Al Commissario Straordinario della Asl Roma 3
Dr. Giuseppe Legato
Al Direttore
Sanitario della Asl Roma 3
Dr. Vittorio Chinni
Al Direttore
Amministrativo della Asl Roma 3
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore
Dipartimento dei Fattori Produttivi
Dr. Filippo Coiro
La scrivente O.S., ha avuto già
occasione di segnalare, a codesta Direzione Aziendale, attraverso alcune note,
questioni e problematiche di particolare delicatezza ed importanza.
Tra queste la nota del 28.01.2016, Prot. n°
6192, con la quale si trasmetteva la nota dell’11.12.2015, Prot. Az. n° 95386, riguardante l’applicazione delle
Legge 161/2014 sull’Orario di lavoro in relazione alle problematiche e alle
criticità che si sarebbero venute a creare, in particolar modo, vista la grave
carenza di personale Medico, Infermieristico e Tecnico, all’interno dei Presidi
Ospedalieri G.B. Grassi e C.P.O..
La
scrivente O.S. esprime profonda preoccupazione per il clima di disagio e
d’incertezza che si sta determinando, per il fatto che, a tutt’oggi, non sono state adottate chiare e
specifiche diposizioni aziendali in merito all’applicazione della stessa. Il
perpetuarsi di tale situazione, riteniamo, possa comportare e determinare,
anche in considerazione della programmazione dei periodi di ferie, gravi e
pesanti ricadute, non solo sulle condizioni di vita e di lavoro delle/dei
operatrici e operatori, ma sulla stessa qualità dei livelli di assistenza e a
tutela dei cittadini/utenti.
A tale
proposito, la scrivente O.S., ritiene, inoltre, che le criticità che
l’applicazione della L. 161/2014, oggettivamente fanno emergere, conseguenza,
soprattutto, della carenza di quelle Risorse Umane e Professionali necessarie
al corretto e adeguato funzionamento dei Servizi, delle Strutture e dei Presidi
Socio Sanitari, vadano lette anche in
relazione allo stravolgimento continuo che da anni si sta vivendo, a causa dei
continui cambiamenti nell’assetto organizzativo/gestionale, della stessa
Direzione Aziendale dell’Asl Rm3 (ex RmD) che sembrerebbe più funzionale ad un
sistematico, coerente processo di
depotenziamento, se non di un vero e proprio smantellamento del Sistema Socio
Sanitario Pubblico, piuttosto che alla sua difesa, al suo potenziamento, al suo
sviluppo a difesa di quel Diritto alla Salute sancito dalla stessa
Costituzione.
Per tali ragioni, la scrivente O.S.,
sollecita un intervento in tal senso al
fine di programmare e organizzare, nel rispetto della normativa suddetta,
l’insieme delle attività e dei servizi all’interno dei P.O. suddetti, onde
evitare, altresì, che singole Unità Operative rimodulino, in maniera autonoma,
gli orari di servizio, finendo per generare, in questo modo, ulteriore
difficoltà operativa/gestionale degli stessi Presidi Ospedalieri.
A tale
proposito si coglie, altresì, l’occasione
per segnalare il vuoto
che da anni è venuto a crearsi nella Direzione delle Professioni Sanitarie e Sociali
(SAI Aziendale) che potrebbe, se affrontato, rappresentare, in un momento così
delicato, un elemento fondamentale per affrontare le gravi emergenze presenti
nelle Strutture e nei Servizi Socio Sanitari.
Altra questione che la scrivente O.S., ha
rappresentato a codesta Direzione Aziendale, (v. nota Prot. n°4293 del 21.01.2016 ) riguarda la “Rotazione di alcuni Coordinamenti Sanitari e di alcune Posizioni Organizzative”
(Delibera n° 30 del
13.01.2016 - Rotazione di alcuni Coordinamenti
Sanitari e di alcune Posizioni
Organizzative).
La scrivente O.S., ribadisce
che la disposizione assunta con la suddetta Deliberazione evidenzia elementi di
irregolarità ed inopportunità dovuti, in particolar modo, al fatto che gli incarichi
di funzione delle Posizioni Organizzative e dei Coordinamenti, peraltro con
diverso peso economico, non possono
essere “trasferiti” e, quindi, mantenuti nel caso di spostamento del titolare
verso altre Unità Operative, come di fatto è avvenuto con la Deliberazione n°30
/2016. Scrivente O.S. rinnova, pertanto, la richiesta di revoca del suddetto
provvedimento al fine, non solo di tutelare gli stessi operatori che si
trovano, per effetto della succitata Deliberazione, nella condizione di oggettiva
illegittimità, ma anche e soprattutto per ripristinare la certezza e la trasparenza del diritto e dare piena
attuazione a quei principi e criteri di organizzazione e di programmazione che
sono, e dovrebbero essere sempre, alla
base del buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.
La Scrivente O.S., non può non ricordare che la revisione delle Posizioni Organizzative e
dei Coordinamenti (v. anche riduzione), malgrado fosse già prevista e compresa
nel mandato delle Direzioni Aziendali (DCA n°34/2010 e DCA n°49/2010) anche se
più volte annunciata dalla precedente Direzione Aziendale, non è stata mai
realizzata.
Scrivente O.S., coglie infine
l’occasione, in considerazione dell’avvicendamento avvenuto presso la Direzione
Aziendale, per rappresentare che in tutti questi anni, come Cobas dell’Asl Rm/3
( ex Rm/D) siamo stati impegnanti su tutta una serie di questioni e
problematiche in merito alle quali abbiamo agito, nel tempo, attraverso note,
documentazioni formali, iniziative e prese di posizione pubbliche al fine di
favorire processi di sensibilizzazione e percorsi partecipativi, in difesa del
Servizio Socio Sanitario Pubblico.
La
documentazione e il materiale da noi prodotto sono pubblici e agli atti della
stessa Amministrazione e se ne auspica, chiaramente, un’adeguata
considerazione.
A tal fine scrivente O.S. chiede un incontro per poter
meglio e compiutamente rappresentare l’insieme delle problematiche presenti all’interno dell’Azienda, augurandosi,
in ogni caso, che la scrivente O.S. venga convocata, in sede di confronto congiuntamente
alle altre OO.SS..
Cordiali
saluti
p. il Cobas
Asl Rm/3
le/i Delegati
R.S.U.
Cesare Morra - Paolo Paolacci
- Claudia Piermaria
Prot. Asl Rm/3
n° 9785 del 10/02/2016
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