lunedì 4 ottobre 2010

CAMBIANO I MUSICISTI MA LA MUSICA E' SEMPRE LA STESSA...

COMUNICATO STAMPA
Il COBAS ritiene ingiustificabile e grave la decisione, da parte della Regione Lazio, in merito al mancato rinnovo dell’incarico a Commissario dell’AUSL RM/D, Dr.ssa Graziella Ansuini ( per quale motivo..?) incarico, ricordiamo, affidato temporaneamente dal 1 luglio u.s., in attesa della nomina definitiva dei Direttori Generali in tutte le Aziende Sanitarie del Lazio. . ..Ora abbiamo il ” Commissario” del Commissario…!!!
Tale decisione avviene in un momento già grave per la sanità laziale, in attesa, peraltro, di un riordino complessivo che non potrà non comportare ricadute sempre più dannose e pesanti sui Servizi Socio Sanitari Pubblici, per gli operatori e per i cittadini, anche in ragione delle proposte di riordino della Rete Ospedaliera che porteranno al ridimensionamento e al taglio ( circa 2800 ) dei posti letto e alla chiusura di circa 24 ospedali, determinando, peraltro, in modo particolare, un gravoso squilibrio tra il Centro e le Province del Lazio.
Ci sembra un’ulteriore beffa, oltre al danno, far prevalere ancora una volta pratiche, logiche e manovre spartitorie, frutto di equilibri ed appetiti politici che poco hanno a che fare con i bisogni e le necessità di funzionalità e razionalità della Gestione della Salute Pubblica.
Pertanto non possiamo che denunciare questo stato di cose e chiamarlo con il suo vero nome…: …LOTTIZZAZIONE…!!!
La lottizzazione è una degenerazione gravissima che ha sempre caratterizzato il Servizio Sanitario Nazionale e che è andata sempre più affermandosi con l’introduzione della figura dei Direttori Generali nelle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere con i quali si è cercato, apparentemente, di dare risposte, in nome dell’efficienza e dell’efficacia, ad un’idea di gestione di carattere privatistico e falsamente manageriale; come se i diritti e, soprattutto, la salute delle persone potessero essere considerati una merce, un bene di consumo, ma che, di fatto, per il ruolo e per il potere monocratico e assoluto assegnato ai Direttori Generali, non solo ha finito per mortificare, soffocare e reprimere quell’idea di gestione democratica e partecipata della Cosa Pubblica, che era nello spirito riformatore della L.833/78, ma ha finito per diventare strumento ed elemento di occupazione e spartizione dello Stato da parte dei partiti con tutte le conseguenze degenerative verso quei fenomeni di dominio, clientelismo ed autoritarismo, che questo sistema ha determinato.
I Direttori Generali, nello svolgimento del loro ruolo, hanno dimostrato, sino ad oggi, che non hanno idea di cosa sia la “ Cosa Pubblica”, il Servizio e il Bene Pubblico; non considerano la necessità, l’opportunità che, per poter rendere più efficienti, più efficaci e, soprattutto, più umani l’insieme dei servizi socio sanitari dedicati alla cura e all’assistenza delle persone e per cercare di farli meglio funzionare e per rispondere appieno alle esigenze, ai bisogni ed ai diritti di salute delle persone, questi hanno bisogno di essere “ Governati” attraverso percorsi, processi e gli strumenti della pratica della Democrazia e della Partecipazione, con il coinvolgimento diretto ed indispensabile di tutte quelle competenze, quei saperi, quelle sensibilità presenti all’interno del Servizio Pubblico rappresentato dalle molte e molti operatrici ed operatori che vi lavorano.
Il COBAS della AUSL RM/D, nel denunciare, ancora una volta, questo stato di cose che genera ed aggrava ulteriormente la confusione e il disorientamento nella Gestione del Servizio Sanitario Pubblico, rinnova il suo impegno, al di fuori di qualsiasi opportunità e compatibilità politico/sindacale/aziendale, in difesa delle condizioni di vita e di lavoro delle/dei lavoratrici/tori, del Servizio Pubblico e del Diritto alle cure e alla Salute per tutte/i i cittadini.

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