martedì 27 maggio 2008

I LAVORATORI SANITARI DEL CPO DI OSTIA PER MANCANZA DI PERSONALE FANNO ORE STRAORDINARIE E NON VENGONO INTEGRALMENTE PAGATI.NOTA DEL COBAS AUSL RM D



Roma, 26/05/2008

Al Direttore Generale AUSL RM/D
Dr.ssa Giuseppina Gabriele
Al Direttore Sanitario Aziendale
Dr. Maurizio Rango
Al Direttore Amministrativo Aziendale
Dr. Antonio Scuteri
Al Direttore Sanitario G.B. Grassi
Dr. Lindo Zarelli
Al Direttore Sanitario C.P.O.
Dr. Mario Bianchi
Al Dirigente U.O.C. Amministrativa Presidi Ospedalieri
G.B. Grassi e C.P.O.
Dr.ssa Paola Savina
Al Direttore del Dipartimento Area Risorse Umane e AA.GG.
U.O.C. Reclutamento e Stato Giuridico del Personale
Dr. Filippo Coiro
Al Dirigente S.A.I.
Dr. Andrea Tranghese
Al Dirigente S.A.I. Ospedaliero
Dr.Luciano Pietrarelli
e,p.c. Al Coordinatore del Consiglio dei Delegati R.S.U.
Eugenio Bellomo


Oggetto: pagamento ore di straordinario.


Con nota Prot. n° 26868 del 31/03 u.s., i sottoscritti delegati R.S.U. segnalavano il mancato pagamento delle ore di straordinario effettuate dal personale infermieristico, in particolar modo nella struttura Ospedaliera C.P.O..
Nonostante tale segnalazione, pur avendo, con lo stipendio di aprile u.s., provveduto al pagamento di una parte dello straordinario effettuato, specificatamente quello relativo al pregresso periodo settembre – dicembre, risulta che, malgrado vari incontri svolti tra i Rappresentanti delle R.S.U. e la Direzione Sanitaria la situazione, a tutt’oggi, risulta non essere definita in modo corretto e rispettoso delle normative vigenti ( Art. 34 CCNL del 7.04.199 ).
Risulterebbe, infatti, che il Direttore Sanitario della struttura Ospedaliera C.P.O. continua a non firmare lo straordinario realmente effettuato, peraltro già sottoposto a precedente verifica, sia dalle C.P.S.E ( Capo Sale ), che dal Responsabile delle varie U.O.C., ma ne autorizza il pagamento solo di una parte e, specificatamente solo 150 ore, suddivise tra le due U.O.C. ( II° e III° Piano, Unità Spinale e IV° Piano, Medicina Fisica e Riabilitazione ), mentre per il restante orario straordinario effettuato, non si conosce quale destinazione abbia, considerato che non viene data, agli operatori/trici neanche la possibilità di recuperarlo.
Risulterebbe persino che non sia stato dato mandato al pagamento per lo stipendio di maggio, neanche delle 150 ore di straordinario già autorizzate per il mese di aprile, in quanto non sarebbe stato stabilito dal Direttore Sanitario, della struttura Ospedaliera C.P.O., il monte ore da pagare per ogni singolo dipendente.
Si rammenta che le turnazioni stabilite preventivamente dal Dirigente Infermieristico e avallate dal Direttore Sanitario, servono a garantire il minimo dei livelli assistenziali che sarebbero la garanzia stessa per i cittadini/e utenti al fondamentale e primario riconoscimento del diritto di cura.

Per poter garantire i minimi livelli assistenziali nel mese di gennaio sono state effettuate 251 ore circa di straordinario, nel mese di febbraio 353 ore, a marzo 540 ore ed infine ad aprile 411 ore, ma solo 150 ore per ogni mese sono state messe in pagamento. Chiediamo di conoscere i motivi di tale incomprensibile ed ingiustificabile atteggiamento.

