giovedì 11 aprile 2013

SIAMO STATI FACILI PROFETI.





                                                                        
Questi sono degli stralci di quanto noi COBAS segnalavamo   nella nota    Prot. Asl Rm/D  n°109619 del 12/12/2012    indirizzata  a tutti i dirigenti della ASL, all’Associazione Regionale Salute Mentale  Lazio e   al Consiglio delle Delegate e dei Delegati  R.S.U.  riguardo le problematiche e criticità Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura del P.O. G.B. Grassi.

“in particolare, risulta, come già segnalato più volte dalle operatrici e operatori del reparto, la questione riguardante la presenza di letti in soprannumero nel corridoio, presenza dovuta, indubbiamente, alla continua richiesta di ricoveri….
La presenza di letti nel corridoio, in ogni caso costituisce elemento di violazione della dignità e dei diritti della persona, ma riteniamo rappresenti in determinate circostanze, un ulteriore elemento di criticità e di difficoltà, se non di rischio, per persone ricoverate in particolari e complesse condizioni di alterazione delle funzioni cognitive. Ciò non facilita, certamente, il ruolo e il compito delle operatrici e degli operatori incaricati dell’assistenza, ma, soprattutto, le necessarie  condizioni di idoneità per il paziente ricoverato….
Non può inoltre non essere sottolineato, come tale situazione vada ad incidere nelle delicate e complesse condizioni psico-fisiche di queste persone che potrebbero trovarsi, a volte,  in uno stato di “contenzione ”….
Riteniamo che tali situazioni non favoriscano quei necessari percorsi, tendenti ad evitare che il ricovero psichiatrico si trasformi in un ulteriore elemento di tensione e di frattura anziché in un’ opportunità positiva, indispensabile all’interno del progetto terapeutico/riabilitativo….”
Da allora nulla è stato fatto
anzi la situazione si è ulteriormente aggravata,
gli episodi di violenza tra i ricoverati sono aumenti, richiedendo sempre più spesso l’intervento della magistratura e delle forze dell’ordine,
i letti in sovrannumero sono sempre più numerosi, (in questo momento abbiamo 23 posti letto occupati contro i 13 in cui è strutturato il reparto),
in queste situazioni è precluso agli operatori quel minimo per poter operare in condizioni di sicurezza e dignità professionale.
Già la precedente si concludeva nel seguente modo:
Scrivente O.S. chiede pertanto interventi tesi a garantire funzionalità, efficienza ed efficacia ai fini di una più idonea condizione qualitativo/assistenziale del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale G.B. Grassi a  tutela delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori e nel rispetto della salute, dei diritti e della dignità stessa delle persone ricoverate.”
CHE ALTRO DEVE ACCADERE AFFINCHE’ SI AFFRONTI QUESTA VERGONOSA SITUAZIONE
09/04/13 

Cobas Asl Rm/D

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