giovedì 25 febbraio 2010

Nota/documento – Servizi Socio Sanitari Distretto 2 – XIII Municipio.

Al Direttore Generale AUSL Roma D
Dr.ssa Giuseppina Gabriele
Al Direttore Amministrativo AUSL Roma D
Dr. Antonio Scuteri
Al Direttore Sanitario AUSL Roma D
Dr. Maurizio Rango
Al Direttore del Distretto 2
Dott. Vittorio Chinni
Al Direttore Area Tutela della Donna e del Bambino
Dr. Pierluigi Palazzetti
Al Direttore U.O.C.I. Salute della Donna e del Bambino
Dr.ssa Patrizia Musacchio
Al Responsabile U.O.S. Consultori - Distretto 2
Dr. Gianlorenzo Darbisi
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
Dr. Agostino Sorce
Al Dirigente del C.S.M.- Distretto 2
Dr. Antonello D’Elia
Al Dirigente Responsabile U.O.
Tutela Salute Mentale e Riabilitativa Età Evolutiva
Dr. Enrico Nonnis
Al Dirigente U.O.C. Gestione Patrimonio Immobiliare
Ing. Domenico Di Nino
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e,p.c. Al Presidente del Municipio XIII –Comune di Roma
On. Giacomo Vizzani
All’ Assessore ai Servizi Sociali, Scuola e Casa
del XIII Municipio – Comune di Roma
On. Ludovico Pace
Al Coordinatore delle R.S.U.
Eugenio Bellomo

Oggetto: nota/documento – Servizi Socio Sanitari Distretto 2 – XIII Municipio.

