domenica 29 novembre 2015

Orario e Turni di Lavoro…


Un’opportunità, un Diritto trasformatosi in emergenza.
Ma è un fulmine a ciel sereno?
NO era tutto prevedibile ed, infatti, lo è stato!!!

          Era già prevista l'entrata in vigore entro il 25 Novembre 2015 della legge 161/2014 (Legge Europea 2013 - Bis) che prevede (Art.41 per la Dirigenza Medica e Art.17 per il ruolo sanitario-comparto) come minimo 11 ore consecutive di riposo giornaliero, massimo 48 ore di lavoro settimanale, compreso lo straordinario, 24 ore di riposo settimanale e almeno 4 settimane di riposo annuale.

          Ma "scoprono", solo ora, per evitare la condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e le conseguenti pesanti penalizzazioni economiche, che, senza l'immissione di nuovo personale sarà quasi impossibile applicare tale normativa garantendo, al contempo, lo spirito e il senso della stessa, tendente a diminuire ritmi e  carichi di lavoro delle/dei lavoratrici e dei lavoratori, che dignitosi livelli qualitativi/quantitativi di assistenza a difesa del Diritto alla Salute delle persone.

          Se è lecito domandare, considerato che sono state proprio le loro politiche (Blocco del Turnover, delle assunzioni, ecc.) a trasformare in emergenza, a causa della grave carenza del personale esistente nelle Strutture e nei Servizi Socio Sanitari questo stato di cose, QUANTE, QUANDO E COME SARANNO QUESTE ANNUNCIATE ASSUNZIONI DI PERSONALE EVITANDO ULTERIORI ESTERNALIZZAZIONI ( V.COOPERATIVE) ?

          Solo per quanto riguarda il personale Infermieristico, mancano all'appello da 60.000 a 100.000 unità considerando che negli ultimi 5 anni, gli stessi, sono diminuiti di oltre 20.000. Non servono "toppe" ma il TOTALE sblocco del Turn over e un'adeguata politica che veda l'assunzione di tutte le Risorse Umane e Professionali necessarie a garantire i Diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori e la Tutela alla Salute delle persone.
Se si vuole realmente salvaguardare il Servizio Socio Sanitario Pubblico questa è la sola strada percorribile.


 Roma, 25 novembre 2015         
 


Cobas Asl Rm/D








domenica 1 novembre 2015

Fruizione ferie 2015 – Osservazioni e chiarimenti

 Al Direttore Generale
Dr. Vincenzo Panella
Al Direttore Sanitario
D.ssa Flavia Simonetta Pirola
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
Al Coordinamento Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociali

e, p.c.  Al Consiglio Delegate/i della R.S.U.


                Scrivente O.S. ha già avuto modo, con nota del 26/05/2015, Prot. Asl Rm/D n° 42372 avente come oggetto “fruibilità ferie e permessi – richieste dipendenti - definizione di tempi, modi e procedure”, di rappresentare alcune osservazioni in merito a quanto sopra indicato.
Si ritiene, tuttavia, di dover tornare sull’argomento a seguito della nota della Direzione Generale del 22/06/2015 Prot. Asl Rm/D n° 49756 avente come oggetto “fruizione ferie anno 2014 e precedenti”.

La nota indubbiamente aveva l’intento di pervenire a disciplinare tempi e modi della fruibilità delle ferie, anche in considerazione di quelle maturate nell’anno 2014 che, non essendo state godute,  sono andate ad accumularsi nell’anno 2015.
Le ragioni di ciò, peraltro ricorrenti negli anni, pensiamo siano dovute a molteplici fattori, il principale tra questi riguarda le difficoltà e criticità presenti nelle varie Strutture e Servizi Socio Sanitari a causa della sempre più carente dotazione degli organici all’interno delle singole Unità Operative.    
 
Di fronte a tali problematicità le varie Direzioni Aziendali, nel corso degli anni, nelle loro varie articolazioni, non sono state in grado di modulare ed adeguare, nei modi e nei tempi più utili ed appropriati, tenuto conto anche delle normative vigenti, modelli di programmazione ed organizzazione all’interno delle singole Unità Operative, al fine di evitare ulteriori disagi e difficoltà.

