martedì 22 novembre 2011

Convenzione, di durata annuale, con il Policlinico Portuense Spa per la realizzazione del "Progetto sperimentale Ospedale di Comunità"

Al Presidente e Commissario alla Sanità della Regione Lazio
On. Renata Polverini
Al Direttore Generale Aziendale f.f. Dr.ssa Anna Rosalba Buttiglieri
Al Direttore della Direzione Regionale della Programmazione e
Risorse del Servizio Sanitario Regionale
Prof. Ferdinando Romano
Al Direttore Sanitario f.f. P.O. G.B. Grassi
Dr.ssa Paola Masala
Al Direttore Area Risorse Umane e Professionali e Affari Generali
Dr. Filippo Coiro
e,p.c Al Consiglio delle/i Delegate/i R.S.U.


Scrivente O.S. è venuta a conoscenza della Convenzione sottoscritta, in data 16.06.2011 ed approvata con deliberazione n.727 del 28.06.2011, dalla ASL Rm/D con il Policlinico Portuense Spa per la realizzazione del “Progetto sperimentale Ospedale di Comunità” con la quale viene istituita una “Struttura Intermedia” presso i locali del Policlinico Luigi Di Liegro e della Casa di Cura Merry House, per il ricovero dei degenti in dimissione assistita dal Presidio Ospedaliero G.B. Grassi, per la durata di un anno e con un costo complessivo di € 1.665.300,00.

Nelle motivazioni del provvedimento sopraccitato viene riportato che, con l’attuazione di tale progetto, l’Azienda Asl Rm/D realizzerebbe un potenziamento della attività clinico assistenziale, ritenendo in questo modo di rispondere all’ esigenza di decongestionamento del Presidio Ospedaliero G B.Grassi.
Secondo tale provvedimento, inoltre, l’Ospedale di Comunità è regolamentato rispetto alle sue funzioni, gli obiettivi, nonché gli aspetti strutturali, tecnologici ed organizzativi, secondo quanto disposto per i PTP Presidi Territoriali di Prossimità (Decreto del Commissario ad Acta n 82 del 30.09.2010:“Chiarimenti, integrazioni e modifiche al Piano Sanitario Regionale 2010-2012, di cui al Decreto Commissario ad Acta n.87/2009).

Tale Ospedale, pertanto, dovrebbe rappresentare per la Asl Roma D un nuovo modello di organizzazione assistenziale, rispetto alla offerta sanitaria tradizionale degli ospedali, in grado di fronteggiare l’aumento dei bisogni di salute “a lungo termine“ dei pazienti affetti da patologie croniche, che per loro natura implicano importanti problemi sui costi che il Sistema Sanitario deve affrontare; quindi si porrebbe come uno strumento per realizzare un impiego più efficiente e razionale delle risorse finanziarie aziendali.

A tale proposito la scrivente O.S. non può non rilevare alcuni elementi di dubbia interpretazione. Secondo quale criterio la Direzione Aziendale, avrebbe “individuato”, e peraltro concordato con le parti sindacali (legittimo è a tale proposito il quesito: quali OO.SS. ed in che circostanza?) le strutture presso le quali è stato allocato l’Ospedale di Comunità ?

Secondo il D.C.A 82/2010, infatti, il fabbisogno calcolato per la Asl Rm/D è stimato in 35 posti letto, dei quali 15 al Policlinico di Liegro e 20 al Presidio Territoriale di Ostia presso l’Ospedale Grassi.

Perché, invece, nella convenzione sono previsti 15 posti letto al Policlinico Di Liegro ed i 20 posti letto assegnati al Presidio territoriale di Ostia sono stati acquisiti dalla Asl Roma D in convenzione con il Policlinico Portuense ed allocati presso la Casa di Cura Merry House (appartenente sempre al Gruppo del Policlinico Portuense SpA) ?
Appare, quindi, singolare che appena un anno fa (settembre 2010) veniva individuato dalla Regione Lazio il P.O.G.B. Grassi come struttura presso la quale allocare i 20 posti letto per l’attuazione dei PTP per poi, invece, pervenire alla stipula di una convezione con una struttura privata per gli stessi posti.