Scrivente O.S, ha più volte posto l’attenzione ( v. anche ultima nota del 21/09/2009 Prot. AUSL RM/D 85039 ) sullo stato e sulle varie problematiche riguardanti i Servizi Socio Sanitari del – Distretto 2 – Municipio XIII, sia per segnalarne l’insufficienza, in rapporto alla crescita e allo sviluppo territoriale di riferimento, che per l’inadeguatezza dei locali, delle strutture e degli spazi dove molti di questi sono collocati.
Tale situazione, come già altre volte segnalato, è venuta ad aggravarsi ulteriormente in seguito alla chiusura, per l’improcrastinabile ristrutturazione del Sant’ Agostino e al rilascio della sede di Lungomare Paolo Toscanelli, n° 72, dove la maggior parte dei servizi ivi presenti, non hanno trovato idonea sistemazione ( v. Consultorio Familiare di Ostia, Servizio Immunoprofilassi/Vaccinazioni, ecc. ).
Pensiamo che, in relazione anche alle oggettive difficoltà (economico/finanziarie e di individuazione delle sedi ) sia mancata un’analisi, uno studio, una programmazione che valutasse, nei tempi e nei modi dovuti e necessari, le effettive esigenze delle diverse e molteplici attività dei vari servizi, in modo da poterne garantire la piena ottimizzazione e funzionalità, in rapporto ai bisogni e alle esigenze dei cittadini.
L’assenza di una reale programmazione, anche nella ricerca delle strutture e delle sedi più idonee, che avesse come riferimento le esigenze ed i bisogni dei cittadini/utenti e, al tempo stesso, la salvaguardia delle condizioni di lavoro e della dignità professionale delle/gli operatrici/tori, ha evidenziato scelte contraddittorie, non solo con decisioni assunte ( v. TSMREE e Servizio Immunoprofilassi / ex Medicina Preventiva ) ma anche con quanto precedentemente annunciato, e anche concordato, tra le R.S.U. e alcuni Organi di Direzione Aziendale ( v. TSMREE, Casa del Parto/Consultorio, ex Medicina Preventiva, Servizio Immunoprofilassi/vaccinazioni, COMAVI, ecc. ) determinando, di fatto, frammentazione e, per molti Servizi, condizioni di maggiore difficoltà.
La stessa destinazione di alcuni sedi individuate pensiamo non abbia avuto un utilizzo razionale legato alle effettive necessità e ai bisogni della zona territoriale di riferimento: basti pensare al trasferimento dell’ex Medicina Preventiva che sarebbe stata spostata al S. Agostino allo scopo di riunire i Servizi afferenti al Dipartimento di Prevenzione per il Litorale e che, nei fatti, dopo la chiusura del S. Agostino stesso, è stato trasferito nella “nuova sede” di Via Umberto Cagni, 48 (Ostia Ponente), restando di fatto separata dal resto dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione (Servizio Immunoprofilassi e Programmi di Prevenzione e Promozione della Salute). A tale proposito scrivente O.S. aveva già avanzato nella nota del 21/09/2009 prot. AUSL RM/D 85039 l’ipotesi di un utilizzo diverso della sede di Via Umberto Cagni, capace di rispondere al meglio ai bisogni e alle esigenze dei cittadini di quella zona (es. sportello CUP per le prenotazioni, Centro Psico-Sociale e/o Ambulatorio per la popolazione femminile, ecc.).
Ha pesato su tutto ciò anche la totale assenza di volontà nel mantenere impegni/accordi presi: basti pensare al verbale di intesa del 7/3/2009 sottoscritto dalla R.S.U., dall’Assemblea delle Donne e dalla stessa Direzione Aziendale alla vigilia dell’inaugurazione della Casa del Parto, che, attraverso l’istituzione di un Tavolo di confronto, si proponeva di ricercare ed individuare soluzioni idonee per collocare i Consultori Familiari, con particolare riferimento a quello di Ostia, contemplando persino la prospettiva dell’apertura di un secondo Consultorio, e finalizzato ad aprire una riflessione sulle necessità, nel nostro territorio, della popolazione femminile e pediatrica, nonché adolescenziale.
Quel Tavolo, proposto dalla stessa Direzione Aziendale, al di là dell’impegno e della disponibilità di alcuni Dirigenti chiamati a rappresentare l’Azienda, non ha, nella realtà dei fatti, mai avuto effettivo ed autorevole riconoscimento, né ruolo, né capacità ed autonomia decisionale, svuotandolo, così, di ogni significato, di ogni funzione fino al punto da essere definitivamente archiviato, perdendo, così, anche un’opportunità ed un’ occasione di dialogo e di confronto. E’ sembrata che l’unica volontà e l’unica strategia Aziendale fosse, in realtà, soltanto quella di cercare di prendere tempo.
A tutt’oggi, infatti il Consultorio Familiare di Ostia continua la sua attività all’interno di locali insufficienti ed inadeguati, cosi come da questa O.S. già segnalato in data 23/06/2009 Prot. AUSL n° 57806, e dell’apertura del secondo Consultorio non si è più fatto alcun cenno.
