lunedì 4 giugno 2012

Politiche di Gestione delle Risorse Umane e Professionali – Mobilità interna.

Al Commissario Straordinario dell’ Asl Rm/D Dott. Vitaliano De Salazar Al Direttore Sanitario Aziendale Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri Al Direttore Amministrativo Dr. Massimiliano Gerli Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali Dott. Filippo Coiro Al Coordinatore dei Servizi delle Servizi delle Professioni Sanitarie e Sociali Dr. Andrea Tranghese Al Coordinatore S.A.I. P.O. G.B. Grassi Sig. Luciano Pietrarelli e,p.c. Al Consiglio dei Delegati della R.S.U. Scrivente O.S. si trova costretta, ancora una volta, come già più volte ha avuto modo di segnalare e denunciare attraverso diverse note, ( v. note del 21/11/2011, Prot. Asl Rm/D n° 107179, del 25/08/2011 con nota Prot. n° 79268 e del 20/01/2011, nota Prot. n° 5270, nota del 17/11/2008 prot. n. 94759 e del 29/5/2008 prot. 44753 ) nonché attraverso prese di posizione pubbliche (comunicati/volantini, incontri, dichiarazioni ecc, ) le problematiche riguardanti le politiche, l’uso e la gestione delle Risorse Umane e Professionali all’interno della Asl Rm/D. In quelle note si sottolineava la necessità di interventi adeguati in grado di garantire, sia un’equa distribuzione e razionalizzazione delle stesse in rapporto ai ruoli, alle qualifiche, alle competenze e alle professionalità nelle rispettive assegnazioni e collocazioni, sia il rispetto di criteri e principi di correttezza e trasparenza ( graduatorie, avvisi e bandi di mobilità, ecc.) necessari per assicurare certezza e tutela del diritto, nonché dignità umana, professionale/lavorativa a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori. A tutt’oggi invece rileviamo che persiste, all’interno dell’Asl Rm/D, un sistema, frutto di relazioni e comportamenti aziendali, e non solo, tendente ad imporre pratiche, scelte e decisioni in modo discrezionale ed arbitrario, venendo meno così a criteri di legittimità e trasparenza e finendo, peraltro, per esercitare, in questo modo, forme di condizionamento, di ricatto nonché di “controllo” e di “comando”. I trasferimenti e la mobilità del personale hanno finito così per divenire un forte elemento clientelare e di “favore” e/o strumento ricattatorio/punitivo/vessatorio, sfuggendo ad ogni minima regola di trasparenza e confronto e, soprattutto, venendo meno, non solo alla tutela e alla dignità di ogni singola/o lavoratrice/lavoratore, ma a quei criteri di efficienza ed efficacia necessari al funzionamento di ogni singolo ufficio, reparto o servizio. Tale situazione non poteva che creare un clima di incertezza, confusione ed insicurezza tra le stesse/i operatrici/operatori ed ha finito, inoltre, in assenza di una reale programmazione ed organizzazione dei vari servizi e strutture socio-sanitarie capace di individuare criticità e priorità, inevitabilmente per aggravare la problematica della carenza di personale. Tutto ciò contraddicendo anche gli orientamenti e le direttive emanate dalla Regione Lazio, attraverso i Programmi Operativi 2011-2012, in merito alla ricognizione del personale, allo scopo di recuperare ed ottimizzare le risorse umane e professionali esistenti. Orientamenti che, crediamo, siano stati all’origine delle disposizioni emanate dalla stessa Direzione Aziendale, attraverso le circolari del 14/01/2011 n. prot. 3379 e della successiva integrazione del 23/02/2011 n. prot. 17695 con le quali si stabiliva che …”ogni trasferimento interno deve essere preventivamente sottoposto, per l’autorizzazione alla Direzione Generale”. Nonostante ciò assistiamo al perdurare di trasferimenti, mobilità ed assegnazioni disposti senza un’adeguata e tempestiva informazione alle OO.SS. e senza un reale confronto in grado di individuare e definire, di volta in volta, esigenze, priorità e criteri, nel rispetto delle richieste e degli accordi, come quello sottoscritto e ratificato con verbale d’intesa tra l’Az. USL Rm/D e le RSU in data 12/02/2008. In tale modo gli spostamenti e la movimentazione del personale sono continuati a sfuggire a qualsiasi regola di trasparenza e a qualsiasi criterio e ragione di oggettività e necessità funzionale, al punto che non si