lunedì 6 ottobre 2008

NOTA SU ATTIVITA' TUTELA SALUTE MENTALE ETA' EVOLUTIVA 13°MUNICIPIO DEL COMUNE DI ROMA 2°DISTRETTO AUSL RM D LISTE DI ATTESA


COBAS AUSL RM D
Roma 06.10.2008


Al Direttore Generale AUSL Roma Dr.ssa Giuseppina Gabriele
Al Direttore Sanitario Aziendale Dr. Maurizio Rango
Al Direttore Amministrativo Dr. Antonio Scuteri
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali Dr. Filippo Coiro
Al D. R- U.O. Tutela della Salute Mentale Età Evolutiva Dr. Lorenzo Toni
Al D. R- U.O. Tutela della Salute Mentale Età Evolutiva Fiumicino Dr. Enrico Nonnis
e,p.c. Al Presidente della Regione Lazio On. Piero Marrazzo
Al Presidente del XIII Municipio Comune di Roma On. Giacomo Vizzani
All’ Assessore ai Servizi Sociali, alla Scuola e alla Casa del XIII Municipio
On. Ludovico Pace
Al Presidente della Commissione Servizi Sociali XIII Municipio
Cons. Monica Picca
Ai Capo Gruppo del Consiglio del XIII Municipio
Al Coordinatore delle R.S.U. Eugenio Bellomo

Oggetto: attività Tutela Salute Mentale Età Evolutiva 13° Municipio Distretto 2 - Liste d’attesa.