Tale situazione, spesso, è finita per ricadere sulle lavoratrici e sui lavoratori che sono le/i prime/i a pagare le difficoltà, le criticità, i problemi cui sono sottoposti a causa di carichi e ritmi di lavoro divenuti sempre più gravosi.
La nota della Direzione Aziendale, pur nell’intento di regolamentare tale materia, peraltro già prevista e disciplinata dal CCNL Comparto Sanità, Art. 19, ha però finito per generare elementi di incertezza e confusione.
             Tale nota, alla quale ne sono seguite altrettante emanate dalle Direzioni di alcune Unità Operative e Dipartimenti, evidenzia, per alcuni aspetti, elementi di contradditorietà rispetto alle normative vigenti, nonchè di incerta e complessa applicabilità necessitando, quindi, di ulteriori chiarimenti e precisazioni, al fine di evitare confusione e difficoltà nelle varie Strutture e Servizi Socio Sanitari e per le/gli stesse/i operatrici/operatori.
Infatti, mentre l’Art. 19 del CCNL definisce metodi e procedure per il godimento e la fruibilità delle ferie, ci si trova in presenza di note aziendali che, indubbiamente anche per oggettive necessità, derogano alle norme in vigore (v. il caso del godimento delle ferie, anno 2014, non fruite nel corso dell’anno, che vengono ulteriormente prorogate al 30/09/2015 e/o persino, in alcuni casi, al 31/12 c.a., mentre quelle del 2015 vengono prorogate sino al 30/09/2016).

Il punto più controverso riguarda però l’“obbligatorietà” della fruizione di 15 giorni di ferie dell’anno in corso che, secondo le note, devono essere godute entro il 31/12 dello stesso anno.
In realtà le norme contrattuali danno l’opportunità al dipendente “di frazionare le ferie in più periodi” assicurando comunque, al dipendente che ne abbia fatto richiesta, il godimento di almeno 15 giorni continuativi di ferie “nel periodo 1 giugno - 30 settembre”.
Ciò, quindi, si configura come una tutela e un diritto del dipendente e non oggetto di “obbligatorietà”. Peraltro tale eventualità sarebbe gia contemplata nella norma che stabilisce di poter usufruire, in caso di esigenze personali e di servizio, del godimento delle ferie sino al primo semestre dell’anno successivo.

Peraltro le suddette note, stabilendo “l’obbligatorietà” di usufruire di almeno 15 giorni di ferie “entro il 31/12”, per chi non ne avesse ancora usufruito, non terrebbero nella giusta considerazione il fatto che, il periodo delle festività natalizie, comprende anche i giorni antecedenti e succesivi, allungandosi al Capodanno e all’Epifania e, si sarebbe potuto, quantomeno, estendere tale periodo al 31/01/2016, consentendo così una più agevole ripartizione ed organizzazione dei periodi di ferie tra il personale afferente ai singoli Servizi, Reparti ed Unità Operative, sia nel rispetto delle esigenze dei singoli che dell’organizzazione e della funzionalità stessa dei vari Servizi, evitando così di creare ulteriori difficoltà, disservizi e/o disomogenità di trattamento.

D’altronde l’Azienda esperendo e osservando i principi e i criteri stabiliti dalle norme contrattuali e di legge vigenti, avrebbe già tutti gli strumenti necessari per disciplinare, nei tempi e nei modi utili, in un’ottica di programmazione, collaborazione e condivisione, nel rispetto dei diritti e delle necessità delle/i lavoratrici/lavoratori, la materia in questione.

              Scrivente O.S. chiede, pertanto, che, in merito alle note/circolari inviate dalla Direzione Generale e dalle sue varie articolazioni, vengano meglio chiarite le disposizioni in oggetto.
Distinti saluti
p. il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Cesare Morra –  Paolo Paolacci - Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm/D

n° 83333  del 29/10/2015

Incredibile, ma vero…. Ticket nei Consultori Familiari!!!



