domenica 22 aprile 2012

Come si veste “ l’altare” della Sanità privata, smantellando la Sanità Pubblica!!!

Lo stato di confusione e indeterminatezza che oramai da troppo tempo serpeggia nella gestione dell’Asl Rm/D sembra sia diventata una normale realtà alla quale ci si deve abituare. Ma si può considerare normale e normalizzabile una realtà dove da oltre un anno si assiste all’incredibile e vergognosa situazione di “ precarietà” gestionale che contraddistingue l’Azienda Asl Rm/D, con un susseguirsi di Commissari e Direttori, fino all’attuale Direttore facente funzione? Certamente su questo stato di cose intervengono e pesano le “ragioni” dei precari equilibri di potere politico/istituzionali esistenti nella Regione Lazio, dove nel gioco del grande Risiko spartitorio non è facile per i giocatori trovare per ogni ”armata” il suo territorio se non con il rischio di far saltare tutto il tavolo. Come Cobas riteniamo che, in ogni caso, tutto questo sia funzionale al disegno più generale di depotenziamento e smantellamento del Servizio Socio Sanitario Pubblico. Tant’è che, mentre la gestione dell’Asl Rm/D si caratterizza sempre più per l’assenza di volontà verso qualsiasi confronto, per le notevoli difficoltà evidenziate anche nell’espletamento e nell’osservanza dei normali atti e provvedimenti di ordinaria amministrazione, oltre a quegli indispensabili atti di governo (v. Atto di Autonomia Aziendale, la Ricognizione del Personale - prevista nei Piani Operativi 2011-2012 di cui al DCA 113/2010 - e la riorganizzazione dei Servizi, delle Strutture e delle attività sulla base delle risorse umane e professionali realmente disponibili ) adotta una serie di provvedimenti, a volte anche di natura straordinaria, che poco o nulla sembrano avere a che fare con i reali interessi e le ragioni funzionali/organizzative di una Azienda Pubblica. Una serie di atti e provvedimenti che vanno dal Conferimento di incarichi a professionisti esterni e a società di consulenza, Comandi, Avvisi Pubblici - Dipartimento di Prevenzione -, ma, soprattutto, al potenziamento delle strutture della Sanità privata del Policlinico Portuense attraverso la Convenzione Ospedale di Comunità, - l’ “Accordo Integrativo dell’Atto di Convenzione con il Policlinico Portuense , il Progetto del “ Centro di Cura Per la Donna e La Famiglia” e di quello dello “ Screening Mammografico I°, II, e III° Livello”, sempre al Policlinico Portunese (Gruppo Garofalo). Per tutto ciò questa O.S. ha inoltrato numerose note alla Regione Lazio e agli organi di Direzione dell’Asl Rm/D. Tutto questo mentre sono messi in pericolo anche quei minimi livelli di assistenza sino ad oggi faticosamente assicurati ai cittadini/utenti e mentre diviene sempre più forte il disagio, anche per molti dirigenti, per gli operatori, per i lavoratori e le lavoratrici, che vedono ogni giorno sempre più mortificati l’impegno, le competenze e le professionalità perché schiacciati da logiche e calcoli di potere a loro estranei e dall’impossibilità di vedere migliorate le proprie condizioni di vita e di lavoro. Sembra quindi sempre più evidente l’assenza di un reale governo delle problematiche e criticità esistenti e, soprattutto, l’assenza di certezze e di prospettive concrete tendenti alla valorizzazione ed al potenziamento dei Servizi Socio Sanitari Pubblici. Come Cobas dell’Asl Rm/D nel denunciare, ancora una volta, questo vergognoso stato di apparente confusione gestionale che sta, di fatto, realizzando e consolidando un progressivo trasferimento di risorse pubbliche a vantaggio di interessi e di strutture sanitarie di natura privatistica penalizzando il Servizio Sanitario Pubblico, chiede l’immediata e definitiva nomina, da parte della Regione Lazio, del Direttore Generale dell’Asl Roma D. Si invitano tutte le forze sociali, sindacali, le lavoratrici, i lavoratori e i cittadini a promuovere iniziative unitarie per rimuovere questo indecoroso stato di cose e per difendere il Servizio Socio Sanitario Pubblico.

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