Scrivente O.S., intende con la presente, precisare alcune questioni relative al gravoso problema delle liste d’attesa legata alle attività dell’Assistenza neuropsichiatrica in Età Evolutiva. Ciò allo scopo di contribuire ad un approfondimento delle problematiche suddette, anche in seguito ad alcune notizie apparse sugli Organi di Stampa, in cui viene data notizia dell’ intenzione, da parte della Direzione Aziendale, di avviare un’indagine interna allo scopo di conoscere le ragioni dei lunghi tempi d’attesa e di provvedere ad una riorganizzazione del Dipartimento e delle attività suddette.
Crediamo sia utile ricordare che i Servizi ( T.S.M.R.E.E. ) preposti all’Assistenza neuropsichiatrica e alla cura delle patologie in Età Evolutiva ( 0 - 18 anni ) rappresentano anche uno strumento importante di prevenzione per le patologie neuropsichiatriche dell’età adulta ( depressioni, comportamenti autodistruttivi, violenze, ecc. ) e delle patologia legate alle varie dipendenze ( tossicodipendenze, alcolismo, gioco d’azzardo, anoressia, bulimia, ecc. ).
All’interno del suddetto servizio trovano applicazione quattro Aree di intervento, sia sotto l’aspetto sanitario che sociale:
- Neurologia ( epilessie, paralisi cerebrali infantili, patologie neuromuscolari, ecc );
- Neuropsicologia ( disturbi specifici e aspecifici di apprendimento, disturbi del linguaggio, ecc);
- Psichiatria ( autismo, psicosi, depressione, anoressia, bulimia e altri disturbi del comportamento, ecc. );
- Riabilitazione ( disturbi motori, cognitivi, neuropsicologici e psichiatrici).
Già il Piano Sanitario Regionale 2002 – 2004 sottolineava l’importanza della promozione
della salute mentale evidenziando l’opportunità di favorire tutti gli interventi di prevenzione in particolare quelli diretti all’individuazione precoce dei quadri patologici sia di tipo cognitivo psicomotorio che sul piano del disagio psichico.
Tale premessa, peraltro rappresentata compiutamente ed in modo più opportuno in una relazione redatta dagli operatori/trici del TSMREE del presidio Sant’Agostino, di cui la R.S.U. è venuta a conoscenza in occasione di incontri precedentemente svolti, sembra importante per capire i campi di intervento e le problematiche in cui tali servizi si trovano ad operare.
Se per l’appunto, come rappresentato da questa O.S. nella nota/documento del 30/09 u.s. tali servizi si trovano ad operare in un tessuto urbano, sociale e culturale profondamente trasformato per l’intensità e l’espansione edilizio/abitativa, non accompagnate da un potenziamento e dallo sviluppo dei vari servizi – Socio Sanitari, si presuppone che le forme e le condizioni di disagio e sofferenza, la richiesta dei bisogni e dei servizi e la stessa domanda di salute della popolazione, nel 13° Municipio, siano cresciute in maniera esponenziale senza trovare le necessarie ed adeguate risposte, anzi assistendo alla progressiva riduzione degli operatori/trici ( unica eccezione l’assunzione a tempo determinato di alcuni operatori/trici, per garantire la continuità dell’assistenza ai bambini seguiti dall’Istituto IKT, chiuso in seguito al noto scandalo di “Lady AUSL”. Ciò ha comportato e comporta costi non solo economici per le famiglie che sono costrette a rivolgersi a servizi a pagamento, ma gravosi costi umani e sociali per la salute e la vita stessa delle persone.
Certamente, pensiamo ci sia la necessità di individuare, per tali servizi, sedi idonee, realizzare quantitativamente e qualitativamente ambienti, luoghi/spazi dove i cittadini/utenti e i rispettivi nuclei familiari possano essere accolti, visitati, assistiti, curati nelle più ottimali condizioni, nei Territori di appartenenza e, auspichiamo, che a tal fine si arrivi presto all’assegnazione al suddetto servizio di una parte dei locali dell’ ANFFAS di Via del Sommergibile. Ciò, però, risulterebbe insufficiente ad affrontare il gravoso e annoso problema delle liste d’attesa per le attività di cura, recupero e riabilitazione, ( Logoterapici, Neuropsichiatrici, Psicologici e Fisioterapici ).
Grave risulta la situazione per le terapie riabilitative, dove la continua e progressiva domanda rende, di fatto, impossibile poter ritenere i tempi d’attesa compatibili con qualsiasi intervento di recupero e riabilitazione delle varie patologie.
I tempi, per l’inizio di un percorso riabilitativo ( v. Logopedia ), risultano di oltre un anno di attesa. Il dato è confermato dall’esistenza di liste di attesa, anche più lunghe, presso i Centri Riabilitativi accreditati ( ex art. 26 L. 833/78 ).
Si stimano in circa 200, nel 13° Municipio - Distretto 2 i minori in lista d’attesa o alla AUSL o ai Centri accreditati del territorio ( ANFFAS, Audiomedical, Audiofonologopedia, Rifi di Fiumicino). Quante famiglie sono costrette a recarsi nei Centri di Roma? Quante famiglie, ancora, si stanno rivolgendo a studi privati con enormi disagi e sacrifici economici? ( da un minimo di 25 a un massimo di 80 € a prestazione: se si considera tutto il percorso terapeutico necessario, si può avere una stima dei costi che ciò comporta).
Ciò che determina tale situazione, a fronte anche della crescita della domanda dovuta all’aumento di popolazione nel 13° Municipio, composta, peraltro, da nuclei molto giovani rispetto ad altre realtà territoriali, è la cronica carenza di operatori/trici, non solo di Logopedisti, ma anche di Neuropsichiatri, di Psicologi, di Terapisti della Neuropsicomitricità e di Assistenti Sociali. Nei Servizi TSMREE del 13° Municipio, Distretto 2 ( Acilia - Ostia ) sono presenti il seguente numero di figure professionali:
- Ostia ( Sant’Agostino ): Un Dirigente Responsabile U.O.C., due Neuropsichiatri Infantili, una delle quali ancora non sicura del rinnovo del contratto in scadenza alla fine di ottobre,
due Psicologi, una Logopedista, due Terapisti della Neuropsichiatria, due Assistenti Sociali, di cui uno a metà tempo, due Amministrativi oltre i già citati operatori/trici che seguono i minori dell’ex Istituto IKT;
- Acilia ( Via del Poggio ): due Neuropsichiatri, di cui uno a 18 ore settimanali, due Psicologi, più un’altra a metà tempo ( una Psicologa è stata trasferita presso la Direzione del Distretto 2, per altri compiti, circa due anni fa ), due Logopediste e due Assistenti Sociali, due Amministrative di cui una in prossimità del pensionamento; risulta assente la figura della Terapista della Riabilitazione Neuropsicomotoria.
Ogni bacino di utenza comprende circa 20.000 minori di 18 anni.

