mercoledì 9 novembre 2016

Cercano di rinchiuderci nella gabbia della passività e dell’indifferenza, ma a questo continueremo a rispondere….




“La libertà non è star sopra un albero,  non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero , libertà è partecipazione”.
Giorgio Gaber

Mentre sempre più difficili stanno divenendo le condizioni di vita e di lavoro per le Lavoratrici e i Lavoratori che ancora non vedono rinnovato il loro contratto di lavoro, ormai fermo al 2009 (nonostante la sentenza n. 178 del 24 giugno 2015 della Consulta sui Contratti Pubblici sancisca  l’incostituzionalità proprio del blocco della contrattazione), si assiste alla quotidiana mortificazione della stessa dignità umana e professionale, calpestata da politiche che tendono sempre più a colpire i principi ispiratori, i valori e il ruolo stesso del Servizio Sanitario Pubblico.

In questo scenario riteniamo inaccettabile ed ingiustificabile la “blindatura” della RSU da parte di CGIL CISL UIL  nel mantenere le Rappresentanze Sindacali Unitarie in uno stato di completo immobilismo.
Problemi importanti che a tutt'oggi restano ancora irrisolti, anche perché mai realmente affrontati, temi che riguardano l'insieme del Sistema delle Relazioni Sindacali, non solo nel rapporto  con la Direzione Aziendale, ma, soprattutto, nel rapporto e nel confronto con le Lavoratrici e i Lavoratori.
Anche gli accordi firmati (v. Fasce, Obiettivi, ecc.) tra la Direzione Aziendale, le OO.SS. e la RSU sono stati sottoscritti senza una pur minima consultazione e senza  il confronto con le Lavoratrici e i Lavoratori oggi, alla luce dei fatti, si può solo constatare quanto segue:

   Non risulta ancora attuata la "Ricognizione del Personale e la Riorganizzazione dei Servizi, delle Strutture e delle attività sulla base delle Risorse Umane e Professionali realmente disponibili” (v. Piani Operativi Regionali 2011- 2012 DCA 113/2010) soprattutto in relazione all’applicazione della L. 161/2014 sull’Orario di lavoro.
   Nonostante le varie convocazioni, i continui rinvii e i vari proclami ed annunci da parte della Direzione Aziendale, i fantomatici "Tavoli tecnici" (a cui avrebbe dovuto seguire “l’immediata” convocazione di una Trattante mai avvenuta) e le anomale  "consultazioni" tra singole sigle sindacali con la Direzione stessa, siamo arrivati a Novembre ed ancora nulla è avvenuto rispetto alla Riduzione di P.O. e Coordinamenti,  peraltro, prevista dal DCA n. 34/2010 e DCA n. 49/2010 che sta determinando, di fatto, la riduzione del fondo per il Comparto e, quindi, il mancato scorrimento della graduatoria, per i restanti aventi diritto alla Progressione Economica Orizzontale (Fasce).
   Nonostante uno "Stato d'agitazione"  indetto dalla RSU, nonostante  le minacce di sanzioni per il pericolo che non si veda applicata e rispettata, proprio per la mancanza di un’adeguata politica di assunzioni, la L. 161/2014 sull'Orario di Lavoro, entrata in vigore il 25 Novembre 2015, nonostante sia la Regione Lazio, sia la Direzione ma anche alcune sigle sindacali, che con enfasi fuorviante e propagandistica, hanno diramato annunci e proclami, rivendicando "grandi risultati”, rispetto al numero di personale in entrata, questo non è di fatto avvenuto,  impedendo non solo l'applicazione della Legge stessa ma lasciando le Lavoratrici ed i Lavoratori in balia degli eventi, senza alcuna tutela e garanzia.

A seguito di questo Le/i Delegate/i RSU del Cobas Asl Rm/3, della FIALS e del NurSind, ritenendo che tale situazione stia determinando, di fatto, un preoccupante stato di passivizzazione, d’inattività ed inadeguatezza dell'Azione e dell’Agire Sindacale stesso, indicono

un' ASSEMBLEA GENERALE

per  Venerdì 11 Novembre,alle ore 11:00,
Aula Bramante di Casal Bernocchi
 per confrontarsi, promuovendo un percorso di partecipazione democratica

L’ASSEMBLEA E’ APERTA A
TUTTE/I LE LAVORATRICI E I LAVORATORI  

Le/i Delegate/i RSU
Cobas ASL Rm/3, FIALS e NurSind



Roma, 03 novembre 2016

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