Al Presidente Regione Lazio
On.le
Nicola Zingaretti
Al Sub Commissario alla Sanità Regione Lazio
Dr. Giovanni Bissoni
Al
Direttore Generale
Dr. Vincenzo Panella
Al Direttore Amministrativo f.f.
Dr. Filippo Coiro
Al
Direttore Sanitario
D.ssa Flavia
Simonetta Pirola
Al
Responsabile della Prevenzione della Corruzione
Dr.ssa Paola Savina
Al
Dirigente U.O.C. AA.GG. Studi e Documentazione
Dr. Marco Lapalorcia
e, p.c. Al Consiglio
delle/i Delagete Delegati della R.S.U.
Scrivente O.S in merito a
quanto si è verificato relativamente alla pubblicazione delle Deliberazioni e Determinazioni della Asl Rm/D,
che non risulta essere stata più effettuata sul portale aziendale, dal giorno 2
Dicembre 2014, esprime perplessità e sconcerto in quanto ciò appare in totale
contraddizione, nonchè in contrasto, con quei principi di trasparenza e
integrità che dovrebbero sempre caratterizzare l’attività e l’azione di
un’Azienda pubblica; principi, peraltro, richiamati anche nella proposta di
“Atto di Autonomia Aziendale”, approvato con Deliberazione n. 676 del
12.11.2014, dove nell’art. 10 si “attribuisce particolare rilievo al tema della trasparenza
e dell’integrità”
così come previsto dal D.Lgs. n. 150/2009 - art.11 - che intende la
trasparenza come: “accessibilità’
totale anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali
delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto
dell’organizzazione ....,allo scopo di favorire forme diffuse di controllo, del
rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità”.
Tale disposizione,peraltro, è stata attuata senza alcuna
preventiva informazione e comunicazione alle Unità Operative aziendali e, di
conseguenza, a tutti gli operatori e operatrici, senza che ne venissero
spiegate e dichiarate le ragioni e le motivazioni.
Le
diverse Unità Operative e gli operatori tutti si sono trovati, infatti, improvvisamente
nell’impossibilità di accedere al portale interno nella sezione di
consultazione delle “Deliberazioni e Determinazioni”, tanto da attribuire, in
un primo momento, tale situazione, ad un temporaneo disservizio
tecnico/informatico. Solo successivamente si è venuti a conoscenza, ed in via
ufficiosa, che si trattava di una “Disposizione Aziendale”.
Scrivente O.S. ritiene,in primo luogo, grave che non siano
state valutate le conseguenze in termini operativi di tale disposizione.
Si deve considerare, infatti,
che da quando nel 2012, è stato dismesso l’utilizzo del programma gestionale
(GED Deliberazioni) la pubblicazione
degli Atti Deliberativi sul portale interno
ha reso possibile la realizzazione di una Banca Dati dei provvedimenti che,
sebbene con tutte le limitazioni che la caratterizzavano, consentiva l’accesso
e la visualizzazione agli atti necessari, sia per le varie attività lavorative,
sia per le informazioni e la conoscenza in merito all’attività ed alle azioni
aziendali.
Un “archivio aziendale”, un patrimonio
comune di dati e informazioni che sono
elementi indispensabili in ogni Organizzazione Aziendale: a supporto delle
attività esecutive di ogni unità e articolazione gestionale.
Tale
Banca Dati ha assolto, inoltre, un ruolo di “archivio interno” per ogni singola Unità Operativa che in tal modo
disponeva di un archivio fruibile in maniera diretta ed immediata per ogni
esigenza: di consultazione, di raccolta dati, di ricerca e/o di monitoraggio
delle varie attività di competenza.
Negare,
quindi, la possibilità di condivisione di dati e informazioni ha determinato, e
determina, di fatto, un aggravio nello svolgimento delle rispettive attività e
funzioni lavorative, molte delle quali hanno, infatti, come presupposto
fondamentale la conoscenza degli atti predisposti e proposti da strutture e servizi diversi da quelle
d’appartenenza.
Tutto
ciò, riteniamo, sia ancora più indispensabile in una Azienda di natura
complessa dove le attività istituzionali vengono svolte mediante molteplici azioni
e procedimenti, avviati dalle diverse articolazioni operative che la
costituiscono, condividendone dati ed
informazioni.
Il mancato accesso al portale sta costringendo, infatti, ogni
Ufficio e Servizio ad attivare nuove procedure di comunicazioni interne che
colmano il difetto di informazione venutosi a creare, con un conseguente ed
inevitabile dispendio di risorse, riproponendo modelli lavorativi e sistemi di
comunicazione ormai superati. Aumentando il rischio, inoltre, di determinare
inefficienze e disservizi ed aggravando
ulteriormente i carichi di lavoro esistenti, considerata anche la carenza del
personale.
Scrivente
O.S. ritiene, pertanto, che tutto cio non risponda a criteri di razionalità, di
efficienza e funzionalità dal punto di
vista operativo per la gestione delle attività lavorative e che sia, inoltre,
in netto e palese contrasto con ogni principio di semplificazione dell’azione
amministrativa, e con quel processo di cambiamento delle procedure della
Pubblica Amministrazione, richiamato dalla normativa vigente e ritenuto sempre
più necessario per rendere la stessa più efficiente e trasparente.
Seppure l’obbligo di
pubblicazione per le Amministrazioni riguarda solo l’elenco dei provvedimenti
sui siti istituzionali (a tal proposito si segnala che l’elenco della Asl Roma
D risulta aggiornato alla data di novembre 2014) si ritiene che la
pubblicazione sintetica riguardante solo l”’oggetto del provvedimento” non
garantirebbe una informazione trasparente e realmente esplicativa, ed è proprio
in tal senso che molte Amministrazioni rendono visionabili integralmente gli atti
approvati sui siti istituzionali.
Srivente O.S. ritiene,
quindi, che l’oscuramento del portale aziendale sia contrastante con
quella idea della Pubblica Amministrazione quale "Casa di Vetro" all'interno della
quale tutto è, sempre e costantemente, visibile in modo da garantire il massimo
grado di correttezza e di imparzialità.
Una
“Casa di Vetro” dove persino ai cittadini, soggetti esterni, viene riconosciuto
il diritto di chiedere ed ottenere atti, documenti e informazioni (c.d. diritto
di Accesso civico) e dove gli stessi cittadini, in questi giorni, vengono
invitati a partecipare ad una consultazione pubblica (sito www.aslromad.it) per formulare proposte ed
osservazioni per l’adozione del nuovo Piano
Aziendale per la Prevenzione della Corruzione e il Programma triennale
per la Trasparenza e l'Integrità.
Scrivente O.S. ritiene, inoltre, che la
mancata pubblicazione integrale degli atti deliberativi rappresenti una
limitazione al “diritto d’informazione” delle Rappresentanze Sindacali in
merito alle questioni attinenti le attività dell’impresa, con particolare
riguardo alle condizioni dei lavoratori e, pertanto, come già richiesto con
nota RSU Prot. 104316 del 15.12.2014, sollecita il ripristino della
pubblicazione e della visualizzazione sul portale aziendale dei provvedimenti
approvati dalla Azienda e chiede, al contempo, la tramissione formale degli
stessi per l’effettivo esercizio del diritto di informazione riconosciuto alle
OO.SS..
Scrivente
O.S. in assenza di un positivo riscontro si riserva di intraprendere ulteriori
iniziative in merito.
Prot.
Asl Rm/D n° 9253 del 3/02/2015
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