Si ribadisce, ancora una volta, che il lavoro straordinario non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione del lavoro ( art.34 CCNL del 7.04.1999 ) e che lo stesso dovrebbe avere, sempre e comunque, carattere di eccezionalità. Ci troviamo, invece, ad un ricorso preventivo, continuativo, e oramai “istituzionalizzato”, dell’orario di straordinario che, oltre a non coprire la gravi carenze di organico esistenti, comporta per gli operatori/trici, un aumento dei carichi e dei ritmi di lavoro che divengono ancor più gravosi e stressanti in presenza dei particolari compiti e mansioni che gli stessi debbono svolgere nei vari reparti e servizi. Ciò è condizione di rischio per la salute psico – fisica e l’incolumità per gli stessi operatori/trici e può divenire fattore determinante di rischio e nocumento per la qualità delle prestazioni professionali/infermieristiche nei confronti dei cittadini/e utenti.
Si vuole ancor più sottolineare come il ricorso continuo all’orario di straordinario, quando questo viene messo a recupero compensativo, cosa che non può, comunque, essere imposto e può essere svolto solo ed esclusivamente su richiesta del lavoratore/trice, e che dovrebbe, oltretutto, essere fruibile nel mese successivo alle ore di straordinario effettuate ( comma 6 Art. 34 del CCNL del 7.4.1999 ), comporta un ulteriore aggravio delle già croniche carenze del personale che si vanno ad aggiungere alle varie assenze per diverse tipologie come le malattie, le ferie, ecc.. Si fa, altresì notare, come proprio con l’avvicinarsi del periodo estivo e la conseguente fruizione delle ferie non potranno, allo stato attuale, all’interno delle U.O.C. del C.P.O., essere garantiti neanche i minimi assistenziali e che il già esiguo budget di 1000 ore di straordinario semestrali non saranno sufficienti a coprire l’eventuale ulteriore riduzione degli organici.
Appare evidente come tale situazione rappresenti un vero rischio e pericolo per la quantità e la qualità delle prestazioni e dell’assistenza nella Struttura Ospedaliera C.P.O., come altrettanto evidente è che questa situazione non può essere fatta gravare ulteriormente sulle condizioni di vita e di lavoro degli operatori e delle operatrici.
Questa O.S. chiede di porre fine allo stato di confusione e pressappochismo, si dica chiaramente cosa si vuol fare della struttura Ospedaliera del C.P.O. Pensiamo che debbano cessare i comportamenti ambigui, discriminatori ed arbitrari, manifestati sino ad ora, che determinano disuguaglianze e disparità di trattamento tra gli operatori/trici nell’Azienda USL RM/D e rappresentano una palese violazione dei più elementari diritti normativi ed economici nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Si chiede, pertanto, di provvedere al pagamento di tutte le spettanze economiche e di autorizzare i recuperi compensativi richiesti dai singoli operatori/trici. Altresì, di attivare, con carattere d’urgenza, tutte le procedure per il reperimento e l’adeguamento degli organici, anche attraverso una corretta e trasparente ricognizione del personale recentemente assegnato e collocato, segnalando, inoltre, a tutti gli Organi competenti, lo stato d’emergenza, denunciando il rischio di non poter garantire, nelle attuali condizioni ed alla vigilia della stagione estiva, i livelli minimi di assistenza sanitaria, per la carenza e l’assenza del personale, nelle strutture sanitarie del XIII Municipio ( Pronto Soccorso, Reparti G.B. Grassi, Ospedale C.P.O., ecc. ).
Tale situazione, pensiamo, imponga scelte ed iniziative chiare, incisive e trasparenti in grado, non solo di tutelare le condizioni ed i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ma di difendere, tutelare e affermare il diritto alla salute per tutti e tutte i cittadini/e.

Distinti saluti
Prot.n°43227 del 26/O5/2008
AUSL/RMD
COBAS AUSL RM D
I DELEGATI R.S.U.
CESARE MORRA-ANTONIO NOCERA


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