venerdì 29 gennaio 2016

Prestazioni diagnostiche e terapeutiche presso il TSMREE - Partecipazione alla spesa – Ticket.

Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Nicola Zingaretti
Al Commissario Straordinario della Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al  Direttore Sanitario della Asl Roma 3
Dr. Vittorio Chinni
Al  Direttore Amministrativo della Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore U.O.C.I. TSMREE
Dott. Enrico Nonnis
Al Direttore Salute Mentale
Dr.ssa Simona De Simone
Al Direttore Distretto X Municipio
Dr.ssa Daniela Sgroi
Al Direttore U.O.C. Amministrativa DSM
Dr.ssa Paola Savina
Al  Direttore Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro

E, p.c.   Al Consiglio delle/dei Delegate e Delegati RSU


              
              La scrivente O.S. è venuta a conoscenza che, con note del 28.12.2015, Prot. n° 98657 e del 18.01.2016, Prot. n°3300, sono state emanate, dal Direttore U.O.C.I. TSMREE, Dott. Enrico Nonnis, alcune diposizioni, con effetto immediato, per “l’applicazione del nomenclatore tariffario regionale” riguardante la partecipazione alla spesa, attraverso il pagamento del ticket, per visite specialistiche, prestazioni diagnostiche terapeutiche, riabilitative, ecc..

             Scrivente O.S. non può non rilevare che le due note esprimono la superficialità e il pressapochismo con le quali vengono emanate diposizioni che investono Servizi che contemplano attività particolarmente  delicate, senza che queste siano state sufficientemente valutate e verificate sia nella loro attendibilità, sia sulle conseguenze che, queste, possono avere sulle attività e, soprattutto,  sui i cittadini/utenti.

Risulterebbe, infatti, che tra la prima disposizione, quella del 28.12.2015, Prot. n° 98657 e la successiva del 18.01.2016, Prot. n°3300 emergano incongruenze e contraddizioni che non possono non aver generato confusione ed incertezza tra le operatrici e gli operatori chiamati ad osservarle.

Nella prima nota, infatti, si disponeva “l’applicazione del nomenclatore tariffario regionale” per tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche, dalle visite specialistiche e riabilitative, alle psicoterapie, alle valutazioni neuro riabilitative e neurolinguistiche, ecc., mentre, a distanza  di un solo mese, con la nota



del 18.01.2016, Prot. n°3300, veniva modificata sostanzialmente la disposizione precedente, limitando, il pagamento del ticket alle sole attività e prestazioni specialistiche Neuro-psichiatriche Infantili e Psicologiche.

Scrivente O.S., rileva, inoltre, come la disposizione emanata con “effetto immediato” non abbia visto, peraltro, la realizzazione, presso il CUP, di un’”Agenda per il TSMREE” rendendo impossibile persino l’applicazione delle suddette disposizioni; inoltre sembrerebbe che il codice indicato nella nota del 18.01. c.a., corrisponderebbe non al TSMREE di v. Via Vaiano, ma al “DSM Psichiatria di Corviale”.Scrivente O.S., nell’ evidenziare, quindi, lo stato di incertezza e confusione determinato dalle sopra indicate disposizioni, rileva, inoltre, che le suddette, sarebbero in aperto e pieno contrasto  con quanto stabilito dal DCA n°U00090 del 10 novembre 2010 che definisce il TSMREE “una struttura territoriale aperta ad accesso diretto che esercita funzioni di prevenzione, tutela, diagnosi, cura e riabilitazione….”

Aver, pertanto, disposto il pagamento, attraverso il ticket delle prestazioni suddette, non può che rappresentare un ulteriore disagio e difficoltà per tutti quei minori e le loro famiglie già costrette, non solo ad affrontare lunghe liste di attesa per le attività di cura e riabilitazione, ma scontrarsi con complessità di ordine sociale, umano ed economico con il rischio di andare ad alimentare e ad approfondire quel fenomeno di rinuncia e/o abbandono della cura e/o costringere gli stessi utenti a ricorrere alle strutture specialistiche private per poter assicurare i necessari interventi di prevenzione, di recupero e di riabilitazione delle varie patologie.

     Si chiede, pertanto, in attesa di valutare l’opportunità di tali provvedimenti, la sospensione degli stessi, in relazione, non solo alle normative vigenti, ma alla tipologia di un Territorio sofferente da anni per una grave carenza di Servizi e Strutture Socio Sanitarie in rapporto alla densità abitativa e ai bisogni reali della popolazione interessata.

Distinti saluti
   



     p. il Cobas Asl Rm/3                                                                              
le/i Delegati R.S.U.
Cesare Morra - Paolo Paolacci - Claudia Piermaria



Prot. Asl Rm3 n° 5802 del 27.01.2016

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