Ora, in previsione dell’imminente trasferimento del Consultorio Familiare di Acilia e del Servizio Vaccinazioni dai locali di Via del Poggio di Acilia alla struttura di Largo G. da Montesarchio, si auspica che siano stati presi tutti i provvedimenti e le iniziative necessarie, sia in merito allo studio e all’individuazione degli spazi in grado di accogliere le varie e diverse attività, sia relativamente ai controlli e ai collaudi necessari di tutti gli impianti e attrezzature tecnico/informatiche (impianti di climatizzazione, allacci telefonici, alla rete, ecc.) sia all’espletamento di tutte le procedure di verifica di idoneità e all’osservanza delle normative a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lo spostamento del Consultorio e delle Vaccinazioni di Acilia, così come era stato prospettato, favorirebbe il trasferimento/ampliamento per il CSM e il TSMREE di Acilia, dove risultano evidenti notevoli difficoltà, sia per le/gli operatrici/tori nello svolgere le attività e le funzioni proprie di questi Servizi, che per gli stessi cittadini/utenti, a causa della ristrettezza degli spazi.
Tenuto conto della particolarità dei Servizi di cui sopra, tale soluzione diventa indispensabile e, allo stato delle cose, non più procrastinabile.
A tale proposito si auspica che vengano predisposte, nel più breve tempo possibile, tutte le procedure e le iniziative necessarie per far sì che l’ampliamento dei Servizi CSM e TSMREE di Acilia venga realizzato nel più breve tempo possibile, anche perché, altrimenti, non si spiegherebbero le ragioni di tali trasferimenti o meglio, del trasferimento dello stesso Consultorio presso un’altra struttura.
Infatti, mentre il Servizio di Vaccinazioni opera all’interno di spazi insufficienti e, con il trasferimento “potrebbe” trovare migliore sistemazione, lo spostamento del Consultorio Familiare trova ragione solo affinché i Servizi suddetti possano trovare una più idonea sistemazione negli spazi rilasciati.
A tutt’oggi, però, l’ampliamento sia del CSM che del TSMREE di Acilia sembrerebbe non essere stato ancora definito.
Tra le problematiche concernenti il trasferimento e la collocazione dei servizi c’è quella riguardante la ristrutturazione e la messa a norma del Presidio AUSL di Via F. Paolini, per il quale non è ancora chiaro se e quando, e con quali tempi, questa, sarà realizzata.
In alcuni incontri avvenuti tra la R.S.U. e il Direttore del Distretto 2, Dr. Vittorio Chinni ( 5 agosto e 5 ottobre 2009 ) era emersa l’intenzione e la volontà, da parte dell’Azienda, di pervenire ai suddetti lavori entro i primi mesi dell’anno in corso (2010).
Chiaramente i lavori non possono non essere subordinati alla necessità di dover individuare delle strutture e degli spazi alternativi dove poter trasferire le attività ed i servizi ivi esistenti.
Nel corso e a seguito degli incontri avuti era stata avanzata dalla R.S.U. due ipotesi: quella di individuare nuovi spazi, chiaramente sempre nella zona di Ostia, per non creare eventuali ed ulteriori disagi ai cittadini/utenti, specialmente dopo le problematiche emerse per l’utilizzo dell’area di Acilia di Via Bocchi, dove la Direzione dell’Azienda AUSL, inizialmente voleva installare dei container; l’altra di poter utilizzare, a tale scopo, in via esclusivamente temporanea, l’area in prossimità dell’Ospedale G.B. Grassi, chiaramente avendone valutate e verificate tutte le compatibilità, nel pieno rispetto delle normative e delle procedure tecnico/amministrative/urbanistiche, nonché l’affidabilità e la sicurezza dei container stessi.
A tutt’oggi non si hanno formali ed ulteriori informazioni in merito all’inizio dei lavori di ristrutturazione ed ai tempi necessari al loro svolgimento e all’ eventuale destinazione e ricollocazione dei servizi ivi esistenti.
I lavori di ristrutturazione della struttura di Via Paolini, secondo quanto emerso negli incontri sopra citati, dovrebbero essere realizzati con dei fondi della Protezione Civile. A tale proposito, scrivente O.S., nel ribadire la necessità dell’effettuazione dei lavori di ristrutturazione e di messa a norma della Sede di Via Paolini, sottolinea l’importanza, in seguito agli episodi emersi ultimamente in merito alla gestione di alcuni appalti legati alla Protezione Civile, e che sono motivo di indagine da parte dell’Autorità Giudiziaria, che siano adottate tutte le misure necessarie di verifica e di controllo per accertare ed assicurare la correttezza e la trasparenza di tutti gli atti tecnico/giuridici/amministrativi e le procedure finalizzate alla suddetta ristrutturazione.