conosce, a tutt’oggi, l’effettiva movimentazione del personale malgrado questa sia stata più volte richiesta, non solo da questa O.S., ma anche dalla RSU aziendale con nota del 13/04/2012 prot. 33701. Anche gli ultimi provvedimenti riguardanti l’assunzione e l’assegnazione di 14 infermieri sono stati adottati senza che siano stati esplicitati i criteri e le priorità della loro collocazione, né se queste nuove immissioni si sono inserite in quelle situazioni di maggiore criticità, e/o se hanno determinato il trasferimento di altre unità. E, inoltre, perché non sono stati adottati in tempo atti e procedure tesi a garantire trasparenza e certezza del diritto attraverso la pubblicizzazione di Avvisi e Bandi di mobilità? E perché non vi è traccia di tali procedure in molti, se non quasi tutti, i provvedimenti adottati sino ad oggi in merito alla mobilità e ai trasferimenti? (v. anche i recenti trasferimenti di Coordinatori CPSI non di ruolo). Ci si trova dinnanzi ad una situazione nella quale si ha l’impressione che non ci sia, in realtà, al di là dell’istituzione di fantomatici Tavoli Tecnici (v. quello del Maggio 2011) una effettiva volontà, da parte della Direzione Aziendale nel suo complesso, di pervenire sia ad una regolamentazione che tuteli e rispetti professionalità, qualifiche, ruoli e competenze, nonché diritti e dignità per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, sia di rispondere alle esigenze di riordino e di riorganizzazione dei vari uffici amministrativi, tecnici e dell’insieme dei servizi socio-sanitari, per affrontare in modo adeguato le profonde criticità esistenti, attraverso l’individuazione delle priorità e delle situazioni che richiedono interventi atti a garantire efficienza, efficacia e funzionalità ai vari settori. Ci si chiede e si chiede, inoltre, se i trasferimenti e le mobilità realizzati, anche recentemente, abbiano seguito le procedure indicate dalle circolari della Direzione Generale del 14/01/2011 n. prot. 3379 e della successiva integrazione del 23/02/2011 n. prot. 17695 nelle quali si stabiliva che “ogni trasferimento interno deve essere preventivamente sottoposto, per l’autorizzazione alla stessa Direzione Aziendale”. Se così non fosse ci troviamo forse di fronte a decisioni prese discrezionalmente, autonomamente e, quindi, arbitrariamente, da qualche articolazione aziendale? Scrivente O.S., nel chiedere il pieno e totale rispetto delle normative e delle regole esistenti in materia di trasferimenti e mobilità del personale (Bandi, Avvisi Pubblici, Graduatorie, Informativa alle OO.SS.) ritiene ineludibile che sulle Politiche di Gestione delle Risorse Umane e Professionali vi sia la massima trasparenza, nel rispetto del principio di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione. Ciò, riteniamo, si rende ancor più necessario in un momento nel quale il blocco delle assunzioni di personale, il blocco del turn over, ecc. stanno mettendo in sofferenza molti Uffici e Servizi Socio-Sanitari Pubblici e dove, spesso, le scarse risorse umane e professionali presenti si trovano a svolgere il proprio lavoro in condizioni di estremo disagio e difficoltà se non, in taluni casi, sottoposti a ritmi e carichi di lavoro inumani e, quindi, costretti ad inevitabili condizioni di stress (burnout). Scrivente O.S. rinnova pertanto la richiesta di conoscere la movimentazione del personale in merito alle assegnazioni e ai trasferimenti avvenuti presso la Asl Rm/D dal 2010 ad oggi, specificando ruolo, qualifica, professione, sede e servizio di assegnazione e la verifica della congruità degli stessi trasferimenti in relazione alle effettive esigenze e priorità dei vari Servizi. Si riserva, in tal senso, di segnalare e denunciare qualsiasi provvedimento, del quale verrà a conoscenza, teso a ledere tutele, diritti e dignità umana, lavorativa e professionale di ogni singola/o lavoratrice e lavoratore nonché difficoltà, disagio e disservizi a danno della funzionalità dei vari settori e, quindi, dei cittadini-utenti. Distinti saluti. Prot. Asl Rm/D n° 50036 del 04/06/2012 p. il Cobas Asl Rm/D i Delegati R.S.U. Corrado Minioto - Cesare Morra - Antonio Nocera

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