venerdì 29 gennaio 2016

Delibera n° 30 del 13.01.2016 - Rotazione di alcuni Coordinamenti Sanitari e di alcune Posizioni Organizzative” e Delibera n° 28 del 13.01.2016 - Affidamento dell'incarico di Direttore della "UOC Direzione Medica di Presidio Ospedaliero Unico" alla Dr.ssa Maria Grazia Budroni

Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Nicola Zingaretti
Al Sub-Commissario ad Acta alla Sanità della Regione Lazio
Dr. Giovanni Bissoni
Al Direttore  Direzione Regionale Salute e Politiche  Sociali
 dellaRegione Lazio
Dr. Vincenzo Panella
Al Commissario Straordinario della Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al  Direttore Amministrativo della Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al  Direttore Sanitario della Asl Roma 3
Al  Direttore Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
E, p.c.   Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU


   
            Scrivente O.S. in merito al recente provvedimento adottato dalla Direzione aziendale della Asl Rm 3 (ex Asl Roma D), ed avente per oggetto la “Rotazione di alcuni Coordinamenti  Sanitari e di alcune Posizioni Organizzative” (Deliberazione n° 30 del 13.01.2016), ritiene opportuno e doveroso rappresentare una serie di considerazioni, dubbi e perplessità sia in riferimento al metodo che al contenuto del provvedimento adottato.
 Suscita, infatti, non poche perplessità il fatto che tale provvedimento sia stato adottato dal Direttore Generale f.f. della Azienda Asl Roma 3 (allora Roma D), nominato con atto n° 1 in data 16.12.2015, “in attesa della nomina di nuovo Direttore Generale da parte della competente Regione Lazio”, a seguito della scadenza del mandato del Dr. Vincenzo Panella, attuale Direttore della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali della Regione Lazio. Direttore Generale f.f., Flavia Simonetta Pirola, peraltro, già indicata per ricoprire nuovi incarichi, presso una Asl di Lecco.
La disposizione, di cui alla richiamata deliberazione n° 30/2016, di assegnazione presso Unità Operative diverse, rispetto a quelle in cui prestavano servizio, di alcuni Coordinamenti Sanitari  e di alcune Posizioni Organizzative, appare in ogni caso inopportuna, incomprensibile ed illogica. Tenuto conto, altresì, che mai la Direzione Aziendale ha provveduto ad affrontare in modo organico e funzionale anche quella ricognizione del personale, prevista già nei Piani Operativi 2011/2012 di cui al DCA 113/2010, finalizzata alla Riorganizzazione dei Servizi, delle Strutture e delle attività, sulla base delle Risorse Umane e Professionali realmente disponibili.
La stessa revisione delle Posizioni Organizzative e dei Coordinamenti (v. anche riduzione), malgrado fosse già compresa nel mandato della Direzione strategica aziendale e fosse stata più volte annunciata dalla Direzione stessa, di cui faceva parte anche la Dr.ssa Flavia Simonetta Pirola in qualità di Direttore Sanitario dell’Asl Rm/D, non è stata mai, sino ad oggi, realmente realizzata, peraltro non favorendo, in questo modo, anche l’implementazione del Fondo 2015 a disposizione delle Fasce di Progressione Economica Orizzontale.
 Tenuto conto, oltretutto, che una “rotazione” del personale, in ogni caso, riguarda un aspetto gestionale di Programmazione e Organizzazione di attività e servizi, mai, peraltro, sino ad oggi realmente affrontato, tale diposizione ha, di fatto, prefigurato un assetto organizzativo gestionale che sarebbe stato, nella condizione attuale, eventualmente compito, una volta fosse stata nominata, della nuova Direzione Aziendale. Parimenti, appare incomprensibile, se non pretestuoso, che si adducano, per motivare l’avvicendamento nella gestione della Direzione Sanitaria Ospedaliera, disposto  mediante la Deliberazione n° 28 del 13.01.2016, motivazioni in merito a requisiti e competenze che risulterebbero già di fatto preesistenti alla adozione dell’atto stesso.
Oltre a considerare, quindi, tali scelte inopportune in merito ai tempi di attuazione, essendo state disposte da Organi della Direzione nella fase conclusiva  del loro mandato istituzionale, la scrivente O.S. esprime perplessità, nonché contrarietà, per il fatto che il ruolo e le funzioni di Coordinamento Sanitario e delle Posizioni Organizzative, assegnati attraverso Bandi di selezione, per specifiche e determinate Unità Operative dell’Azienda, possano poi essere mantenuti nel caso di spostamento del titolare verso altre Unità Operative, come di fatto è avvenuto con la Deliberazione n°30 /2016.
Le assegnazioni del personale disposte “con effetto immediato” dalla data di approvazione  del provvedimento richiamato, potrebbe, inoltre, essere causa di ulteriori difficoltà nella gestione delle attività sanitarie tanto più che tali provvedimenti risulterebbero effettuati in assenza di reali iniziative, richiamate, anche, nel  Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2015-2017 della Asl Roma D (ora Roma 3), che l’Azienda era tenuta a intraprendere  per definire “i criteri  generali ed oggettivi e le modalità di applicazione - in via ordinaria - del principio della rotazione, tali da salvaguardare le specificità professionali in riferimento alle funzioni e la continuità della gestione amministrativa e dei servizi sanitari, anche attraverso la previsione di adeguati percorsi formativi e di forme di affiancamento, per consentire al personale coinvolto nella rotazione di acquisire le adeguate competenze”.                                            Scrivente O.S., considera, pertanto, alquanto strumentale e pretestuoso fare appello a norme riguardanti l’Anti – Corruzione per giustificare atti e provvedimenti che nulla sembrano avere a che vedere con le reali esigenze, le priorità di programmazione e organizzazione aziendale e che suscitano non poche perplessità, disagio e malcontento in molte/i lavoratrici e lavoratori per il carattere parziale, discrezionale, se non propriamente arbitrario che sembrano avere, suscitando altresì non pochi dubbi sul fatto che, dietro tali operazioni, in assenza di criteri e modalità chiari e trasparenti, sia nel metodo che nel merito, possano invece celarsi scelte dettate e “studiate a tavolino” per operazioni dove restano apparentemente indistinguibili il diritto, la norma, la regola, nonché la logica e/o la dinamica tendente a favorire e/o a punire questa/o o quel dipendente.                                                                                                           Scrivente O.S., in merito a quanto sopra esposto e rappresentato ritiene che le scelte e le decisioni adottate dalla Direzione Aziendale dell’Asl Rm/3 non siano né corrispondenti a quei principi e criteri di razionalizzazione, efficientamento della spesa pubblica, né a quelle necessità ineludibili di programmazione e organizzazione in relazione alle priorità, alle esigenze e ai bisogni realmente esistenti.                                         Pertanto, richiede l’immediata revoca dei provvedimenti citati, al fine di ripristinare la certezza e  la trasparenza del diritto e di dare piena attuazione ai principi e criteri di organizzazione e di programmazione che sono, e dovrebbero essere sempre,  alla base del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.     Distinti saluti                                                                                                                                                                   
Prot. n°4293 del 21.01.2016           
     p. il Cobas Asl Rm/3                                                                               
le/i Delegati R.S.U.
Cesare Morra - Paolo Paolacci - Claudia Piermaria


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