Scrivente O.S. con la presente e con riferimento alle precedenti note del 30/09/2008 prot. AUSL RM/D n° 79158, della segnalazione del 23/06/2009 prot. AUSL n° 57806 e della nota del 21/09/2009 prot. AUSL n° 85039 intende porre l’attenzione ancora una volta sullo stato e sulla condizione dei Servizi Socio-Sanitari del Distretto 2 - XIII° Municipio, evidenziando come, in un territorio in continua crescita ed espansione edilizio-abitativa, se viene a mancare una reale politica di programmazione socio-sanitaria, anche in rapporto alle problematiche degli spazi e delle strutture, nonché alla scarsità delle risorse umane e professionali ed in considerazione delle diverse e complesse problematiche sociali del territorio, non solo non si garantiscono i bisogni ed i diritti di salute della popolazione, ma si assiste ad un generale peggioramento delle condizioni di vita complessive all’interno di quel Territorio.
La stessa auspicata definitiva ristrutturazione del S. Agostino, fermo restando, che dovrà essere assicurata, oggi e nel futuro, la sua destinazione di origine, non potrà, da sola, risolvere le diverse e molteplici problematiche presenti nel territorio: basti pensare che i Consultori Familiari attualmente presenti nel Distretto 2 – XIII Municipio sono ancora solamente 2, mentre la legge ne prevede uno ogni 20.000 abitanti.
Pensiamo che anche nel ripensare la ricollocazione dei vari servizi non si stata posta sufficientemente attenzione alle esigenze, ai bisogni e alle storia del Territorio stesso.
Così ci troviamo dinnanzi a vaste aree territoriali completamente sprovviste di servizi e punti di riferimento socio-sanitari (v. Nuova Ostia, ma anche Acilia Sud, Infernetto, Dragona, Casal Palocco).
Ribadiamo, ancora una volta, come il continuo e progressivo impoverimento dei Servizi Socio Sanitari Territoriali, sia in termini di Risorse Umane e Professionali, sia in merito alla problematica dell’individuazione e della realizzazione di Spazi, Presidi, Sedi da destinare a tali compiti e funzioni, abbia favorito, qui ed in generale altrove, non solo processi e interessi legati alla privatizzazione, ma abbia determinato, di fatto, l’ esclusione e l’emarginalizzazione di fasce di popolazione, spingendo e costringendo molti cittadini/utenti a rivolgersi, con enormi disagi e sacrifici economici e sociali, a Strutture, Studi e Associazioni private.
L’assenza di una programmazione territoriale ha comportato, di fatto, anche, il mancato completamento, potenziamento e realizzazione di Servizi con compiti e funzioni articolate, capaci di favorire una integrazione Socio – Sanitaria, necessaria per rispondere appieno alla domanda e alle esigenze di salute delle persone e che potesse svolgere anche una funzione di deospedalizzazione degli interventi sanitari e, quindi, di “alleggerimento” delle Strutture Sanitarie Ospedaliere.
Scrivente O.S., ha più volte segnalato la necessità e l’urgenza di avviare, su questi temi e su queste problematiche il più ampio confronto tra le diverse realtà sociali, sindacali e politiche ed i soggetti Istituzionali ( Regione, Comune, Municipi, Azienda USL ) proprio per cercare di promuovere e realizzare quelle politiche di programmazione Socio – Sanitaria necessarie ed indispensabili per dare risposte concrete all’insieme delle problematiche e per lo stesso sviluppo e la crescita qualitativa del Territorio, ma ha dovuto constatare, invece, come, purtroppo, siano prevalse, sino ad oggi, alla conoscenza, all’analisi, all’approfondimento e al confronto di merito, logiche, comportamenti, scelte che nulla hanno a che vedere con un’idea democratica e partecipata di Gestione della Cosa Pubblica e, soprattutto, con le aspettative ed il diritto di partecipazione delle persone.
Da parte nostra continueremo ad essere e a sentirci sempre impegnati, al di fuori di qualsiasi opportunità e compatibilità Politica/Sindacale/Istituzionale con il solo ed unico scopo di portare, attraverso il confronto, il dialogo ed il ragionamento un contributo per difendere, non solo il Servizio Socio – Sanitario, ma l’insieme degli Spazi e dei Servizi Pubblici e per provare a ripensare e ridisegnare l’idea stessa di Città.
Distinti Saluti


Prot. AUSL RM/D
n° 18651 del 25/02/2010



p. i COBAS AUSL RM/D
I Delegati R.S.U.
Laura Mazzarella - Cesare Morra - Antonio Nocera

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