardante, appunto, la
riduzione degli acquisti di Beni e Servizi, rispetto ai costi sostenuti
nell’anno precedente che, di fatto, ha comportato pesanti riduzioni per tutte
quelle commesse e prestazioni relative a contratti di appalto di servizi e di
fornitura di beni e servizi (vedi Servizi Mense, Pulizie, ecc.).
Scrivente O.S. sollevò, a suo tempo, osservazioni, obiezioni e
preoccupazioni in merito alle misure adottate, soprattutto per le conseguenze
che, tali scelte, avrebbero comportato per la sicurezza e la tutela di quelle
condizioni di igiene, salubrità e decoro che, necessariamente, devono essere
garantite nei luoghi di lavoro che, si ricorda,….devono essere sottoposti a
regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate” (art.64 – D.Lgs.81/08).
Scrivente
O.S., a tutt’oggi, ha potuto riscontrare, anche a seguito di numerose
segnalazioni pervenute, come la diminuzione e la rimodulazione delle attività
di pulizia e sanificazione degli ambienti,
sta già determinando non pochi disagi e disservizi nelle diverse sedi e
nei luoghi di lavoro (mancata e/o discontinua fornitura di carta igienica, di
carta asciugamani e sapone, limitazione frequenza della pulizia in tutti gli
ambienti, ecc).
Risulterebbe, inoltre,
che il numero degli addetti alle pulizie sia divenuto, con il tempo, sempre più
insufficiente rispetto alle superfici, agli spazi da trattare, soprattutto, in
rapporto ai tempi che gli stessi hanno a disposizione per svolgere tutti gli
interventi necessari.
Tali operatori sono, infatti, spesso sottoposti a
carichi e ritmi di lavoro particolarmente impegnativi e costretti, peraltro, a
interventi di pulizia in sedi diverse e talvolta anche distanti l’una
dall’altra.
La scrivente O.S.
chiede, pertanto, un intervento formale e definitivo atto a garantire i diritti
e le tutele per le lavoratrici e i lavoratori interessati e, al contempo, la
corretta e puntuale pulizia e sanificazione di tutti i Presidi e gli uffici
della Asl Rm/3 nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di igiene
e pulizia nei luoghi di lavoro.
In attesa di un
sollecito riscontro si porgono distinti saluti
p. il
Cobas Asl Rm/3
le/i
Delegati R.S.U.
Cesare
Morra - Paolo Paolacci - Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm/3 n° 55701 del 22/07/2016
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