giovedì 21 maggio 2015

Richiesta ripristino visualizzazione Atti Deliberativi Asl Rm/D.

Al Presidente della Autorità nazionale Anticorruzione
Dr. Raffaele Cantone
Al  Presidente e Commissario ad Acta Regione Lazio
On.le Nicola Zingaretti
Al Sub Commissario alla Sanità Regione Lazio
Dr. Giovanni Bissoni
Al Direttore Generale
Dr. Vincenzo Panella
Al Direttore Amministrativo
Dr. Paolo Farfusola
Al Direttore Sanitario
D.ssa Flavia Simonetta Pirola
Al Dirigente  U.O.C. AA.GG.  Studi e Documentazione
Dr. Marco Lapalorcia
e, p.c.  Al Consiglio delle/i Delagete Delegati della R.S.U.


        
Scrivente O.S con nota Prot. n° 9253 del 3 febbraio c.a. ha segnalato alla Direzione Generale  della Asl Roma D, al Presidente della Regione Lazio, On.le Nicola Zingaretti  ed al Sub Commissario alla Sanità Regione Lazio Dr.Giovanni Bissoni osservazioni e rilievi in merito alla decisione di sospendere, dal 2 dicembre 2014, la visualizzazione sul portale interno aziendale delle Deliberazioni e Determinazioni adottate dalla stessa.
Tale disposizione ha determinato, e determina, in termini operativi, notevoli disagi e difficoltà nelle attività lavorative degli operatori e degli stessi uffici.
La pubblicazione degli Atti Deliberativi sul portale interno aziendale aveva di fatto realizzato una Banca Dati dei provvedimenti dove era consentito l’accesso e la visualizzazione degli atti necessari, sia per le varie attività lavorative, sia per le informazioni e la conoscenza in merito all’attività ed alle azioni aziendali, soprattutto, in considerazione del fatto che le funzioni di una struttura pubblica hanno come presupposto fondamentale la conoscenza degli atti/documenti predisposti e proposti  da Unità Operative e Servizi diversi da quelli d’appartenenza.
Uffici e Servizi aziendali hanno avuto, quindi, la necessità di attivare nuove procedure di comunicazione interne per colmare il difetto di informazione venutosi a creare, con un conseguente ed inevitabile dispendio di risorse, aumentando al contempo il rischio, inoltre, di determinare inefficienze e disservizi ed aggravando ulteriormente, considerata anche la carenza del personale, i carichi di lavoro esistenti.
Tale decisione, peraltro attuata senza alcuna preventiva informazione e comunicazione alle Unità Operative aziendali e, di conseguenza, a tutti gli operatori e operatrici, senza che ne venissero spiegate e dichiarate le ragioni e le motivazioni, è apparsa, e appare, in aperta contraddizione, nonchè in profondo contrasto, con i principi stessi di trasparenza e integrità che dovrebbero sempre caratterizzare l’attività e l’azione di un’Azienda Pubblica; principi, peraltro, richiamati anche nell’ “Atto di Autonomia Aziendale”, Deliberazione n° 676 del 12.11.2014, approvato con D.C.A. n. U00111 del 19.03.2015, dove nell’art.10 si attribuisce particolare rilievo al tema della trasparenza e dell’integrità” così come previsto dal D.Lgs. n° 150/2009 - art.11 - che intende la trasparenza  come: “accessibilità’ totale anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione ....,allo scopo di favorire forme diffuse di controllo, del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità”.
            Nella richiamata nota n° 9253/2015 veniva rappresentato, inoltre, come, l’azione perseguita dalla Direzione aziendale, fosse in palese contrasto anche con i principi e i criteri di razionalità, di efficienza e funzionalità che dovrebbero ispirare le attività di ogni Azienda della Pubblica Amministrazione, oltrechè della necessità di realizzare ed attuare quei processi di semplificazione dell’azione amministrativa più volte enunciati e richiamati anche dalla normativa vigente.
            Tutte le sopraindicate osservazioni non hanno, ad oggi, avuto esito alcuno. L’unica modifica che si è potuta riscontrare è stato l’aggiornamento dell’elenco dei provvedimenti pubblicato sul sito istituzionale.
Scrivente O.S. ritiene, in ogni caso, che la pubblicazione dell’elenco degli atti, con la sola indicazione dell’ “oggetto”, non solo non rende ben identificabile il contenuto ed il rilievo dell’atto stesso, ma non garantisce, soprattutto, la necessaria, trasparente e completa visualizzazione, informazione  e, quindi , la conoscenza e l’approfondimento stesso degli atti e dei loro contenuti.
Si fa presente, peraltro, che lo stesso D.Leg.vo n° 33/2013 “Obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” prevede (art.23) che, per particolari provvedimenti amministrativi, (appalti di lavori, forniture e servizi, concorsi per l’assunzione del personale) venga data pubblicazione del  “contenuto, dell'oggetto e della eventuale spesa prevista.”
Scrivente O.S., pertanto, ritiene le disposizioni adottate dalla Asl Roma D in contrasto con quella esigenza di trasparenza nelle attività delle Istituzioni Pubbliche, soprattutto tenuto conto, anche, dell’attuale contesto nazionale e locale, dove l’intreccio di interessi politici, economici e finanziari, se non di natuta criminale, come emerso dalle cronache legate alle indagini su “Mafia Capitale”, ha finito per condizionare e contaminare l’attività e l’azione dell’Amministrazione Pubblica.
Scrivente O.S., sollecita, quindi, interventi atti a ripristinare la pubblicazione e la visualizzazione dei provvedimenti approvati dalla Azienda.
Un mancato, ulteriore, riscontro rappresenterebbe una aperta negazione e violazione di quei principi di trasparenza, buon  andamento, imparzialità ed  efficienza delle attività della Pubblica Amministrazione.

Distinti saluti




      p. il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegati R.S.U.
Cesare Morra - Paolo Paolacci - Claudia Piermaria

  
     

Prot. Asl Rm/D
n° 41040 del 21/05/2015



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