Al
Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Nicola Zingaretti
Al Sub-Commissario
ad Acta alla Sanità della Regione Lazio
Dr. Giovanni Bissoni
Al
Direttore Direzione Regionale Salute e
Politiche Sociali
dellaRegione Lazio
Dr. Vincenzo Panella
Al Commissario
Straordinario della Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Amministrativo della Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario della Asl Roma 3
Al Direttore Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
E, p.c. Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati
RSU
Scrivente
O.S. in merito al recente provvedimento adottato dalla Direzione aziendale
della Asl Rm 3 (ex Asl Roma D), ed avente per oggetto la “Rotazione di alcuni
Coordinamenti Sanitari e di alcune
Posizioni Organizzative” (Deliberazione n° 30 del 13.01.2016), ritiene
opportuno e doveroso rappresentare una serie di considerazioni, dubbi e
perplessità sia in riferimento al metodo che al contenuto del provvedimento
adottato.
Suscita,
infatti, non poche perplessità il fatto che tale provvedimento sia stato
adottato dal Direttore Generale f.f. della Azienda Asl Roma 3 (allora Roma D), nominato
con atto n° 1 in data 16.12.2015, “in attesa della nomina di nuovo Direttore
Generale da parte della competente Regione Lazio”, a seguito della scadenza del mandato del Dr. Vincenzo Panella, attuale Direttore
della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali della Regione Lazio. Direttore
Generale f.f., Flavia Simonetta Pirola, peraltro, già indicata per ricoprire
nuovi incarichi, presso una Asl di Lecco.
La disposizione, di cui alla richiamata
deliberazione n° 30/2016, di assegnazione presso Unità Operative diverse,
rispetto a quelle in cui prestavano servizio, di alcuni Coordinamenti Sanitari e di alcune Posizioni Organizzative, appare in
ogni caso inopportuna, incomprensibile ed illogica. Tenuto conto, altresì, che
mai la Direzione Aziendale ha provveduto ad affrontare in modo organico e
funzionale anche quella ricognizione del personale, prevista già nei Piani
Operativi 2011/2012 di cui al DCA 113/2010, finalizzata alla Riorganizzazione
dei Servizi, delle Strutture e delle attività, sulla base delle Risorse Umane e
Professionali realmente disponibili.
La stessa revisione delle Posizioni Organizzative
e dei Coordinamenti (v. anche riduzione), malgrado fosse già compresa nel
mandato della Direzione strategica aziendale e fosse stata più volte annunciata
dalla Direzione stessa, di cui faceva parte anche la Dr.ssa Flavia Simonetta
Pirola in qualità di Direttore Sanitario dell’Asl Rm/D, non è stata mai, sino
ad oggi, realmente realizzata, peraltro non favorendo, in questo modo, anche
l’implementazione del Fondo 2015 a disposizione delle Fasce di Progressione
Economica Orizzontale.
Tenuto
conto, oltretutto, che una “rotazione” del personale, in ogni caso, riguarda un
aspetto gestionale di Programmazione e Organizzazione di attività e servizi, mai,
peraltro, sino ad oggi realmente affrontato, tale diposizione ha, di fatto,
prefigurato un assetto organizzativo gestionale che sarebbe stato, nella condizione
attuale, eventualmente compito, una volta fosse stata nominata, della nuova
Direzione Aziendale. Parimenti, appare incomprensibile, se non pretestuoso, che
si adducano, per motivare l’avvicendamento nella gestione della Direzione
Sanitaria Ospedaliera, disposto mediante
la Deliberazione n° 28 del 13.01.2016, motivazioni in merito a requisiti e
competenze che risulterebbero già di fatto preesistenti alla adozione dell’atto
stesso.
Oltre a considerare, quindi, tali scelte
inopportune in merito ai tempi di attuazione, essendo state disposte da Organi
della Direzione nella fase conclusiva del loro mandato istituzionale, la scrivente
O.S. esprime perplessità, nonché contrarietà, per il fatto che il ruolo e le
funzioni di Coordinamento Sanitario e delle Posizioni Organizzative, assegnati attraverso
Bandi di selezione, per specifiche e determinate Unità Operative dell’Azienda,
possano poi essere mantenuti nel caso di spostamento del titolare verso altre
Unità Operative, come di fatto è avvenuto con la Deliberazione n°30 /2016.
Le assegnazioni del personale disposte “con
effetto immediato” dalla data di approvazione del provvedimento richiamato, potrebbe,
inoltre, essere causa di ulteriori difficoltà nella gestione delle attività
sanitarie tanto più che tali provvedimenti risulterebbero effettuati in assenza
di reali iniziative, richiamate, anche, nel
Programma
triennale per la trasparenza e l'integrità 2015-2017 della
Asl Roma D (ora Roma 3), che l’Azienda era tenuta a intraprendere per definire “i criteri generali ed oggettivi
e le modalità di applicazione - in via ordinaria - del principio della
rotazione, tali da salvaguardare le specificità professionali in riferimento
alle funzioni e la continuità della gestione amministrativa e dei servizi
sanitari, anche attraverso la previsione di adeguati percorsi formativi e di
forme di affiancamento, per consentire al personale coinvolto nella rotazione
di acquisire le adeguate competenze”. Scrivente O.S., considera, pertanto, alquanto
strumentale e pretestuoso fare appello a norme riguardanti l’Anti – Corruzione
per giustificare atti e provvedimenti che nulla sembrano avere a che vedere con le reali esigenze, le
priorità di programmazione e organizzazione aziendale e che suscitano non poche
perplessità, disagio e malcontento in molte/i lavoratrici e lavoratori per il
carattere parziale, discrezionale, se non propriamente arbitrario che sembrano
avere, suscitando altresì non pochi dubbi sul fatto che, dietro tali operazioni,
in assenza di criteri e modalità chiari e trasparenti, sia nel metodo che nel
merito, possano invece celarsi scelte dettate e “studiate a tavolino” per
operazioni dove restano apparentemente indistinguibili il diritto, la norma, la
regola, nonché la logica e/o la dinamica tendente a favorire e/o a punire
questa/o o quel dipendente. Scrivente O.S., in merito a quanto sopra esposto e
rappresentato ritiene che le scelte e le decisioni adottate dalla Direzione
Aziendale dell’Asl Rm/3 non siano né corrispondenti a quei principi e criteri
di razionalizzazione, efficientamento della spesa pubblica, né a quelle
necessità ineludibili di programmazione e organizzazione in relazione alle
priorità, alle esigenze e ai bisogni realmente esistenti. Pertanto, richiede l’immediata revoca
dei provvedimenti citati, al fine di ripristinare la certezza e la trasparenza del diritto e di dare piena
attuazione ai principi e criteri di organizzazione e di programmazione che
sono, e dovrebbero essere sempre, alla
base del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione. Distinti
saluti
Prot. n°4293 del 21.01.2016
p. il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegati R.S.U.
Cesare Morra - Paolo Paolacci - Claudia Piermaria
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