venerdì 7 agosto 2015

C’E’ ANCORA QUALCOSA DA TAGLIARE... IN SANITA’?!


 
          Come una goccia cinese… dal 2000 (legge Bindi con la trasformazione degli Ospedali in Aziende) l’offerta Sanitaria Pubblica, di anno in anno, è paurosamente diminuita: chiusure di ospedali,  riduzione di posti letto e dei servizi territoriali con la promessa di “riconversioni e razionalizzazioniMAI avvenute, aumento dei ticket per analisi e ricerche, riduzione delle patologie inserite nei LEA (livelli essenziali di assistenza) e dei farmaci gratuiti, pagamento del Pronto Soccorso se non ritenuto grave il motivo della visita… mentre peggiorano complessivamente le condizioni di lavoro e di vita ed aumentano le patologie gravi ed il bisogno, specialmente per le categorie più fragili (bambini, anziani, donne, soggetti con varie dipendenze), di un’assistenza umanizzata e complessiva.
          Il PRIVATO ha sempre più spazio e i finanziamenti per loro vengono garantiti senza verifiche e controlli come la possibilità, per funzionari e politicanti, di arricchirsi sulla pelle ed i bisogni della gente con appalti ed esternalizzazioni.
          La Regione promette controlli, la “centrale unica per gli acquisti”… ma ormai il marciume è quotidianità… e l’offerta sanitaria pubblica subisce una continua e costante riduzione fra scandali, morti che si sarebbero potute evitare, accanimenti terapeutici legati al profitto, ed ORA VOGLIONO RUBARCI ALTRI 10 MILIARDI  che, chiaramente, verranno tolti dalle nostre tasche… oramai totalmente vuote!
Inutile
però lamentarsi e piangere su quello che avevamo;
Inutile
credere che i nostri politicanti, funzionali ed interessati unicamente alla totale privatizzazione di tutti i beni comuni (dalla sanità alla scuola, dall’acqua ai trasporti), cambino rotta;
Inutile
credere che i colpevoli siano “l’ultima ruota del carro” arrivando a scaricare la nostra sana rabbia sui morti di fame come noi (vedi le aggressioni ai lavoratori dell’ATAC mentre Marino impasta la giunta, vedi i migranti rifiutati nei quartieri, vedi i dipendenti pubblici considerati gli artefici di tutti i guai di questo malgoverno);

          Dobbiamo come cittadini, utenti, lavoratori, riprendere lotte e mobilitazioni per dirottare le nostre tasse sui bisogni, strappando dalle loro tasche tutti gli impropri guadagni, i super stipendi, i vitalizzi, le pensioni d’oro, i favoritismi e le illegalità legalizzate!

          Dobbiamo svegliarci senza farci ricattare (vedi in sanità “Per la salute me vendo pure mia madre!”) e senza accettare privato ed assicurazioni, dando vita a comitati di lotta che sappiano imporre i bisogni di salute partendo dai quartieri, dalle città, dalle regioni e facendo piazza pulita di tutte le bugiarde promesse di chi ci ha governato e ci governa da sempre, garantendo a pochi di arricchirsi sull’annientamento di una maggioranza sempre più esasperata.


Luglio 2015

CONFEDERAZIONE COBAS

COBAS Sanità, Università e Ricerca

Viale Manzoni 55 – 00185 ROMA tel.fax 06/49970249 Auletta Policlinico Umberto I


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