martedì 16 febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA

…… Siamo Uomini o caporali …!!
La vera arte è immortale e Totò ci mostra il vero volto del Potere, anche quando cambia il suo “ volto” si mostra sempre con la stessa faccia: quella dell’arroganza, della protervia e della provocazione.
Questa mattina, 16/02/2010, il Direttore Generale della AUSL RM/D, Dr.ssa Giuseppina Gabriele, in compagnia del Responsabile S.A.I. Aziendale, Dr. Andrea Tranghese e del Dirigente della U.O.C. Risorse Umane e delle “ Relazioni Sindacali”, Dr. Filippo Coiro si è recata nella stanza,dove lavora il delegato R.S.U. , Antonio Nocera , appartenente al COBAS della AUSL RM/D, ed ha “vomitato una serie di farneticazioni” sui reconditi fini che, spingerebbero, noi Cobas, a portare i nostri “attacchi” alla “sua” gestione Aziendale.
Questo comportamento “fuori dalle regole” del Direttore Generale nei nostri confronti non è la prima volta e, anzi, si può dire che sia stato un continuo, da quando è stato fondato il Cobas. Infatti appena insediata la RSU, con l’elezioni del novembre 2007, ed il Cobas ha ricevuto dai lavoratori un numero di voti eleggendo tre delegati, subimmo:…..“In data 8 gennaio u.s. (2008)., il Direttore Generale Giuseppina Gabriele, alle ore 13,30, nell’androne della Sede Aziendale di via di Casalbernocchi, nei pressi della bacheca sindacale, e alla presenza di molti altri delegati RSU e lavoratori/trici, prendendo a pretesto alcune scritte,secondo Lei anonime,apposte su un articolo giornalistico,nella bacheca sindacale, apostrofava in modo arrogante e verbalmente aggressivo, il delegato RSU Cesare Morra,con toni elevati ed epiteti quali: “ … vigliacco …” e “… bambino …” concetti ripetuti e senza,peraltro, contenuto veritiero,appiccicati ad altre parole,cercando continuamente di fronteggiarsi attraverso una distanza molto ravvicinata, con il chiaro intento provocatorio. Il nostro compagno con consapevolezza ha avuto un atteggiamento corretto e ha difeso i contenuti che in questi mesi il Cobas complessivamente ha cercato di illustrare con la pratica ed i ragionamenti espressi nei propri volantini e comunicati.”
In questi due anni noi abbiamo continuato ad esprimere le nostre opinioni, con segnalazioni, critiche, proposte e con denunce per difendere il servizio sanitario pubblico ed i lavoratori e le lavoratrici, come dovrebbe fare un normale sindacato: sono davanti agli occhi di tutti i comportamenti di questo Direttore Generale che definire antisindacale è il minimo che si possa dire.
Noi siamo nel nostro pieno diritto di associazione culturale, politica, sociale e sindacale, e nessuno ci potrà far recedere, né con le minacce, né con le blandizie e lo ribadiamo richiamandoci a quel vecchio comunicato:….. “non perché abbiamo la cultura del coraggio o del bel gesto, ma perché pensiamo, siamo convinti, invece, che, ognuno ha il dovere della “scelta” e della “ responsabilità” di pervenire, spesso, anche con molta fatica e sofferenza, attraverso l’ analisi, ed il ragionamento, ad un proprio suo convincimento, e con modestia, metterlo nel cerchio della condivisione e partecipazione democratica, questo, si ha il dovere ed il diritto di difenderlo, almeno, sino a quando, non sia, sempre con il ragionamento, dimostrato erroneo”.

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