Al
Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Nicola Zingaretti
Al Commissario
Straordinario della Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore Sanitario della Asl Roma 3
Dr. Vittorio Chinni
Al Direttore Amministrativo della Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore U.O.C.I. TSMREE
Dott. Enrico Nonnis
Al
Direttore Salute Mentale
Dr.ssa Simona De Simone
Al
Direttore Distretto X Municipio
Dr.ssa Daniela Sgroi
Al
Direttore U.O.C. Amministrativa DSM
Dr.ssa Paola Savina
Al Direttore Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
E, p.c. Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati
RSU
La scrivente O.S. è venuta a conoscenza
che, con note del 28.12.2015, Prot. n° 98657 e del 18.01.2016, Prot. n°3300,
sono state emanate, dal Direttore U.O.C.I. TSMREE, Dott. Enrico Nonnis, alcune
diposizioni, con effetto immediato, per “l’applicazione del nomenclatore
tariffario regionale” riguardante la partecipazione alla spesa, attraverso il
pagamento del ticket, per visite specialistiche, prestazioni diagnostiche
terapeutiche, riabilitative, ecc..
Scrivente O.S. non può non rilevare che
le due note esprimono la superficialità e il pressapochismo con le quali
vengono emanate diposizioni che investono Servizi che contemplano attività
particolarmente delicate, senza che
queste siano state sufficientemente valutate e verificate sia nella loro
attendibilità, sia sulle conseguenze che, queste, possono avere sulle attività
e, soprattutto, sui i cittadini/utenti.
Risulterebbe,
infatti, che tra la prima disposizione, quella del 28.12.2015, Prot. n° 98657
e la successiva del 18.01.2016, Prot. n°3300 emergano incongruenze e
contraddizioni che non possono non aver generato confusione ed incertezza tra
le operatrici e gli operatori chiamati ad osservarle.
Nella prima
nota, infatti, si disponeva “l’applicazione
del nomenclatore tariffario regionale” per tutte le prestazioni
diagnostiche e terapeutiche, dalle visite specialistiche e riabilitative, alle
psicoterapie, alle valutazioni neuro riabilitative e neurolinguistiche, ecc.,
mentre, a distanza di un solo mese, con
la nota
del 18.01.2016,
Prot. n°3300, veniva modificata sostanzialmente la disposizione precedente,
limitando, il pagamento del ticket alle sole attività e prestazioni specialistiche
Neuro-psichiatriche Infantili e Psicologiche.
Scrivente
O.S., rileva, inoltre, come la disposizione emanata con “effetto immediato” non abbia visto, peraltro, la realizzazione,
presso il CUP, di un’”Agenda per il TSMREE” rendendo impossibile persino
l’applicazione delle suddette disposizioni; inoltre sembrerebbe che il codice
indicato nella nota del 18.01. c.a., corrisponderebbe non al TSMREE di v. Via
Vaiano, ma al “DSM Psichiatria di Corviale”.Scrivente O.S., nell’ evidenziare,
quindi, lo stato di incertezza e confusione determinato dalle sopra indicate
disposizioni, rileva, inoltre, che le suddette, sarebbero in aperto e pieno
contrasto con quanto stabilito dal DCA
n°U00090 del 10 novembre 2010 che definisce il TSMREE “una struttura territoriale aperta ad accesso diretto che
esercita funzioni di prevenzione, tutela, diagnosi, cura e riabilitazione….”
Aver,
pertanto, disposto il pagamento, attraverso il ticket delle prestazioni
suddette, non può che rappresentare un ulteriore disagio e difficoltà per tutti
quei minori e le loro famiglie già costrette, non solo ad affrontare lunghe
liste di attesa per le attività di cura e riabilitazione, ma scontrarsi con complessità
di ordine sociale, umano ed economico con il rischio di andare ad alimentare e
ad approfondire quel fenomeno di rinuncia e/o abbandono della cura e/o
costringere gli stessi utenti a ricorrere alle strutture specialistiche private
per poter assicurare i necessari interventi di prevenzione, di recupero e di riabilitazione
delle varie patologie.
Si chiede, pertanto, in attesa di valutare l’opportunità di tali
provvedimenti, la sospensione degli stessi, in relazione, non solo alle
normative vigenti, ma alla tipologia di un Territorio sofferente da anni per
una grave carenza di Servizi e Strutture Socio Sanitarie in rapporto alla
densità abitativa e ai bisogni reali della popolazione interessata.
Distinti
saluti
p. il Cobas Asl Rm/3
le/i Delegati R.S.U.
Cesare Morra - Paolo Paolacci - Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm3 n° 5802 del 27.01.2016
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