giovedì 23 febbraio 2012

I Pronto Soccorso e la Sanità nel caos? Ma di cosa ci si stupisce?!!!

Si sono accesi, quasi d’improvviso contemporaneamente, i riflettori sulla situazione e sulla condizione in cui si trovano i Pronto soccorso degli ospedali: si effettuano blitz di ogni tipo, si lanciano campagne mediatiche, ci si scandalizza e, giustamente ci si indigna, ma ciò che sta emergendo, come si cerca strumentalmente di far credere, non è frutto del caso e/o di qualche imperizia o “disfunzione” organizzativa/gestionale, che pure non mancano; certamente ci sono aspetti organizzativi e responsabilità gestionali nelle varie situazioni che riguardano la malasanità, ma si scoprono problemi e criticità con finto ed ipocrita stupore ed indignazione. Problemi e criticità che hanno, invece, cause ben precise e che sono conseguenza di quelle politiche attuate in tutti questi anni dai vari governi di Centro Destra e di Centro Sinistra attraverso il taglio delle risorse economico/finanziarie, del personale con il blocco del Turn Over, dei posti letto, con i tickets e con il depotenziamento della rete dei servizi socio sanitari pubblici.
In questo modo si sono favoriti interessi privatistici, da sempre presenti nella sanità, che hanno finito per fagocitare il Servizio Socio – Sanitario Pubblico infliggendo un duro colpo al Diritto alla Salute.
Servivano, forse, i Blitz per scoprire uno stato di cose che si poteva ben vedere, osservare, conoscere, se non persino prevedere? Sono mai state ascoltate le segnalazioni, le denunce delle tante e tanti lavoratrici e lavoratori che ogni giorno operano tra mille difficoltà e, a volte, in condizioni estreme per assicurare quei minimi livelli d’assistenza attualmente possibili?
Pensiamo, soprattutto che si sarebbero dovuti ascoltare le tante e i tanti cittadini che si vedono, non solo calpestare quel diritto alla salute, riconosciuto dalla Costituzione, ma la loro stessa dignità personale.
La sanità pubblica non ha bisogno di scoop mediatico/propagandistici, di blitz sensazionalistici, ma d’interventi e proposte concrete per affrontare le diverse e profonde problematiche e criticità esistenti. Crediamo, infatti, che, quanto stia accadendo nella sanità non sia solo il frutto di una “mala gestione”, ma, piuttosto, che la stessa “mala gestione” rientri nel progressivo processo di smantellamento del Servizio Sanitario Pubblico tendente a considerare i Beni Pubblici (Sanità, Istruzione, Trasporti, ecc.) dentro la logica del profitto e dell'interesse privato, trasformando, in questo modo, la salute, da Bene d'uso, in Bene di consumo.
Come Cobas dell’Asl Rm/D ribadiamo che la salute, cosi come la questione di tutti i Beni Comuni, sia fondante di un altro modello sociale, culturale, politico, di relazioni tra le persone ed è per questo che riteniamo necessario promuovere e lavorare per realizzare un forte movimento, che partendo dai Territori e dall’insieme delle realtà che ci vivono, muova ed agisca in difesa dei Beni Comuni, del Servizio Socio-Sanitario Pubblico e del Diritto alla Salute.
Roma, 22 febbraio 2012

Cobas Asl Rm/D

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