martedì 8 novembre 2011

Comandi/distacchi - incarichi – consulenze – Asl Roma/D.

Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Renata Polverini
Al Direttore Generale Aziendale f.f. Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri
Al Direttore della Direzione Regionale della Programmazione e
Risorse del Servizio Sanitario Regionale
Prof. Ferdinando Romano
Al Direttore Area Risorse Umane e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e,p.c Al Coordinatore della R.S.U.
Eugenio Bellomo
Al Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U


La scrivente O.S. è venuta a conoscenza della deliberazione n. 1284 con la quale la Direzione Aziendale della Asl Roma D, in data 29.09.2011, ha disposto il distacco della D.ssa Paola Avanzini ( dalla data del 1 Ottobre 2011 e fino al 31.03.2012, data di scadenza del comando presso l’Azienda Rm/D della stessa) presso gli Uffici della Direzione Regionale della Programmazione e Risorse del Servizio Sanitario Regionale, uffici che si trovano dal 1 ottobre c.a. sotto la direzione del Dr. Ferdinando Romano.
La D.ssa Avanzini risulta in comando presso la Asl Rm/D con funzioni di Assistente del Direttore Generale, con incarico di organizzazione e coordinamento delle attività di Segreteria “in considerazione della complessità delle attività che la Direzione Aziendale era chiamata ad affrontare” (delibera n. 408 del 31.03.2011).
Appare, pertanto, alquanto singolare che, una unità di personale, chiamata in “comando” a ricoprire un incarico per “impellenti” esigenze della Direzione Aziendale, poi venga, successivamente, e solo a distanza di pochi mesi, “distaccata” presso Uffici Regionali ai quali vengono trasferiti “il potere direttivo, di controllo e disciplinare per l’attività lavorativa “ della stessa e questo, con oneri a carico dell’ Azienda Asl Rm D.
Il distacco per una unità già comandata risulta quanto mai anomalo considerando, inoltre, che per il distacco dovrebbero essere ben chiari e trasparenti le finalità, gli obiettivi e l’interesse dell’ Azienda distaccante, in questo caso dell’Asl Roma D.
Non si comprende, in ogni caso, la ragione per cui per l’assegnazione presso gli Uffici Regionali della D.ssa Paola Avanzini, non sia stato richiesto e disposto un comando direttamente dalla Regione Lazio, evitando in questo modo di andare ad incidere ulteriormente sui costi e sul bilancio economico dell’ Asl Roma D.
Non può sfuggire, d’altronde, come l’adozione di una serie di provvedimenti riguardanti consulenze, incarichi e comandi appaia caratterizzata da dubbie scelte che poco o nulla sembrano avere a che fare con gli interessi e le ragioni funzionali/organizzative della stessa Azienda, tenendo conto, soprattutto, delle difficoltà gestionali dell’ Asl Roma D, dove nell’arco di un solo anno si sono succeduti Commissari e Direttori e dove, attualmente, i poteri di gestione sono affidati ad un Direttore f.f. con l’assenza, peraltro, da circa un anno di un Direttore Amministrativo e, oggi, dopo la nomina a Direttore Generale f.f. della Dr.ssa Rosalba Buttiglieri senza neanche il Direttore Sanitario.
Provvedimenti che, considerate anche le difficoltà economico/finanziarie che hanno comportato e comporteranno un’ulteriore riduzione della spesa per beni e servizi, sembrerebbero essere in netto contrasto proprio con quelle direttive regionali per l’attuazione del Piano di Rientro del debito sanitario che impongono alle Aziende Sanitarie la razionalizzazione ed il contenimento della spesa del personale malgrado la grave e preoccupante carenza cronica dello stesso (medico, infermieristico, ausiliario, amministrativo, tecnico, ecc.) che sta mettendo in seria difficoltà le strutture ed i servizi socio – sanitari del Territorio dell’Asl Rm/D.
Direttive ribadite, peraltro, anche recentemente dal Direttore della Direzione Regionale della Programmazione e Risorse del Servizio Sanitario Regionale, Dr. Ferdinando Romano che, con nota del 21/10/2011 n. 185924/07/10, richiede alle AA.SS.LL., al fine di predisporre un bilancio preventivo 2012, in linea con gli impegni programmatici assunti dalla Regione con i Programmi Operativi per l’anno 2012 ( p.to 4) un ulteriore decremento del 1,5%. rispetto al valore di budget assegnato per il personale per l’anno 2011 con DCA 86/2011.
Questo per l’Asl Rm/D già, peraltro, fortemente penalizzata da un inadeguato trasferimento di risorse ( circa 383 euro pro-capite rispetto, ad esempio ai 1.075 della Asl di Latina) potrà determinare un collasso, se non una vera paralisi, del sistema dei Servizi Socio - Sanitari - Tecnici - Amministrativi dell’Asl RM/D, rappresenterà un ulteriore e grave sacrificio economico-finanziario.