 La Regione Lazio sta inviando "Avvisi Bonari" con i quali viene richiesto il "recupero dell'evasione relativa alla compartecipazione dei cittadini alla spesa" alle utenti che hanno usufruito di prestazioni sanitarie presso i Consultori familiari della Asl Rm/D, persino quelle effettuate nel 2010.

Lor Signori ignorano che, come da Legge nazionale n°405/1975 e Legge Regionale 15/1976, le prestazioni Consultoriali sono TOTALMENTE GRATUITE e ad accesso diretto senza necessità, quindi, di prescrizione medica.

 Il Cobas Asl Rm/D chiede urgentemente revoca di tali ingiustificati e vergognosi provvedimenti e, allo stesso tempo, immediati chiarimenti in merito a tale incredibile decisione.


Cobas Asl Rm/D

Roma, 29 ottobre 2015

Cedimento controsoffitto/infiltrazione di acqua Utic/Cardiologia P.O. G.B. Grassi.

Al Presidente Regione Lazio
On.le Nicola Zingaretti
Al Direttore Generale Asl Roma D
Dr. Vincenzo Panella
Al  Direttore Sanitario Aziendale
D.ssa Flavia Simonetta Pirola
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario P.O. G.B. Grassi
Dr.ssa Paola Masala
Al Dirigente U.O.C. S.Pre.S.A.L.
Dr.ssa Orietta Angelo Santo
Al Dirigente U.O.C. Gestione Patrimonio Immobiliare
Ing. Domenico Di Nino
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
E, p.c.  Al Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U



                Scrivente O.S., a seguito dell’ennesimo episodio venuto a verificarsi nella notte tra il 18 e 19 ottobre u.s., a soli due mesi dal precedente evento avvenuto in data 11 agosto 2015, che aveva reso necessario persino l’intervento dei Vigili del Fuoco, per il cedimento di alcuni pannelli del controsoffitto, a causa di “infiltrazioni d’acqua”, presso il reparto Utic/Cardiologia del G.B. Grassi, così come denunciato, a mezzo stampa, da questa stessa O.S., esprime la profonda preoccupazione per le difficoltà, i disagi, le tensioni che tali episodi generano e, soprattutto, per i rischi che comportano per gli operatori e per gli stessi cittadini/utenti.

    Il ripetersi di tali incresciosi episodi, riteniamo, non possa essere addebitato semplicemente ad eventi atmosferici che, per quanto persistenti, non risultano essere stati così “estremi”, maad una possibile carenza, insufficienza e/o inadeguatezza dei controlli e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui continuamente necessita una struttura come quella che ospita il Presidio Ospedaliero G.B. Grassi.

    Il susseguirsi, a distanza di soli due mesi,di tali circostanze pone, domande e richiede risposte che non possono essere eluse.

Poiché, nel corso degli anni, risultano essere stati effettuati anche diversi interventi di “manutenzione straordinaria”, che hanno, peraltro, comportato un impegno di spesa di diverse migliaia di euro, ci si chiede, e si chiede, con quali criteri tali interventi siano stati realizzati e se siano stati effettuati i dovuti e necessari collaudi e, se questi, siano stati debitamente certificati.

Il Cobas Asl Rm/D, chiede, pertanto, che siano effettuati, con fondamentale urgenza, tutte le necessarie verifiche e i controlli di agibilità e di messa in sicurezza dell'intera Struttura Ospedaliera G.B. Grassi, a tutela della sicurezza e della salute di tutte le operatrici, degli operatori e dei cittadini/utenti.
Chiede, inoltre, che venga avviata un’indagine Tecnico/Amministrativa ai fini dell’accertamento delle cause e delle eventuali responsabilità su quanto accaduto, nonché in merito ai costi e agli impegni di spesa sostenuti, alla tipologia, all’adeguatezza e all’efficacia degli interventi sino ad oggi realizzati.

Distinti saluti



p. il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegati R.S.U.
Cesare Morra – Paolo Paolacci - Claudia Piermaria

Prot. Asl Rm/D

n. 82374 del  26/10/2015