Tali scelte appaiono in contrasto anche con quanto indicato nel DCA 82/2010 in merito all’attivazione dei PTP ” demandata a ciascuna ASL, privilegiando la riconversione di strutture pubbliche” e soprattutto, ci si pone l’interrogativo: come si conciliano tali scelte con le esigenze di equilibrio economico-finanziario dell’ Azienda, considerata, anche, la gravosa e critica situazione economico/finanziaria in cui si trovano ad operare le Aziende Sanitarie per l’attuazione del Piano di Rientro, tanto più che la Asl Rm D è già fortemente penalizzata da un insufficiente trasferimento di risorse rispetto alle Asl della stessa regione?

Maggiori perplessità, inoltre, questa O.S esprime in merito agli oneri economici a carico della Azienda Asl Rm/D derivanti dall’attuazione del progetto. La convezione stabilisce, infatti che…“al Policlinico Portuense Spa verrà riconosciuta la tariffa omnicomprensiva di 130,00 € giornalieri per posto letto a prescindere dalla occupazione effettiva dei posti letto stessi”, per un totale complessivo in un anno pari a € 1.665.300,00.

Qualora la domanda di posti letto dell’ Azienda Asl Roma D per i degenti da trasferire dal P.O.G.B. Grassi fosse inferiore ai 35 posti letto offerti dalle strutture soprarichiamate, si avrebbe, comunque, l’obbligo del pagamento de i posti letto non utilizzati e, quindi, delle prestazione non eseguite, tutto ciò in palese contrasto con ogni principio di economicità, efficacia ed efficienza di gestione aziendale.

Sarebbe stato più che opportuno, certamente più razionale ed economico, prevedere, proprio in virtù della natura sperimentale del progetto, la facoltà di ridefinire i criteri e le modalità della stessa Convenzione in merito alle tariffe dovute, rapportandole esclusivamente all’effettiva domanda e, quindi, alla reale copertura dei posti letto, garantendo il principio di risparmio della spesa pubblica.

Scrivente O.S. ,quindi, non può non rilevare come l’attuazione del progetto dell’Ospedale di Comunità, sembrerebbe avere, come unico elemento certo, i costi, peraltro considerevoli, che l’Azienda sosterrà, anche indipendentemente dall’utilizzo effettivo dei posti letto attivati e quindi anche a fronte di nessuna prestazione. In tutto ciò, paradossalmente, appaiono tutelati prevalentemente gli interessi imprenditoriali delle strutture sanitarie private, che avranno, così, corrispettivi certi e garantiti, trasferendo il rischio dell’attività d’impresa, per definizione a carico dell’imprenditore, sulla Azienda Sanitaria e realizzando un trasferimento di risorse pubbliche a vantaggio delle strutture sanitarie private.

La Scrivente O.S. chiede, pertanto, tenuto conto anche della natura sperimentale della convenzione, la revoca della stessa e/o l’immediata riformulazione, soprattutto per quanto riguarda le modalità applicazione delle tariffe dovute, rapportando, queste, esclusivamente all’effettiva domanda e, quindi, alla reale copertura dei posti letto.

Si coglie, infine, l’occasione per sottolineare la necessità di pervenire, anche, allo sviluppo e al potenziamento dell’Assistenza Sanitaria Domiciliare (CAD) per fronteggiare i sempre maggiori bisogni di salute “a lungo termine”, oggi fortemente emergenti, arginando i ricoveri inappropriati e favorendo in questo modo la deospedalizzazione.

Distinti Saluti

Prot. Asl n° 107173 p. il Cobas Asl Rm/D
del 21/11/2011 le/i Delegate/i R.S.U.
Laura Mazzarella - Cesare Morra - Antonio Nocera

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