sabato 4 febbraio 2012

Silenzio,….la Direzione dell’Asl Rm/D “parla”, “smentisce” e ….. si arrampica sugli specchi!!!

Abbiamo appreso del Comunicato Stampa diramato dalla Direzione Aziendale della Asl Roma D il giorno 27 Gennaio 2012, in merito alla segnalazione/esposto presentata dal Cobas Asl Roma D alla Procura Regionale della Corte dei Conti su alcuni provvedimenti adottati dalla stessa Direzione Aziendale.
Siamo ben lieti che, dopo ripetute segnalazioni sulle questioni oggetto del nostro esposto, apparse già in passato, anche a mezzo stampa, e dopo che da mesi vengono segnalate e denunciate da più parti problematiche e criticità dei servizi socio-sanitari della Azienda, la Direzione Generale della Asl abbia manifestato, anche se con un notevole, sintomatico ritardo, un segno di “vitalità”.
Lo fa cercando di dare l’impressione di smentire quanto da noi sostenuto, dichiarando, per esempio, che anche grazie al lavoro svolto dai consulenti in questione sarebbe riuscita a sanare un disavanzo pregresso di 12 milioni di Euro.
Non ci sembra che nessuno abbia negato la professionalità e l’impegno dei consulenti, oggetto della segnalazione, ma alcune domande, come si dice, sorgono spontanee:
- era, ed è comunque, compito della Direzione Aziendale, secondo le indicazioni della Regione Lazio, provvedere all’attuazione del Piano di Rientro adottando tutte le misure necessarie? Anche se, secondo noi, molto si potrebbe dire, se e come questo è avvenuto;
- i compiti e le funzioni che sono sono stati affidati ai professionisti esterni, non potevano essere svolti da competenze e figure professionali interne all’Azienda, attraverso il supporto, la collaborazione e la sinergia delle diverse articolazioni, compresi il Collegio di Direzione, il Consiglio dei Sanitari. Tali compiti e funzioni rientravano, in ogni caso, nelle prerogative sia del Direttore Sanitario sia del Direttore Amministrativo, tuttora non nominato, come da noi sostenuto nella nota del 22.09.2011 prot.Az. n. 87513, in un momento, peraltro, dove è imposto l’obbligo di razionalizzazione e contenimento dei costi?
- come si spiega, poi, il notevole anticipo, rispetto alla loro naturale scadenza giuridica -31.03.2012 -, con il quale si è provveduto a disporre la proroga degli incarichi in oggetto, andando, peraltro, di fatto, a vincolare con tali decisioni i successivi vertici aziendali, considerato, peraltro, che solo dopo POCHI giorni l’allora Direttore Generale Prof. Ferdinando Romano sarebbe andato a ricoprire altri incarichi presso la Regione Lazio? E poi, è lecito sapere se, attualmente, i professionisti incaricati svolgono, ancora, funzioni e compiti strettamente inerenti all’interesse dell’Azienda? Quali e dove?
- per quanto riguarda i fondi utilizzati, tenuto conto che l’uso dei fondi privati era l’unico consentito per il conferimento di nuovi incarichi, ex art. 7 comma 6 del D.Lgs. 165/2001, secondo quando previsto dal Decreto del Commissario ad Acta del 31/12/2010, n° 113, la Direzione non crede che, comunque, tali somme sarebbero potute essere destinate ad altro, per esempio, visto il delicato momento e le difficoltà economicO/finanziarie, all’acquisto di attrezzature sanitarie e scientifiche?
- per quanto riguarda invece l’Ospedale di Comunità facciamo notare che, malgrado sia stato ampiamente denunciato quanto segnalato alla Corte dei Conti, non risulta nessuna comunicazione formale, pubblicizzazione, della revisione della Convenzione, di cui si è venuti a conoscenza non dalla Direzione Aziendale, ma solo attraverso la dichiarazione del Presidente della Commissione Regionale Servizi Sociali Dr. Maurizio Perazzolo (Il Messaggero del 27.01.12) e questo solo dopo l’annuncio della nostra segnalazione/esposto.
Fermo restando che si ribadisce quanto segnalato, ci riserviamo ulteriori valutazioni, dopo aver avuto modo di conoscere i contenuti della Convenzione modificata.
Appare singolare, inoltre, che la Direzione Aziendale si faccia portavoce del Policlinico Di Liegro nell’anticipare la volontà, in questo caso della proprietà dello stesso, “di agire nelle sedi più opportune per dimostrare che quanto detto non corrisponde a verità”.
Si ricorda che la O.S. scrivente ha investito formalmente e direttamente, sia la stessa Azienda, sia la Regione Lazio e, considerata l’assenza di alcun riscontro, ha interessato la Procura Regionale della Corte dei Conti, organo preposto alla verifica ed al controllo. Si conoscono, forse, sedi più opportune di queste?
Noi siamo disponibili al confronto in ogni sede.
Forse, nell’esigenza di assicurare un’ immediata risposta, visto il rilievo dato alle questioni suddette da parte degli Organi d’informazione, la Direzione Aziendale si è “dimenticata” di rispondere alle altre due questioni rappresentate nella nostra nota di segnalazione:
- la singolarità riguardante il fatto che una unità di personale, chiamata in “comando” a ricoprire un incarico per “impellenti” esigenze della Direzione Aziendale, venga, successivamente, e solo a distanza di pochi mesi, “distaccata” presso Uffici Regionali ai quali vengono trasferiti “il potere direttivo, di controllo e disciplinare per l’attività lavorativa “ della stessa e, questo, con oneri a carico dell’ Azienda Asl Rm D;
- l’affidamento alla Società ISSOS Servizi Global Consulting S.r.l. di un’attività di formazione on the job per il personale Dirigente coerente con i nuovi ruoli e le nuove funzioni previsti nell’adottando Atto di Autonomia Aziendale. Sarebbe interessante, a tale proposito, considerato che non risulterebbe essere stata trasmessa alla Regione Lazio nessuna proposta di Atto aziendale, conoscere quale tipo di attività di formazione, e nei confronti di quali Dirigenti, sarebbe stata svolta.

Il Cobas Asl Roma D resta in fiduciosa attesa.
Roma, 28/01/2012

Cobas Asl Rm/D

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