domenica 19 maggio 2013

Centro di Educazione Motoria ( Cem) - Collocazione definitiva Lavoratrici e Lavoratori ex INRCA.



                                                                   


                                                          
          Al Presidente e Commissario alla Sanità 
          della Regione Lazio 
          On. Nicola Zingaretti 
e.p.c. Al Direttore Generale f.f. 
          Dr. Alessandro Cipolla 
          Al Direttore Sanitario Aziendale 
          Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri
          Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
         Dr. Filippo Coiro 
        Al Consiglio delle Delegate e dei Delegati  R.S.U.    


                                                                         


Scrivente O.S., è venuta a conoscenza della Sua volontà di portare a soluzione la delicata vicenda del Centro di Educazione Motoria (Cem) di Via Ramazzini, gestito dal 1956 dalla Croce Rossa Italiana dopo che, la stessa, ne aveva dato l’annuncio della chiusura definitiva dal 1 giugno prossimo, a causa della carenza di fondi.
 La paventata chiusura della struttura metterebbe a rischio la continuità curativa, riabilitativa e assistenziale dei circa cinquanta pazienti, con gravissime disabilità psico fisiche, e avrebbe, inoltre, delle pesanti ricadute sul destino professionale-lavorativo-occupazionale dei 114 operatori sino ad oggi impegnati con competenza nelle relative attività.
Tra gli aspetti e le problematiche emerse, oltre a quelli economici e finanziari, ci sarebbero, come è stato dichiarato, quelli riguardanti il rispetto delle norme e dei requisiti di sicurezza della struttura di Via Ramazzini che ospita attualmente il Cem; motivi per i quali sarebbe stato da Lei stesso ipotizzato, il trasferimento delle attività del Cem presso uno dei padiglioni del Forlanini.
Scrivente O.S. ritiene, in ogni caso, fondamentale e prioritaria la difesa del diritto alla cura e alla salute dei pazienti seguiti presso la struttura, nonché la salvaguardia dei livelli occupazionali di tutte le operatrici e gli operatori attualmente presenti e che costituiscono, per il rapporto sino a oggi realizzato attraverso il contatto costante e quotidiano con i pazienti, un patrimonio di conoscenze, di saperi, di competenze umane e professionali indispensabile per garantire quei necessari percorsi curativi e riabilitativi.
La scrivente O.S. nell’auspicare una definitiva e positiva soluzione della suddetta problematica, in grado di riportare sicurezza e serenità nei pazienti, nelle loro famiglie e in tutte/i le operatrici e operatori interessati, chiede che venga affrontata e risolta, nel contempo, anche la questione delle lavoratrici e dei lavoratori  ex INRCA.



Infatti, come si ricorderà, a seguito dell’accordo sottoscritto dall’allora Commissario alla Sanità per la Regione Lazio, On. Bondi il 31/12/2012, 56 dei 117 dipendenti dell’INRCA vennero improvvisamente trasferiti con un “blitz” di fine anno  alla ASL Roma D, calpestandone tutele, diritti e  dignità umana e professionale. Il provvedimento assegnava anche la gestione del C.E.M. alla Asl Rm/D che avrebbe dovuto subentrare alla Croce Rossa assumendone la gestione, sostituendo, in questo modo, i lavoratori precari della Croce Rossa e mettendo gli stessi sotto il rischio costante della  perdita di lavoro.
Peraltro, dall’1 gennaio 2013 a oggi, non c’è stata nessuna chiara assunzione di responsabilità in merito alla definizione di questa delicata questione; infatti, mentre il C.E.M. continua ad assicurare l'assistenza con il personale precario della Croce Rossa che già in precedenza garantiva l’assistenza in quella struttura (prorogando i contratti mese per mese) le lavoratrici e i lavoratori ex INRCA, inseriti nei ruoli Regionali, sono ancora  in una posizione non definitivamente chiarita (comando) presso la Asl Rm/D. Una sistemazione avvenuta, vista la mancanza di chiarezza, senza che vi sia stata, in un ottica di sana gestione aziendale, un’effettiva, concreta e razionale valutazione del loro attuale utilizzo.
Ciò, riteniamo, ha contribuito ad approfondire quel clima d’incertezza, confusione e precarietà che ha finito per accentuare contraddizioni e criticità nelle varie strutture e servizi socio sanitari in una situazione che vede sempre più messa a rischio la continuità dei livelli quantitativi/qualitativi assistenziali.   
Attualmente nell’Asl Rm/D ci troviamo dinanzi ad una situazione paradossale che vede, da una parte servizi e reparti al limite della paralisi, le cui attività vengono “garantite” attraverso turni insostenibili di lavoro in straordinario per mancanza di personale (peraltro con  conseguenze che ciò può comportare per la salute e per le condizioni psico – fisiche per le/gli stesse/i operatrici e operatori) e dall’altra con un’ immissione di personale assegnato e collocato senza tener conto delle priorità e delle effettive esigenze dell’azienda.
Come Cobas dell’Asl Rm/D chiediamo che vengano attivate tutte le procedure e le iniziative necessarie per favorire la collocazione degli operatori ex INRCA,  in tutte le strutture della Regione Lazio che si trovano in carenza del personale, tenendo conto, nell’eventuale assegnazione, delle loro esigenze e necessità, soprattutto  per quanto riguarda la vicinanza con la propria sede di residenza.
Analogamente per coloro che resteranno presso l’azienda Asl Rm/D si dovrà procedere ad una immissione in ruolo attraverso  percorsi di  assegnazione definitivi a partire dalle maggiori criticità, garantendo i necessari ed ineludibili criteri di equità  e trasparenza.
Scrivente O.S., coglie infine  l’occasione per segnalare la perdurante assenza (circa sei mesi),  presso l’Asl Rm/D,  di una Direzione nella rete delle Professioni Sociali e Sanitarie che sta, di di fatto, disperdendo un patrimonio tecnico professionale affidando, aspetti di ordinaria amministrazione a Dirigenti amministrativi, che non hanno una specifica competenza in materia e a una Direzione Sanitaria dimostratasi sino ad oggi completamente assente ed inadeguata, accentuando, in questo modo, il clima di confusione, precarietà e indeterminatezza  all’interno dell’Asl Rm/D.
Certi dell’attenzione che vorrà porre alle problematiche suddette si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

Prot. Asl Rm/D
n° 43890 del 13/05/2013

           
                                                           p. Il Cobas Asl Rm /D
le/i Delegate/i RSU
Corrado Minioto – Cesare Morra – Claudia Piermaria
 

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