Con un incredibile,
ingiustificabile e vergognoso blitz la Direzione Aziendale, attraverso un’
”informativa” del 16 ottobre 2014, avrebbe disposto, con la massima urgenza, il
trasferimento, entro e non oltre il pomeriggio del 21 ottobre p.v., degli
operatori e delle operatrici della UOCI TSMREE in servizio presso il S.
Agostino, dal secondo al primo piano. Tale spostamento si renderebbe necessario
per avviare la ristrutturazione del Presidio suddetto e per la realizzazione
della “Casa della Salute” prevista, secondo quanto annunciato in occasione del
Consiglio Straordinario del X Municipio del 7 ottobre u.s. dal Direttore
Generale Dott. Vincenzo Panella, entro l’anno in corso.
Ancora una volta
assistiamo a un improvviso e repentino spostamento, come se non fossero bastate
l’esperienza, la storia e le vicende che hanno accompagnato i precedenti
trasferimenti e le collocazioni dei Servizi Socio-Sanitari di questo
territorio. Allora, come oggi, tali trasferimenti avvennero in modo rocambolesco e al di fuori
di ogni criterio di programmazione ed organizzazione, creando disservizi e non pochi disagi agli
operatori e ai cittadini utenti, in previsione della realizzazione del
Progetto, presso il Presidio S. Agostino, della “Casa della Salute della Donna
e del Bambino”. Si disse allora che tale sacrificio si rendeva necessario
proprio perché, all’interno di quel Presidio, dovevano trovare giusta ed idonea
collocazione, nell’ambito del suddetto Progetto, motivo stesso dello
stanziamento e del finanziamento per i lavori di ristrutturazione del Presidio
S, Agostino, quei Servizi ivi esistenti come il Consultorio Familiare, Tsmree,
Vaccinazioni, ecc.. Il Progetto prevedeva inoltre una serie di attività,
iniziative ed interventi idonei per essere completamente e definitivamente
realizzato (v. Sportello Antiviolenza, Centro per il Bambino Autistico, ecc.).
Tale disposizione
riteniamo non solo rappresenti l’abbandono e l’annullamento del Progetto della
Casa della Salute della Donna e del Bambino, tanto propagandato e inaugurato
più volte, ma evidenzia il rischio che servizi fondamentali come il Tsmree possano subire, in un territorio già
carente di strutture e servizi, un depotenziamento, se non vero e proprio
smantellamento, perché, di fatto, vengono fortemente ridimensionati luoghi e
spazi pensati specificatamente per favorire un migliore e più idoneo approccio
comunicativo/terapeutico/riabilitativo.
Spetterà la stessa sorte
al Consultorio Familiare di Ostia, che si ricorda essere l’unico, insieme al
Consultorio Familiare di Acilia, presente nel X Municipio quando ne sarebbe
previsto 1 ogni 20.000 abitanti e per i quali servizi sono stati definiti
precisi requisiti e criteri strutturali, tecnici e organizzativi come da
Decreto della Regione Lazio n° 90 del 10/11/2010?
Riteniamo che tale
disposizione, rappresenti una forzatura in quanto realizzata senza alcun
confronto e in un momento, peraltro, in cui è ancora in via di definizione, e
quindi di approvazione da parte della Regione Lazio, l’Atto Aziendale.
Pertanto verrebbe, di
fatto, annullato un Progetto, quello della “Casa della Salute della Donna e del
Bambino”, approvato e finanziato dalla
Regione Lazio, e avviato un nuovo “Progetto di Casa della Salute” del quale non
si conoscono ancora programmi, servizi, attività e risorse umane e
professionali con i quali questo dovrebbe essere realizzato.
Il Cobas Asl Roma D
denuncia ancora una volta un metodo di gestione che risponde più a una logica
padronale della Cosa Pubblica che a un’idea di governo delle problematiche,
criticità, necessità e bisogni del Territorio e che veda coinvolti e partecipi
le Realtà Sociali, le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni degli utenti,
ecc..
Il Cobas Asl Roma D denuncia
altresì come, ancora una volta, si assumano decisioni ledendo, mortificando e
umiliando la dignità umana e professionale delle operatrici e operatori che,
senza alcun preavviso, coinvolgimento né condivisione, si vedono costretti, in
brevissimo tempo, a “dover sloggiare” con il rischio di pesanti ricadute sulle
attività e sui livelli quantitativi e qualitativi offerti ai cittadini utenti.
Il Cobas Asl Roma D,
infine, si riserva di segnalare e denunciare eventuali disagi e disservizi che
verranno a determinarsi in seguito a tale decisione.
Cobas Asl Rm/D
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