La carenza e l’assenza di tali figure, oltre a non poter far fronte alle numerose richieste afferenti al Servizio TSMREE, rende arduo e difficile la realizzazione di percorsi terapeutici multidisciplinari, nei tempi giusti, rispettosi delle esigenze di salute dell’utente.
Le competenze del Servizio TSMREE comprendono, tra l’altro, il rapporto con le diverse Istituzioni ( Scuole, Autorità Giudiziarie, Municipio e Comune, Associazioni del Territorio ed altri Servizi Socio - Sanitari, ecc. ) e necessitano dell’importante ed insostituibile lavoro di equipe per una idonea ed adeguata presa in carico dei piccoli utenti.
Tale complessità richiede un impegno ed uno sforzo da parte del Servizio su ogni singolo caso tale da rendere impraticabile l’idea di risolvere i tempi d’ attesa, per le prese in carico, con un intervento estemporaneo, non accompagnato da un preciso piano di intervento individuale, prolungato nel tempo.
Crediamo che non siano più rinviabili iniziative ed interventi, da parte di tutti i livelli Istituzionali e di tutti gli Organi competenti, che pongano al centro il potenziamento degli organici di tutte le figure professionali necessarie a garantire livelli qualitativi/quantitativi corrispondenti ai reali bisogni del territorio e, soprattutto, alle domande di salute dei cittadini.
Eludere, ulteriormente, tali problematiche comporta disagi, difficoltà e mortificazione per l’impegno, le competenze, le conoscenze messe in campo, sino ad oggi, tra tante difficoltà, da tutti/e gli operatori/trici, ma soprattutto comporta un aggravio delle condizioni di vita e di salute per molti cittadini/utenti sottoposti a sacrifici e sofferenze non degni di un paese civile ed umano.
Si coglie, altresì, l’occasione, in merito alle ipotesi circa l’inserimento del Servizio nel C.U.P. ( Centro Unico di Prenotazione ) per ricordare che l’utenza afferente al Servizio TSMREE è solo in parte riferibile all’accesso in autoriferimento ( richiesta di visita da parte dei genitori ); una parte dei minori/utenti pervengono al Servizio dietro segnalazione ed invio delle Scuole di ogni ordine e grado, dell’ Autorità Giudiziaria, del Municipio / Comune ed altri.
Per tale motivo gli appuntamenti tramite C.U.P. potrebbero risultare, non solo di difficile applicazione, ma anche di ulteriore disagio per fasce di popolazione già particolarmente fragili. Tale eventuale decisione dovrebbe, comunque, essere discussa, approfondita, verificata con tutte le figure professionali che operano su tali problematiche ed avere, in ogni caso un carattere sperimentale in grado di verificarne i risultati e l’effettiva funzionalità ed efficienza.
Si fa, inoltre, presente che le attività del Servizio TSMREE non sono rapportabili e confrontabili con normali attività ambulatoriali, ma richiedono, anche per la definizione diagnostica di un approccio multidisciplinare, l’intervento di più specialisti.
Pensiamo, inoltre, che su queste tematiche e problematiche confronti con realtà territoriali limitrofi ( Fiumicino ), senza aver prima conosciuto, approfondito e analizzato le diverse caratteristiche dei bisogni e le tipologie di approccio e di risposta, può risultare fuorviante, se non persino, strumentale, per una ricerca delle soluzioni più idonee alle domande di salute dei cittadini/utenti.
A tale proposito sarebbe anche utile capire, secondo le notizie apparse sugli Organi di Stampa, che sarebbero state diramate dalla Direzione Aziendale, in merito al fatto che nel Servizio TSMREE di Fiumicino la prima visita sarebbe fissata entro un tempo massimo di quindici giorni, come viene realizzata la lista di attesa per la Terapia Logopedica, considerato che, al RI.FI di Fiumicino, i tempi per la Terapia di Logopedia, riguarderebbe circa 160 minori che sono ancora in attesa.
Crediamo, invece, che un confronto ampio tra i diversi livelli Istituzionali, gli operatori/trici, le Associazioni e le realtà Territoriali possa rappresentare un modo per una approfondita e maggiore comprensione e conoscenza delle problematiche suddette, in grado di individuare responsabilità, rimuovere eventuali inefficienze e ritardi e indicare le possibili ed idonee soluzioni.
Distinti saluti
p. I COBAS AUSL RM/D
I Delegati R.S.U.
Antonio Nocera – Cesare Morra – Ivano Piermattei
Prot. Ausl rm d n°80914 del 6.10.2008
Prot.Municipio n°84627 del 6.10.2008

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