Questa O.S. non può, pertanto, non ribadire le perplessità già segnalate con nota del 22/09/2011 Prot. Asl Rm/D n° 87513, in merito ai provvedimenti adottati dalla Direzione dell’Asl Rm/D, riguardanti gli incarichi conferiti e prorogati, peraltro, con notevole ed ingiustificabile anticipo rispetto alla scadenza giuridica, all‘Avvocato Paolo Maselli, all’ Avv. Egidio Russo e al Dr. Domenico Crisara’ per costi complessivi pari a € 210.179,89 (deliberazione n° 1201 del 16 Settembre 2011) andando, peraltro, di fatto a vincolare con tali decisioni i successivi vertici aziendali. Incarichi affidati a professionisti esterni chiamati a svolgere funzioni e competenze adducendo a motivazione che non sarebbero state rinvenibili ” all’interno della struttura aziendale una figura (delle figure) professionale/i che possa (no) svolgere le diverse e specifiche attività …”.
Incarichi, finanziati, peraltro, con fondi privati, riducendo quei contributi che l’Azienda avrebbe potuto destinare all’acquisto di attrezzature sanitarie e scientifiche.
Dubbi e perplessità da noi espressi anche con nota del 07.10.2011 Prot. Asl Rm/D n° 92806) riguardanti gli Avvisi di Selezione per il conferimento di incarichi, attraverso l’utilizzo dei fondi del Dipartimento di Prevenzione, di figure professionali, alcune, a dir poco atipiche per l’attività e la funzionalità dello stesso; fondi, peraltro, derivanti, oltre che dalle prestazioni dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione (SPRESAL, il SISP, il SIAN ) dalle sanzioni dovute a violazioni e inosservanze delle leggi (D.Lgs 758/94- D.Lgs 81/2008 ) in materia di Igiene, Tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro che, in ogni caso, dovrebbero essere distribuiti e reinvestiti, esclusivamente, “per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL.” (art. 13 comma 6 D.Lgs 81/08) soprattutto attraverso l’adeguamento di quelle Risorse Umane e Professionali “realmente necessarie” ( v. Ispettori e Tecnici della Prevenzione ).
Si evince da una lettura d’insieme come, in un momento di grave crisi economico finanziaria che ha riflessi e ricadute pesanti sul Servizio Socio Sanitario Pubblico, si preferisca, in un clima di confusione ed indeterminatezza, dovuto ai continui “previsti e prevedibili” passaggi di gestione, adottare provvedimenti di dubbia necessità che poco hanno a che fare con le priorità, le difficoltà e le criticità esistenti nelle varie strutture e nei servizi socio sanitari dell’Azienda Asl Rm/D.
Problematiche e criticità che riguardano soprattutto la grave carenza di figure umane e professionali ( Infermieri, Ausiliari, Tecnici, Amministrativi, ecc. ) e che incidono sulla funzionalità e sull’efficienza delle strutture e dei Servizi tutti e, quindi, sui livelli quantitativi e qualitativi dell’assistenza ai cittadini/utenti.
Perché non si è usata la stessa celerità per adottare quei provvedimenti possibili anche nel quadro delle attuali compatibilità economico/finanziarie, per recuperare quel personale e quelle figure professionali che potevano, anche se solo in parte, andare a coprire le emergenze più acute, quali PP.OO. G.B. Grassi e C.P.O. (sostituzione delle lavoratrici in maternità e il recupero di quel personale sospeso a vario titolo, peraltro, a tutt’oggi retribuito dall’Azienda)?
Scrivente O.S. ritiene, pertanto, che i provvedimenti sopra elencati non siano corrispondenti alle effettive e reali necessità e priorità aziendali, anche in ragione, non solo delle profonde e complesse difficoltà in cui versa l’azienda, ma anche dei pesanti sacrifici che vengono richiesti quotidianamente alle lavoratrici, ai lavoratori ed ai cittadini tutti.
Chiede, pertanto, nel pieno rispetto dei criteri e principi di trasparenza, imparzialità e di buon andamento della pubblica amministrazione, e nel solo ed esclusivo perseguimento imparziale del fine pubblico, la revisione dei suddetti provvedimenti e la revoca immediata degli stessi qualora le attività e le prestazioni professionali dei richiamati professionisti, nonchè dell’unità distaccata presso gli uffici della Regione Lazio, non abbiano una effettiva e specifica corrispondenza funzionale/organizzativa, ampiamente motivata e documentata, in rapporto alle strette e dirette esigenze dell’Azienda Asl Rm/D e che, quindi, non possano più ritenersi rispondenti all’interesse pubblico originario, anche in considerazione degli oneri economici che continuano a gravare sul bilancio aziendale per le remunerazioni di tali prestazioni.
Distinti saluti


Prot. Asl Rm/D
n° 102711 del 8 Novembre 2011



p. il Cobas Asl Rm/D
le/i Delegate/i R.S.U.
Laura Mazzarella - Cesare Morra - Antonio Nocera

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