mercoledì 1 ottobre 2014

Comunità Terapeutica Catacombe di Generosa – Struttura Via Crescenzo del Monte – Disposizioni recupero ore “accumulate” di straordinario.



Al Direttore Generale
Dr. Vincenzo Panella
Al Direttore Sanitario
D.ssa Flavia Simonetta Pirola
Al Direttore Amministrativo f.f.
Dr.  Filippo Coiro
Al Direttore Dipartimento Salute Mentale
Dr. Andrea Balbi
Al Responsabile U.O.P. C.S.M.
Dr. Massimo Di Colantonio
Alla CPSE Comunità di Via Crescenzo del Monte
Dott.ssa Paola Vendramin
e, p.c.   Al Consiglio dei Delegati della R.S.U.
                          


La scrivente O.S. è venuta a conoscenza che, con nota dell’11.09 u.s., il Direttore del Dipartimento Salute Mentale, Dr. Andrea Balbi, ha comunicato, al personale della Comunità Terapeutica Catacombe di Generosa - struttura di Via Crescenzo del Monte, che sarebbe stato effettuato un “eccesso di ore di straordinario  per le quali, per l’anno in corso, sarà “consentito il recupero nella misura del 50% delle ore accumulate”.

Scrivente O.S., ricorda al Direttore del Dipartimento Dr. Andrea Balbi, qualora lo avesse dimenticato, che il ricorso allo strumento dello straordinario è dovuto alla carenza del personale, all’interno di una struttura, quella di Via Crescenzo del Monte, che opera su turni h24.
Risultano, infatti,  essere presenti, dopo che un’unità è stata trasferita in data 2/12/2013, solo sei unità infermieristiche che devono  garantire la funzionalità, l’assistenza e la sicurezza,  in un servizio dove vi sono utenti con particolari disagi e delicate problematiche.

L’utilizzo dello straordinario, si rammenta,  non è un “optional” a disposizione delle operatrici e degli operatori che hanno la libertà se non “l’ardire” di poterlo decidere a seconda delle convenienze e delle opportunità personali, ma viene effettuato, oramai, contrariamente e in violazione delle normative contrattuali e di legge, come strumento ordinario dell’organizzazione del lavoro e dei turni.
Le lavoratrici e i lavoratori sono sottoposti, così, a condizioni e ritmi di lavoro inumani per garantire i minimi livelli assistenziali e, quindi, l’insieme delle attività e delle prestazioni necessarie, che si è richiamati ad assicurare sempre, e in ogni caso, anche quando per motivi improvvisi e imprevisti (es. malattia, infortuni, ecc.) non sopraggiunga la dovuta e opportuna sostituzione alla fine del rispettivo turno di lavoro.

Bisognerebbe tener conto, inoltre, che lavoratrici e lavoratori, soggetti a una normale turnazione di lavoro, hanno già, di per sé, la necessità di conciliare i propri tempi di vita (affetti, famiglia, interessi personali, ecc.), con quelli delle attività e funzionalità proprie del servizio di appartenenza. Ciò diviene ancor più arduo e problematico quando le necessità richieste dal servizio, soprattutto a causa della carenza del personale, obbliga gli stessi a garantire ore e turni di lavoro oltre quelli previsti e consentiti dalle normative contrattuali e di legge.

Diviene pertanto inammissibile e intollerabile che siano scaricate responsabilità organizzative e gestionali, nonché le problematiche della carenza del personale, sulle operatrici e sugli operatori, sino al punto di “ignorare” e negare diritti inalienabili e non negoziabili.

Dirigenti e Responsabili, infatti, non possono non sapere, e non ricordare, che lo strumento dello straordinario, non solo non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione del lavoro, ma, in ogni caso, questo dovrebbe essere retribuito e può essere compensato con riposi sostitutivi esclusivamente a domanda del dipendente e che dovrebbero essere fruibili nel mese successivo e comunque entro l’anno successivo a quello di maturazione (art. 34 CCNL – 1999 e art. 40 CCNL 98/2001).  

Dovrebbe essere altresì considerato che “l’accumulo” che viene così a crearsi, proprio perché legato alla carenza di organico, viene a determinare una oggettiva difficoltà, per le operatrici e per gli operatori, di poter recuperare le ore in eccesso senza che questo causi ulteriori difficoltà. Infatti, le stesse ore/giorni di recupero causerebbero, di fatto, un’ulteriore carenza che richiederebbe l’utilizzo di ulteriore straordinario per poter garantire una corretta ed adeguata attività e funzionalità del servizio.

 Scrivente O.S., in merito alla nota del Direttore DSM, Dr. Andrea Balbi, nella quale viene “suggerito” che il recupero potrebbe essere effettuato durante il turno di notte, non può che esprimere perplessità e indignazione per il fatto che vengono ignorate fondamentali e basilari norme contrattuali e di legge che stabiliscono la retribuzione dello straordinario, o le modalità e tempi per il recupero delle ore in eccesso, compatibilmente con le esigenze di servizio. Ma poi, se è previsto, come sostiene il Direttore del Dipartimento, che durante il turno di notte può essere presente un solo operatore, come può lo stesso indicare, contemporaneamente, il recupero nel turno medesimo?

Di fatto il Direttore sostiene nella nota ciò che, al contempo, nega?!!!

Indicare, come fa il Direttore DSM Dr. Andrea Balbi, che il recupero potrebbe essere effettuato durante il “turno notturno” in quanto nella struttura, in base ad una norma regionale non meglio specificata, potrà essere presente un solo operatore, non solo risulta lesivo dei diritti, ma offensivo della dignità e la professionalità stessa delle lavoratrici e dei lavoratori che lì hanno operato e operano con particolare  impegno, competenza e dedizione, considerato che a tutt’oggi non risulterebbero essere stati definiti chiari e formali protocolli e procedure eventualmente corrispondenti alla normativa indicata.

Infine sostenere che all’interno della Struttura, vista anche la particolare tipologia degli utenti ospiti, potrà essere presente un solo operatore, significa non considerare gli eventuali rischi che possono sopraggiungere in occasione di eventi e situazioni di difficoltà e criticità (malori, infortuni, alterazioni, tensioni, ecc.) e le conseguenze, in termini di tutela per la salute e la sicurezza,  sia degli operatori sia degli stessi utenti.

Scrivente O.S., in considerazione di quanto sopra esposto, nel richiedere il rispetto dei diritti, delle tutele e della stessa dignità umana e professionale delle/degli operatrici/operatori, sollecita codesta Direzione Aziendale a definire con urgenza, tenendo conto della grave carenza delle Risorse Umane e Professionali e in previsione della riapertura della sede di Catacombe di Generosa, una adeguata riorganizzazione dei Servizi e delle attività inerenti il Dipartimento di Salute Mentale a salvaguardia del Bene e del Servizio Socio Sanitario Pubblico .

Distinti Saluti    

Prot. Asl Rm/D
n° 79851  del 25/09/2014                                       
                        p. Il Cobas Asl Rm/D
                        le/i Delegate/i R.S.U.
Corrado Minioto – Cesare Morra – Claudia Piermaria

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